A SAN MINIATO (PI) RIFONDAZIONE SI COPRE DI RIDICOLO
LA STRAGE NON FU NAZISTA, MA AMERICANA… PERO’ NESSUNO RIMUOVA LA LAPIDE ANTIFASCISTA
San Miniato, in provincia di Pisa, e’ famosa per il suo tartufo bianco, che fa concorrenza a quello di Alba e per la torre di Federico II di Svevia…ma ora avrà una nuova attrazione turistica, grazie alla locale sezione dei compagni “duri (di comprendonio) e puri” di Rifondazione comunista: una lapide che è in attesa di essere appesa ed è “oggetto del contendere”…
Ritorniamo al triste 22 luglio 1944: i pochi soldati tedeschi rimasti a presidio del paese, incalzati dalle truppe angloamericane, impongono alla popolazione di concentrarsi in Piazza San Domenico e poi nel Duomo. All’interno della cattedrale si raccoglie circa un migliaio di persone, inizialmente anziani, donne e bambini, poi anche uomini. Si scatena una battaglia all’esterno, verso le 10 di mattina il fuoco dell’artiglieria angloamericana colpisce il Duomo, una esplosione nella navata provoca 58 morti, tutti civili.
Le prime sentenze attribuiscono la responsabilità ai tedeschi, ma molti testimoni raccontano sin da subito di un errore dell’artiglieria americana, quello che oggi si usa chiamare “fuoco amico”.
Emerge lentamente la verità : la strage del Duomo di San Miniato, paesino dove negli anni il PCI ha goduto di consensi “bulgari”, non fu “nazifascista”, ma americana. Oggi sulla facciata del municipio c’è una lapide che riconduce la responsabilità dell’efferato atto alla ferocia dell’esercito del Reich.
Ma anni di ricerca hanno permesso di ritrovare in un archivio di Washingthon un documento che attesta la responsabilità dell’esercito USA. La Cassazione ha dato ragione a coloro che non volevano credere alla versione ufficiale e così la stessa Corte ha disposto che una lapide riparatoria contenente la verità andasse a sostituire quella falsa. La lapide è stata fatta…ma è giacente dal marmista…siamo nella farsa più completa…seguiteci.
Il sindaco di San Miniato, Angelo Frosini, ha una idea “originale”: apporre la nuova lapide accanto alla vecchia …da sbellicarsi dal ridere, se la vicenda non fosse tragica. Un turista leggerebbe due versioni della stessa vicenda a distanza di pochi metri: strage nazista…ah no, pardon, americana…a seconda da che parte si giri. L’importante a San Miniato è tenere in vita “l’antifascismo miliTONTO”. Il nuovo Partito democratico locale sarebbe per affiggere la nuova lapide “in coabitazione”, ma Rifondazione non ne vuole sapere…deve rimanere solo quella della strage nazifascista, cazzo, altrimenti che palle raccontiamo poi ai nipotini? E tutto questo in presenza di una sentenza della Cassazione che obbliga a “ristabilire la verità storica” e “a sostituire la targa vecchia con la nuova”.
Ma come? I fratelli Taviani ci han fatto pure un film, ” La notte di San Lorenzo”, basandosi su quel falso storico e adesso come si permette la Cassazione di “ristabilire la verità ” ?
Poveri compagni, ogni anno andavano a lustrare la lapide, sapendo di aver commesso un falso storico…e ora dovrebbero lustrarne un’altra che li sputtana?
Un consiglio a Veltroni…quando passi in Toscana, fai una deviazione col pullman a San Miniato, da quei cacasotto di esponenti locali del PD e diglielo…a Roma avete rotto con la Sinistra radicale…magari pensano di essere ancora al Fronte e non lo sanno…anzi, fai una cosa… stacca la vecchia lapide e attacca personalmente quella nuova…semmai dì che ti manda Obama o il tuo amico Colaninno, tieni il motore acceso del bus però…se devi scappare veloce, è meglio…sai non tutti tra i tuoi sono diventati “democratici”…hasta la victoria Walter…
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