LA FACCIA DI JOLE SANTELLI QUANDO LE SPIEGANO LA DIFFERENZA SUI RISCHI DELL’ASPORTO E DEL CONSUMO AL TAVOLO
RANIERI GUERRA DELL’OMS GLIELO SPIEGA
Jole Santelli in Calabria ha emanato un’ordinanza che prevede la riapertura di locali ed esercizi commerciali in regione già a partire dalla giornata del 30 aprile. Per questo motivo, ha ricevuto una diffida da parte del ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, che l’ha invitata a ritirare l’ordinanza in conformità con le norme previste dal governo attraverso il dpcm del 26 aprile, che invece prevede la riapertura degli esercizi commerciali il prossimo 18 maggio e di bar e ristoranti a partire dal 1° giugno.
«Mi è arrivata la lettera e ho anche parlato con il ministro Boccia — ha detto Jole Santelli -. Io non ritiro l’ordinanza perchè la ritengo corretta e perchè scommetto che in una settimana il governo prenderà la stessa decisione che ho preso io. Il governo ha già aperto i ristoranti autorizzando l’asporto. Io ho solo aggiunto la possibilità di utilizzare dei tavoli all’esterno. Se qualcuno mi fa comprendere la differenza di pericolo tra l’asporto e un tavolo all’esterno, io gli sarò grata».
Detto, fatto. Ad Agorà , Serena Bertone ospira anche Ranieri Guerra, esperto delle iniziative strategiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità .
Quest’ultimo spiega in due parole a Jole Santelli quali sono — perchè ci sono — le differenze tra l’asporto e la convivialità all’interno di bar e ristoranti.
E, per dire la verità , la differenza sembra essere abbastanza intuitiva, anche senza avere le competenze tecnico-scientifiche di chi si trova ai vertici dell’Organizzazione mondiale della sanità .
«Il tempo per un asporto — spiega in maniera secca Ranieri Guerra — è molto più limitato rispetto al tempo conviviale al tavolino. E poi c’è la rischiosità di un contatto in un momento di convivialità . L’asporto ha delle caratteristiche completamente diverse rispetto alla permanenza a un tavolino anche all’aperto. Raccomando estrema cautela alla Calabria perchè non ci sono immuni: la regione ha una popolazione di suscettibili molto alta e basta molto poco per riaccendere l’epidemia».
(da “NextQuotidiano”)
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