SE LA MELONI HA PROVE CHE LA MATRICE DEI FATTI DI ROMA NON E’ FASCISTA VADA DAI MAGISTRATI
FORZA NUOVA AGISCE PER CONTO DI SERVIZI STRANIERI CHE VOGLIONO DESTABILIZZARE L’ITALIA? VADA A RIFERIRE IN PROCURA SE NON HA NULLA DA NASCONDERE
L’assalto alla Cgil non è una parentesi, una fiammata di follia. Dopo le manifestazioni di solidarietà mandate a Landini difficilmente tornerà tutto a posto come prima, si tratta di uno spartiacque: o si sta di qua o di là.
In questi giorni le dichiarazioni di Giorgia Meloni prima dei fatti del 10 ottobre si sono mosse sempre sul filo dell’ambiguità.
Non c’è spazio in Fratelli d’Italia per nostalgie fasciste – ha detto sul Corriere della Sera -, ma poi va in Spagna a sostenere Vox, che della nostalgia franchista ha fatto la propria bandiera.
La Meloni si ostina a dichiararsi diversa e distante dai gruppuscoli NO Green Pass che hanno messo a fuoco e fiamme Roma, ma poi sostiene che certamente si tratta di squadrismo, ma la matrice non è chiara.
Dubito che Fiore e Castellino fossero dei passanti che casualmente quel pomeriggio si trovavano davanti alla sede della Cgil in Corso Italia per chiedere la tessera del sindacato. Sono fascisti, lo hanno sempre dichiarato e rivendicato, va dato a Cesare quel che è di Cesare.
Se dunque la matrice non è chiara, la Meloni ha il dovere di dire agli italiani cosa sa, quale pensa che sia la verità.
Pensa che ci sia di mezzo qualcun altro? E’ convinta che di mezzo ci siano anche apparati dello stato infedeli o servizi segreti stranieri?
Se ha informazioni di questo tipo, se pensa che Forza Nuova sia manovrata da qualche agente esterno alla pura e semplice dimensione politica, deve dirlo al Paese, prove alla mano però.
E poi recarsi alla magistratura a rivelare le fonti che le hanno insinuato questi dubbi atavici.
La storia italiana è troppo ricca di episodi opachi, di commistioni oscure tra pezzi dello stato ed eversione per continuare a reggere messaggi in codice non lineari, parole pronunciate a mezza bocca, distinzioni millimetriche per non scontentare nessuno.
Un parlamentare della Repubblica che dovesse avere informazioni diverse da quelle che ufficialmente sono emerse dalla fredda cronaca dei fatti e persino dall’azione conseguente della magistratura non può limitarsi a gettare il sasso nello stagno e nascondere la mano.
Ha il dovere di essere leale davanti all’opinione pubblica e trasparente nei confronti delle istituzioni.
Dunque, se la matrice non è fascista, devi dirci quale è la matrice secondo lei.
Altrimenti intende coprire qualcuno.
(da Huffingtonpost)
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