APPENDINO IN BILICO, LA MAGGIORANZA CINQUESTELLE PERDE PEZZI, VIA UN ALTRO CONSIGLIERE
CURATELLA LASCIA: “QUESTO NON E’ PIU’ IL M5S”…ORA BASTERA’ UN’ASSENZA TRA I GRILLINI PER FAR SALTARE I LAVORI”
I 5stelle di Torino perdono i pezzi e la maggioranza a sostegno di Chiara Appendino è sempre più risicata.
Il consigliere Aldo Curatella ha comunicato questa mattina l’uscita dal gruppo pentastellato in Sala Rossa: “Non era questo il Movimento, non erano queste le finalità che ci si prefiggeva e non è più possibile restare all’interno di un contenitore che ha solo l’intestazione originaria ma è ormai quanto di più lontano si possa immaginare”, spiega nella lettera inviata al presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari.
In questo momento Appendino ha ancora la maggioranza in Sala rossa, ma dovrà fare affidamento sempre sul proprio voto perchè sarà sufficiente l’assenza di uno dei consiglieri 5stelle per far venire meno il numero legale e saltare i lavori.
Da un lato i sogni di un secondo mandato, ma dall’altro l’incubo di una fine anticipata del suo primo periodo da sindaca. Il 2020 di Appendino inizia in salita insomma.
Curatella è da sempre uno dei più critici sulla gestione nazionale, da quando a guidare il M5s c’è Luigi Di Maio, ma anche l’attività della giunta, in particolare dell’ex assessora, e ora ministra, all’Innovazione Paola Pisano: “Nel 2009, dopo anni di vuoto politico, riconobbi in un piccolo gruppo di persone una forza politica alternativa che poneva al centro delle proprie azioni le persone, indipendentemente dalla loro estrazione — ricorda il consigliere comunale – Una forza politica che nel motto “uno vale uno” non voleva indicare che uno vale l’altro ma che ciascuno contava, in modo orizzontale, per portare poi avanti azioni politiche discusse e valutate nel merito e non basate su personalismi, interessi personali o, peggio ancora, privati”.
Le politiche sull’innovazione sono uno dei nodi a spingerlo all’addio: “Era il Movimento che puntava a innovare il Paese ma mettendo al centro le persone, senza glissare i possibili impatti sanitari, sociali, ambientali ma affrontandoli senza timore prima di avviare l’innovazione — racconta Curatella – Ora si cerca di innovare a tutti i costi, rimandando ai posteri le valutazioni del rischio”.
Dalla questione anagrafe, anche oggi ci sono stati dei problemi, al tavolo di progettazione civica, guidato dall’aspirante sindaca Cristina Seymandi e finito nel mirino dei consiglieri per una gestione opaca, sono tanti i punti che secondo Curatella hanno allontanato il M5S di oggi dalle ragioni per cui era nato: “Il nostro era il Movimento delle persone che volevano ridare centralità alle istituzioni, risolvendo le problematiche burocratiche che ogni giorno i cittadini devono affrontare in modo da semplificare loro la vita, indipendentemente dalla propria vicinanza politica — aggiunge il consiglieri – Si è invece diventati quelli che si inventano tavoli paralleli alle istituzioni che facilitano e bypassano la politica decidendo quali sono i cittadini/comitati di serie A, più vicini politicamente, da favorire e quali cittadini/comitati di serie B che invece non hanno facilitazioni perchè preferiscono seguire iter istituzionali o perchè non politicamente vicini”.
(da “Huffingtonpost”)
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