SCISSIONE PD, ECCO CHI SEGUIRA’ RENZI
ALLA CAMERA SI LAVORA PER ARRIVARE A QUOTA VENTI (COMPRESI DUE DI FORZA ITALIA), CINQUE SENATORI ANDRANNO NEL MISTO
La svolta è a un passo. Sul tavolo di Matteo Renzi ci sono i nomi dei parlamentari pronti a lasciare il Partito democratico e a seguire l’ex segretario che entro dicembre vuole fondare un nuovo partito.
Intanto, pallottoliere alla mano, si pensa alla creazione di un gruppo parlamentare autonomo alla Camera, che l’ex premier annuncerà già domani. E in tal senso Roberto Giachetti, con la sua corrente “Sempre avanti”, e Maria Elena Boschi sono i più attivi. Anche Ettore Rosato è uno dei protagonisti di questa scissione, la cui accelerazione è arrivata dopo che Renzi non è riuscito a incassare i posti che chiedeva tra viceministri e sottosegretari.
Per raggiungere quota venti è in corso anche una campagna acquisti che guarda Forza Italia così da poter arrivare entro questa settimana, massimo entro la prossima, al numero magico. Numero necessario per formare un gruppo nell’Aula di Montecitorio.
Discorso diverso invece a Palazzo Madama dove, secondo il regolamento, non si possono formare gruppi autonomi, quindi i cinque senatori che lasceranno il Pd andranno nel Misto. I nomi ci sono già . Matteo Renzi, i suoi fedelissimi Francesco Bonifazi e Davide Faraone, il neoministro Teresa Bellanova e Nadia Ginetti.
Oltre che sui nomi si sta ragionando anche su come chiamare il nuovo gruppo parlamentare e forse anche il nuovo partito. Prende quota “L’Italia del sì”. Tuttavia, spiega una fonte che in queste ore sta lavorando al progetto, “alla fine deciderà Matteo. Di certo, la parola ‘Italia’ ci sarà ”.
La corrente guidata da Roberto Giachetti seguirà per intero l’ex segretario. Luciano Nobili, Anna Ascani, Michele Anzaldi, Nicola Carè, Gianfranco Librandi di “Sempre avanti” sono pronti a dire “addio” ai dem. Con loro tutti i deputati vicini a Maria Elena Boschi. Tra questi Marco Di Maio e Mattia Mor. Pronti ad andar via dal Pd anche i due capigruppo delle commissioni Bilancio e Finanze, Luigi Marattin che diventerà il presidente del nuovo gruppo, e Silvia Fregolent. Tra i renzianissimi anche Ivan Scalfarotto, Ettore Rosato, Gennaro Migliore, Lucia Annibali e Mauro Del Barba.
I deputati che certamente lasceranno il Pd sono sedici. Ce ne sono poi altri che ancora non hanno sciolto la riserva. Tra i nomi che circolano in queste ore, ma le trattative sono ancora in corso, ci sono quelli di Lisa Noia, Andrea Romano, Franco Vazio, Camillo D’Alessandro, Marina Berlinghieri. Mentre il siciliano Carmelo Miceli, dato tra i fuoriusciti, smentisce queste voci: “Lavoro per unire, non per dividere. Sono per l’unità del Pd”.
Comunque sia, “l’obiettivo è arrivare a venticinque deputati e poi a poco a poco svuotare il Pd”, spiegano fonti che in queste ore stanno lavorando alla svolta renziana.
Anche due deputati e un senatore di Forza Italia sarebbero pronti a lasciare il gruppo berlusconiano. Con insistenza circola il nome del senatore toscano Massimo Mallegni.
Anche perchè, in una prima fase, i transfughi renziani potrebbero non bastare per formare un nuovo gruppo e Renzi, inoltre, vuol tenere le carte coperte e far crescere il nuovo gruppo a poco a poco. Almeno secondo i suoi piani.
(da “Huffingtonpost”)
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