NUGNES: “UN CAPO POLITICO NON DEVE AVERE INCARICHI DI GOVERNO, SCRIVIAMOLO NEL REGOLAMENTO DELLE CAMERE”
QUANDO DI MAIO MI DISSE: “E ALLORA COME CONTROLLO I GRUPPI PARLAMENTARI?”… LA DIVISIONE DEI POTERI E’ ALLA BASE DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA
La divisione dei poteri dello stato è alla base della nostra democrazia, è il pilastro che regge la democrazia.
Ma non si usa più, è cosa sorpassata dalla prassi e dalla esigenza inderogabile dei capibastione di controllare i gruppi e le camere, di sottomettere al volere dell’esecutivo il Parlamento, invertendo le funzioni tra controllore e controllato, in barba a tutti i bei discorsi di insediamento dei vari Presidenti delle Camere e alle chiacchiere vuote dei vari pdc, che declamano pomposamente e impropriamente la “centralità ” del Parlamento! Questo è il fatto, il Parlamento non conta più nulla nel nostro ordinamento.
(Luigi Di Maio un anno fa sgranò gli occhi innocenti e mi chiese sincero “e come controllo i gruppi Parlamentari, Paola?”, mi tremarono i polsi perchè compresi che le funzioni istituzionali erano estranee alla sua formazione culturale, figlio dei suoi tempi, giovane sveglio, pragmatico e veloce si adeguava ad una prassi già vista e sperimentata da altri prima di lui, immemore che le cose possano essere diverse da così, era sincero e credeva davvero che a sbagliare fossi io che gli ricordavo questa cosa di altri tempi, la divisione dei poteri! )
Per riformare la politica si crede al contrario sia necessario ridurre ancora il potere e la rappresentanza del Parlamento, con il taglio del numero dei parlamentari.
Fino a farlo scomparire in un prossimo futuro, come è stato ipotizzati dallo stesso Di Maio e da Casaleggio.
Un paradosso, un controsenso intollerabile che fa rivoltare nella tomba i tanto abusati “padri costituenti”, ma si sa le parole non corrispondono più ai fatti, in politica.
Ci vorrebbe invece, sarebbe necessario, perchè rimetterebbe le cose nei giusti binari, un semplice regolamento delle Camere che impedisca di fatto che il capo politico dei gruppi parlamentari possa avere incarichi di governo
Senza scomodare la Costituzione.
Ma questo non lo si ipotizza neanche, non è in nessun punto programmatico e su nessun tavolo. Perchè ai potentati non conviene, ai capi politici non conviene a chi controlla la politica non conviene. E oggi la politica è questo.
Si comincia piuttosto a “cedere” sul “taglio” dei parlamentari, prima tanto osteggiato, ma sempre più sbandierato, ipotizzando che una legge elettorale proporzionale possa riequilibrare il gap di rappresentanza, ma il taglio del numero dei parlamentari sarà riforma costituzionale mentre la legge elettorale, come mi fa notare qualcuno, va e viene, e potrà sempre essere cambiata.
Non va bene.
Paola Nugnes
(ex parlamentare M5s)
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