CASO ILARIA SALIS, LA PRESSIONE INTERNAZIONALE STA METTENDO ALL’ANGOLO ORBAN: IL PROCESSO ANTICIPATO AL 28 MARZO E IL LEGALE E’ OTTIMISTA SUGLI ARRESTI DOMICILIARI A BUDAPEST
ENTRO FINE MESE VERRA’ FORMALIZZATA DALLA DIFESA LA RICHIESTA, DEPOSITATA ANCHE UNA CAUZIONE DI 51.000 EURO
Entro fine mese saranno richiesti gli arresti domiciliari a Budapest per Ilaria Salis, l’insegnante di 39 anni che è stata arrestata l’anno scorso proprio nella città ungherese con l’accusa di aver aggredito un nazifascista.
A confermare la notizia all’agenzia di stampa Ansa è stato l’avvocato ungherese della 39enne. Salis è l’attivista che ha denunciato le condizioni disumane in cui è rinchiusa in carcere.
Il legale ha assicurato che saranno completato le procedure necessarie e sarà versata una cauzione di venti milioni di fiorini ungheresi che corrispondono a oltre 51mila euro. Sarà inoltre necessario trovare un domicilio sicuro e sorvegliato. Ieri, infatti, il padre della donna ha spiegato che bisognerebbe trovare le condizioni di sicurezza considerato che, alcuni giorni fa durante il Giorno dell’onore, è apparso un murales che rappresenta Salis impiccata.
L’udienza è stata anticipata al 28 marzo
L’avvocato ha precisato che il giudice ha accelerato il caso anticipando la seconda udienza: prima era prevista per il 24 maggio, adesso per il 28 marzo.
L’udienza sarà un luogo che sarà utilizzato per insistere sulla richiesta di domiciliari: “Penso che questa volta verrà accolta”, ha detto il legale.
(da Fanpage)
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