IL MINISTRO TEDESCO SCHAEUBLE AL “DER SPIEGELâ€: “STOP AGLI ANNUNCI, L’ITALIA DEVE VARARE SUBITO LE RIFORMEâ€
DALLE PROMESSE AI FATTI CHIEDE IL RESPONSABILE ECONOMICO DELLA GERMANIA: “SOLO COSI’ L’ITALIA CONVINCERA’ I MERCATI”
Durissimo monito-accusa della Germania all’Italia: Roma deve decidersi con la massima urgenza a passare dalle promesse di risanamento e riforme ai fatti, perchè molto del destino dell’euro e dell’Unione europea dipende dal futuro italiano.
Lo dice il ministro delle Finanze federale Wolfgang Schaeuble, ex delfino del padre della riunificazione tedesca e dell’euro Helmut Kohl e numero due di fatto del governo, nell’intervista a Der Spiegel anticipata dall’edizione online dell’autorevole settimanale di Amburgo.
E’il secondo avvertimento di Berlino al governo Berlusconi in poche ore, dopo che venerdì la cancelliera Angela Merkel, per bocca del suo portavoce Steffen Seibert, aveva pubblicamente auspicato che l’esecutivo italiano segua l’opinione del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Affermazione seguita dalle note dichiarazioni del presidente del Consiglio contro l’euro, che evidentemente qui in Germania hanno esasperato pessimismo e allarme sulla sorte politica e di conti pubblici della terza economia dell’eurozona.
Al vertice di Bruxelles abbiamo fatto grandi passi avanti, ma molto resta ancora da fare, dice Schaeuble a Der Spiegel.
E continua: resta da fare molto lavoro, soprattutto da parte dell’Italia.
Perchè l’Italia ha annunciato dichiarato e promesso più volte e da tempo di essere disponibile a misure severe e riforme di fondo, e adesso queste promesse devono diventare fatti, nel modo più urgente.
“Annunciare e promettere sono gesti che non bastano da soli” nell’attuale situazione in cui versa l’Europa, ammonisce il ministro più importante nel gabinetto di Angela Merkel.
Non è finita: l’ex delfino di Kohl e attualmente uomo-chiave dell’Eurogruppo passa a elencare tutto quanto, secondo lui, il governo italiano deve fare con la massima urgenza.
L’Italia, dichiara a Der Spiegel, deve prima di tutto ridurre in modo veloce e significativo il suo debito pubblico e rafforzare gli stimoli alla crescita economica.
Poi ha bisogno di riforme strutturali sul mercato del lavoro e nei suoi sistemi di sicurezza sociale.
”L’Italia”, prosegue, “deve convincere i mercati di essere decisa e determinata a varare e a portare a termine tutte queste riforme strutturali”.
Il suo secondo monito, il ministro lo ha lanciato alle banche europee, chiamate a partecipare spendendo ben più di quanto abbiano fatto finora al salvataggio della Grecia, degli altri paesi in preda alla crisi del debito sovrano e dell’euro: attenzione, ha avvertito, “vie e scelte meno consensuali da parte dei poteri politici non sono escluse”.
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