A MONTECITORIO ARRIVA L’ORA DI RICREAZIONE
LA CAMERA STABILISCE UN’ORA DI INTERVALLO PER TELEFONARE, RICEVERE VISITE, FARE UNO SPUNTINO E ANDARE IN BAGNO… A QUANDO PERO’ L’OBBLIGO DI FREQUENZA, LE PAGELLE, GLI ESAMI DI RIPARAZIONE E IL 5 IN CONDOTTA?
Siccome col voto digitale lavoreranno un po’ di più (questo lo dicono loro ovviamente), poichè dovranno essere presenti in aula e non più spesso a farsi rappresentare dai pianisti, i deputati si sono regalati l’ora di ricreazione “per telefonare, andare in bagno, ricevere persone, faro uno spuntino”.
E dato che sono precisi hanno fissato anche giorno e orario come segue: una pausa il martedì dalle 17 alle 18, due il mercoledì dalle 11 alle 12 e dalle 18 alle 19 e una il giovedì dalle 11.30 alle 12.30. Diciamo tutto il tempo per telefonare ai parenti di terzo grado, apparecchiare la tavola degli ospiti e risolvere ogni problema di incontinenza. Ottima idea la ricreazione che sa di “scuola Montecitorio”, sarebbe bello ed opportuno però a questo punto che siano deliberate anche le pagelle, l’obbligo di frequenza, gli esami di riparazione, il 5 in condotta se qualcuno non si comporta bene.
Magari anche la bocciatura secca per quelli che dicono parolacce o fanno pernacchie al compagno di banco.
D’altronde i parlamentari sono “ragazzi speciali” che lavorano solo 3 giorni la settimana, che guadagnano un 15.000 eurini al mese, più la liquidazione, più il vitalizio, più i rimborsi. Loro a scuola, in effetti, non ci arrivano con lo scuolabus o l’auto di papà e mamma, ma con aerei, treni, navi, autostrada gratis.
I ragazzi normali approfittano della ricreazione di mezz’ora per addentare un panino, i deputati poveretti si devono accontentare del servizio di buvette che ti serve i cavatelli al salmone a 3,60 euro e gli gnocchi al basilico a 3 euro.
Senza contare che non è ancora paragonabile il trattamento di un bidello di scuola a quello dell’operatore tecnico della Camera ( leggesi barbiere) che percepisce appena 133mila euro lordi annui di stipendio.
Se poi qualcuno sforerà l’ora di ricreazione non si sa se è stata prevista la nota sul diario con l’intimazione di “tornare accompagnato dal capogruppo”.
E gli assenti congeniti cosa rischieranno?
Una visita fiscale a casa o Brunetta la manda solo ai dipendenti pubblici? In effetti sono problematiche che vanno sviscerate sulla base della carta scolastica dei diritti e dei doveri.
E poi ci vuole programmazione, coordinare le esigenze gastrointestinali con gli orari precisi, le esigenze ludiche e “orinatorie” con il suono della campanella.
Prevedere le file, calcolare i tempi di attesa, quelli per l’espletamento delle funzioni parlamentari. Nulla si dice a proposito dei sonnellini sui banchi del parlamento, se siano anch’essi regolamentati e come, se ci sia distinzione tra quelli rumorosi e quelli silenti.
Magari servirà un decreto attuativo preciso tra qualche mese, o un’ulteriore ora per il riposino alias pennichella in idonei locali.
Comunque si tratta di un’ottima idea fissare delle ore ricreative ufficiali, spesso altrimenti non si saprebbe distinguerle tra quelle normali di lavoro e di votazioni.
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