BOOM DI PRESTITI PER LE SPESE PERSONALI: LE FAMIGLIE SI INDEBITANO PER LE VACANZE
ALBERGHI E VIAGGI REGISTRANO IL TUTTO ESAURITO
L’inflazione è scesa un poco, ma i prezzi degli aerei e degli alberghi per il periodo natalizio sono esplosi come mai prima, superando anche i prezzi pre-Covid 19. Eppure segnano il tutto esaurito. Accanto a chi non riesce a soddisfare i bisogni essenziali – oltre 5 milioni di poveri assoluti secondo gli ultimi dati Istat – e a chi arriva a fatica a fine mese e non riesce a risparmiare per le emergenze o per il futuro, c’è molta ricchezza sia palese, sia nascosta dentro il buco nero dell’evasione fiscale, che consente di mantenere un livello di consumi alto nonostante l’aumento dei prezzi. Ma al fenomeno del tutto esaurito contribuiscono, in parte almeno, anche altri due fenomeni.
Il primo riguarda la voglia di dimenticare almeno per un po’ le tensioni e preoccupazioni che ormai ci accompagnano da diversi mesi, anzi anni, in cui più che uscire da un tunnel si entra in un altro e questo si ramifica. Non so se sia voglia di sfida o semplicemente di temporanea parentesi, sospensione delle preoccupazioni, come appunto ci si aspetta, almeno idealmente, da una vacanza, soprattutto se “altrove”.
Il secondo fenomeno riguarda la crescente propensione all’indebitamento per accedere a consumi non solo necessari, ma voluttuari. La diminuzione della propensione al risparmio documentata da Istat negli ultimi trimestri è certamente largamente dovuta alla riduzione del reddito disponibile a causa dell’inflazione nei ceti medio-bassi. Ma sospetto che sia in parte, più piccola, dovuta alla maggiore propensione al consumo, o al desiderio di mantenere il livello di consumo “voluttuario” sperimentato in tempi migliori da parte di un ceto non abbiente, ma neppure in ristrettezze economiche, disponibile non solo a ridurre e intaccare i risparmi per soddisfare i propri desideri, ma anche ad indebitarsi, coadiuvato dal proliferare di agenzie finanziarie che hanno proprio nel sostegno ai consumi delle famiglie e degli individui il proprio target principale.
Quando qualche decennio fa quando ho vissuto per un periodo negli Stati Uniti avevo scoperto con mia grande sorpresa che il fenomeno dell’indebitamento al fine, non solo di acquistare un’abitazione o finanziare gli studi universitari, ma di effettuare i consumi più vari, dalle vacanze agli acquisti al supermercato, era molto diffuso anche tra chi non aveva un reddito basso. Lo strumento principale era la carta di credito (anche più di una), allora pochissimo diffusa in Italia. Essa consentiva, fino ad un certo punto e a determinate condizioni, di spendere al di sopra delle proprie possibilità immediate, nella speranza più o meno fondata di riuscire a saldare il debito prima che la carta venisse bloccata e scattasse l’intimazione a pagare (con gli interessi).
Molti ci riuscivano, ma molti altri si trovavano a fronteggiare livelli di indebitamento schiaccianti, con il rischio di perdere tutto ciò che avevano. Era, apparentemente, un fenomeno così diffuso da essere oggetto di inchieste giornalistiche (per questo ne ero venuta a conoscenza) e da sollevare preoccupazioni anche a livello politico. Credo che nel frattempo gli istituti che emettono carte di credito siano diventati più prudenti nel concederle e nel monitorare i livelli e tempi di indebitamento.
Come in America
Lo sono certamente in Italia, dove anche le banche sono molto (a volte fin troppo) caute nel concedere prestiti, a partire dal mutuo per la casa, a chi, individuo, non offre garanzie solide. Ma sono subentrate, appunto, le agenzie finanziarie che in questi anni si sono moltiplicate e basano tutta la loro campagna pubblicitaria sulla loro capacità di offrire in tempi record e competitivi con quelli delle banche non solo mutui per l’acquisto della casa, ma anche prestiti per l’acquisto di elettrodomestici, di un’auto, per finanziare una vacanza, perfino per affittare ombrellone e lettini d’estate. «Basta un giorno», come recita lo slogan di una di queste agenzie.
Nulla di male, naturalmente, nell’indebitarsi per realizzare un desiderio se si ritiene di potere estinguere il debito senza difficoltà, anche se una oscillazione degli interessi, a seconda dei casi, tra il 7,40 e il 14,40 per cento, oltre alle varie spese, mi sembra molto ampia e richiede da parte di chi chiede il prestito un buon grado di conoscenza finanziaria ed una adeguata valutazione della propria situazione nel breve e medio periodo. Comunque, auguri di buone vacanze e buona vita.
(da La Stampa)
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