IL DEPUTATO LEGHISTA SI FA I SELFIE CON I PAZIENTI IN TERAPIA INTENSIVA: LA PASSERELLA DEL DOLORE
IL TOUR DELL’EX SINDACO DI ARONA NELL’OSPEDALE DI BORGOMANERO… “MI HA INVITATO LA DIREZIONE SANITARIA”: LUI ENTRA DOVE I FAMILIARI NON POSSONO ENTRARE
Ha fatto un giro di oltre un’ora nelle terapie intensive e sub intensive dell’ospedale di Borgomanero. Ha salutato i ricoverati, quelli coscienti, ha parlato con i medici e gli infermieri. Poi ha scattato dei selfie. Che sono finiti in un lungo post sulla pagina Facebook.
I volti sono coperti, ma il dolore è in primo piano. Il protagonista di quella che lui stesso definisce un “visita del cuore e nel cuore dei reparti di terapia intensiva” è Alberto Gusmeroli, deputato della Lega ex sindaco, ora vice sindaco di Arona, sul Lago Maggiore. Sostiene di essere stato invitato dalla direzione sanitaria e di aver accolto la proposta fatta per “dare voce a ciò che succede vicino alle nostre case, ciò che spesso vediamo in tv solo parzialmente e non pensiamo di avere a pochissimo da noi. Me l’hanno chiesto e ho accettato”.
In questi reparti le visite sono vietate, sono luoghi in cui si sta soli e troppo spesso si muore soli, senza il conforto degli affetti, anche se nei momenti particolarmente critici la direzione sanitaria autorizza il saluto dei familiari, ovviamente nel rigido rispetto delle regole.
Il parlamentare Gusmeroli però è entrato, “invitato – dice – dalla direzione”
Chi ha autorizzato la “passerella del dolore”? E cosa possono pensarne “quei familiari che non hanno potuto salutare i propri cari, che sono morti senza il conforto di un volto amico”.
“C’è qualcosa che “stona” – sostiene il consigliere regionale del Pd Domenico Rossi – Il problema non è la visita in sè. E’ un bene che chi ha incarichi istituzionali decida di recarsi di persona nei luoghi più esposti per rendersi conto di come funzionano le cose, per portare solidarietà ai lavoratori e ai pazienti o anche per dare un messaggio alla cittadinanza. Ma tutto questo va fatto con estremo rispetto e senza cedere alla logica della spettacolarizzazione del dolore”.
Secondo Rossi il rischio è “mancare di rispetto a tutti quei familiari che non hanno potuto salutare i propri cari, che sono morti senza il conforto di un volto amico”.
Più duro Marco Grimaldi di Luv che chiede un ulteriore chiarimento ai vertici Asl. “Chi ha permesso una passerella come questa nel totale disprezzo dei pazienti e della loro sofferenza? I vertici dell’Asl chiariscano” dice e aggiunge: “Se i parlamentari leghisti vogliono dare testimonianza di come vanno le cose in Piemonte, chiedano all’assessore Icardi come mai solo il 54 per cento degli over 80 piemontesi ha ricevuto la prima dose di vaccino e solo il 13 la seconda o com’è possibile che si stiano esaurendo i posti in rianimazione per i pazienti non Covid, invece di fare della pornografia sulla pelle di chi rischia la vita”.
Anche tra i leghisti il gesto del collega novarese ha creato più di una perplessità . Nessuno per ora si espone ma in molti non hanno gradito la pubblicazione delle foto sui social che inevitabilmente hanno scatenato polemiche.
(da agenzie)
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