IL GOVERNO VERSO LA “ROTTAMAZIONE QUATER”; COME SI RIPERDONANO GLI EVASORI CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE
ALTRA NUOVA SANATORIA PER TUTTI I SOSPESI DEGLI ULTIMI 22 ANNI
La strategia del «fisco amico» non ha limiti, tanto da perdonare pure quelli che, dopo essersi messi d’accordo con lo Stato meno di un anno fa per regolare le tasse non pagate non hanno onorato i patti con l’Agenzia delle entrate.
Governo pronto a varare la sanatoria della sanatoria lanciando una ciambella di salvataggio ai contribuenti «decaduti» della rottamazione quater. La maggioranza lavora infatti a un emendamento al decreto Milleproroghe (attualmente all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera) per riaprire le porte della sanatoria sulle cartelle con lo sconto su sanzioni, interessi e aggio della riscossione. Un intervento che punta ad andare incontro, come detto, ai decaduti, vale a dire a coloro che avevano presentato la domanda di adesione entro giugno 2023 e poi non hanno rispettato le scadenze di pagamento.
L’ipotesi allo studio, già formalizzata in qualche correttivo parlamentare, è quella di riaprire i termini delle prime due rate, che sono scadute rispettivamente il 31 ottobre e il 30 novembre (anche se per la rottamazione è concessa una soglia di tolleranza di cinque giorni per perfezionare i pagamenti). Termini che, però, avevano già incassato per la verità una mini proroga nel corso della conversione del decreto Anticipi con la possibilità di recuperare entro il 18 dicembre i due appuntamenti saltati.
Occorre ricordare che la Rottamazione quater, dalla quale si stima un gettito di circa 11 miliardi, prevede un versamento unico (privo di interessi) oppure in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza, come ricordato, il 31 ottobre e il 18 dicembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata erano pari al 10% della somme complessivamente dovute a titolo di definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo.
Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023. Per pagare i moduli allegati alla «Comunicazione delle somme dovute» della definizione agevolata, oltre al servizio «Pago-online», è possibile utilizzare i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri prestatori di servizi di pagamento aderenti al nodo pago Pa.
In alternativa, è attivo il nuovo servizio di domiciliazione bancaria disponibile nella sezione «definizione agevolata» in area riservata, che consente di attivare o revocare l’addebito diretto delle rate sul conto corrente, anche intestato ad altro soggetto se autorizzato.
La Rottamazione quater riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1°gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli contenuti in cartelle non ancora notificate; interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione; già oggetto di una precedente misura agevolativa (la cosiddetta Rottamazione e/o saldo e stralcio), anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento. Sono invece escluse le somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato; crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
(da agenzie)
Leave a Reply