PONTE SULLO STRETTO, LA PROCURA DI ROMA APRE INDAGINE SUL PROGETTO AVVIATO DA SALVINI
L’ESPOSTO PRESENTATO DA BONELLI, FRATOIANNI ED ELLY SCHLEIN RIGUARDA L’ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PONTE: “RETICENZA A RENDERE PUBBLICI DOCUMENTI SULLE PROCEDURE”
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine, senza ipotesi di reato e indagati, dopo un esposto presentato dal deputato di Avs, Angelo Bonelli, dalla segretaria del Pd, Elly Schlein e da Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italia, in relazione al progetto sul Ponte dello Stretto di Messina, in particolare sulla “reticenza della Società Ponte sullo Stretto e del Governo a rendere pubblici documenti cruciali per una piena comprensione dell’entità e delle procedure che hanno riguardato il progetto” dell’infrastruttura che dovrebbe collegare la Sicilia e la Calabria, la cui costruzione dovrebbe partire entro il 2024.
Nel documento i parlamentari sottolineano come la società Sdm Spa abbia “opposto più volte diniego alle richieste di fornire al sottoscritto sia la relazione di aggiornamento al progetto, che l’atto negoziale, nonostante un componente del comitato scientifico avesse pubblicamente affermato di aver reso pubblica la suddetta relazione”.
Per i parlamentari “il rifiuto” di consegnare “documenti espressamente previsti dal decreto”, “impedisce di esercitare un diritto e un’azione di controllo e verifica. La Sdm Spa si è rifiutata di consegnare l’atto negoziale che consentirebbe di verificare in quanto tempo la società Webuild ha riaggiornato un progetto complesso, vecchio di 12 anni”.
“Ministro Salvini, il Ponte non è un diritto è solo una tua esigenza politica. I diritti che chiedono gli italiani a gran voce sono quelli di avere ferrovie che funzionano, una sanità che funziona, scuole che non vadano a pezzi, costruire depuratori (quelli che mancano al sud)”, ha scritto in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, Angelo Bonelli.
“Tu hai sottratto agli italiani 12 mld di euro per finanziare le vere infrastrutture socialmente utili, riattivando una gara vecchia di 12 anni con un progetto che non aveva il via libera per la valutazione di impatto ambientale, cosa che non sarebbe stata consentita a nessun imprenditore italiano – aggiunge -. Tu invece lo hai fatto! Dovresti dire agli italiani perché ti eri più volte dichiarato contrario al Ponte e soprattutto qual è la ragione per la quale hai cambiato idea”.
“Ancora oggi, ci sono stati negati i documenti per verificare e analizzare la relazione sul progetto Ponte e l’atto negoziale tra società Stretto di Messina e consorzio Eurolink. Come può un ministro essere credibile quando dichiara che il Ponte creerà 140 mila posti di lavoro, per cambiare poi i numeri settimane dopo e sostenere che saranno 40 mila, mentre la società Stretto di Messina parla di soli 4.300 posti? Salvini sei drammaticamente inaffidabile e invito la premier Meloni a prestare attenzione a ciò che il suo ministro sta facendo”.
(da Fanpage)
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