DECRETO SICUREZZA: DECURTATI I PUNTI DELLA PATENTE ANCHE AI CICLISTI
ECCO LA LINEA DURA DI MARONI: I CICLISTI IN STATO DI EBREZZA (NOTORIAMENTE UNA MOLTITUDINE) SUBIRANNO IL FERMO DELLA BICI PER SEI MESI, CON POSSIBILE CONFISCA E VENDITA ALL’ASTA… SE MINORI, DOVRANNO ASPETTARE 5 ANNI PER POTERSI ISCRIVERE ALL’ESAME DI GUIDA… PER I TRICICLI IL GOVERNO CI STA PENSANDO, FORSE PROPORRA’ IL DIVIETO DI ANDARE AI GIARDINETTI PER UN MESE… E INTANTO I CLANDESTINI AUMENTANO
La linea dura leghista è come un’onda anomala che, come si avvicina alla costa, tutto travolge, dai “Castelli” di sabbia ai “Balocchi” da spiaggia, in una furia devastatrice che spazza via anche il buonsenso.
Dalla politica celodurista del Senatur d’annata che ancora due giorni fa ad Acqui Terme, dove purtroppo non era andato per fare i fanghi ma un comizio, ha sostenuto che ai meridionali si può concedere qualche briciola, ma che i “danari” devono restare al Nord, si è passati agli annunci maroniani che ogni sera in Tv vuol mettere in galera qualcuno a cui non aveva pensato il giorno prima.
Impossibilitato per incapacità ad acchiappare i clandestini che delinquono e a farli ritornare al paese di origine a calci nel fondoschiena, il buon Maroni ha individuato una nuova pericolosa categoria da perseguire e la cui latente criminalità va costantemente monitorata, in modo da metterla in condizione di non nuocere.
Senza poi considerare un aspetto essenziale: è noto che, nonostante l’inasprimento delle pene, gli incidenti stradali dovuti a guida in stato di ubriachezza o in preda a consumo di stupefacenti, sono in costante aumento.
Così come la prassi ormai diffusa da parte degli automobilisti di fuggire dopo l’incidente senza prestare soccorso alla vittima dell’investimento.
Che ti pensa giustamente Maroni?
Che se è difficile inseguire e catturare un’auto a velocità elevata che ha commesso un’infrazione o costringere il pilota a fermarsi e sottoporsi alla prova del palloncino, la linea dura dello Stato può sempre cambiare obiettivo e individuare la stessa tipologia di reato al conducente magari di un mezzo più lento.
L’importante è dare “la percezione” che in Italia sia cambiato il clima ( non ci sono più le mezze stagioni, solo le mezze calzette, in effetti…).
Va beh, per farvela breve, vi diamo la notizia: nel mirino del pacchetto sicurezza sono finalmente finiti i ciclisti, quei noti avvinazzati che vanno apposta in bici dopo aver bevuto per cimentarsi in prove ardite di equilibrismo, mettendo a repentaglio la propria vita e quella di ignari automobilisti. E giustamente vanno represse le loro gesta criminali.
Anche ai ciclisti saranno decurtati i punti della patente, se infrangeranno il codice stradale: è questa una delle singolari norme contenute nel disegno di legge sulla Sicurezza in discussione al Senato.
A parte che i casi noti di infrazione non è che siano certo migliaia, è ovvio che l’infrazione era già soggetta a multa anche prima.
Ora togliamo ai ciclisti i punti sulla patente automobilistica di guida in pratica.
Non basta. Se uno la patente non la possiede?
Se minorenni dovranno aspettare 5 anni prima di potersi iscrivere all’esame di guida. Non è noto invece che si potrà fare contro il maggiorenne che guida la bici, ma è privo di patente, forse gli caveranno 5 raggi delle ruote…
Finita qua, penserete? No, è previsto anche il ritiro, la sospensione e la revoca della patente per i più indisciplinati che commettono infrazioni.
Inoltre i conducenti di biciclette trovati dalle forze dell’ordine con un tasso alcolico superiore a 1,5 g/l, subiranno il fermo della bici per sei mesi, con possibile confisca se il mezzo appartiene a chi è al volante. Se la confisca è definitiva, la bici sarà messa all’asta e rivenduta.
I minorenni avranno la pena suppletiva e, oltre che ad aspettare 5 anni prima di poter prendere la patente, non potranno neanche più guidare la bicicletta.
La legge purtroppo non parla dei tricicli ( in effetti è una mancanza non da poco) e della regolamentazione del traffico in zone a circolazione limitata, come i giardinetti pubblici.
Magari domani Maroni affronterà anche questa casistica.
In ogni caso consigliamo ai genitori di non dare il solito grappino ai figlioli quando escono per andare al parco sotto casa, potrebbe essere in agguato un vigile urbano o magari un delatore della Guardia padana che non aspetta altro che sottoporre al test alcolico il pargolo e sequestrargli la bici che glia avete regalato per il compleanno.
E quando attraversate la strada, fate più attenzione ai ciclisti, invece che alle auto, è una categoria pericolosa, dedita notoriamente ai superalcolici prima di immettersi nel traffico cittadino.
E’ loro costume arrotare sotto le due ruote anche Sub e auto di grossa cilindrata, oltre che a fare strage di pedoni… parola di Maroni, un uomo senza uno straccio di programma.
Se nel frattempo qualche clandestino vi ha portato via la borsa perchè nessuno l’ha mai allontanato dall’Italia, non fate le solite polemiche però… è un problema marginale.
Lo volete capire che il pericolo vero della sicurezza degli Italiani sono quei folli dei ciclisti?
E allora suvvia, animo, si cominci dalle due ruote per dare una svolta al nostro Paese.
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