A TREVISO EVASORI TOTALI CON BARCHE E 50 IMMOBILI, AZIENDA CON 263 LAVORATORI IN NERO: MA LA PADANIA PARLA DEL 2-1 AL KURDISTAN
STRANA AMNESIA DELLA STAMPA DI CENTRODESTRA: SI DIMENTICA DELLA MAXIOPERAZIONE DELLA GDF A TREVISO CHE HA INDIVIDUATO 20 EVASORI TOTALI CON BARCHE, TERRENI E ANCHE 50 APPARTAMENTI … POCHI GIORNI FA ERA STATA DENUNCIATA UN’AZIENDA A TREVISO CON 263 LAVORATORI IN NERO… PERO’ DEDICANO I TITOLI ALLA VITTORIA DELLA SQUADRA DI CALCIO PADANA CHE HA VINTO LA COPPA DEL NONNO
In effetti, le notizie erano filtrate in qualche Tg serale e, curiosi come siamo, il giorno dopo abbiamo sfogliato alcuni tra i maggiori quotidiani di centrodestra per avere notizie più dettagliate e qualche commento specifico.
Altro che analisi, non c’era neanche citata la notizia.
Eppure, ci siamo detti, proprio la sera prima avevamo sentito il premier in Tv elogiare la GdF per l’opera di contrasto all’evasione fiscale che si è accentuata con il governo di centrodestra.
Qualche giorno prima avevamo sentito l’elogio della Marca trevigiana e della sua operosità da parte della dirigenza leghista che a Treviso ha come factotum quel gentlemen di Gentilini a cui “nulla sfugge”, soprattutto chi non rispetta la legge.
Sfoglia che ti risfoglia, la notizia non è mai stata pubblicata.
Una strana dimenticanza visto che il 18 giugno le agenzie dettavano anche la seguente notizia: “La GdF di Treviso ha concluso una maxioperazione nel settore dell’impiego della manodopera irregolare. Attraverso un ingegnoso sistema di evasione, è risultato che l’azienda ispezionata ha pagato compensi in nero a 263 lavoratori per oltre 6,5 milioni di euro, eludendo le disposizioni fiscali, previdenziali ed assistenziali, con grave danno ai fondi da destinare agli ammortizzatori sociali. E’ stato chiesto il sequestro conservativo dei beni”.
Perbacco, ci siamo detti, 263 lavoratori in nero in un’azienda non sfuggono neanche in Sicilia, come sarà potuto accadere nella civile Treviso?
E come mai lo sceriffo Gentilini, che gira da mane al tramonto a controllare le panchine, non ha visto una cosa del genere?
Caso vuole che il 21 giugno le agenzie di stampa evidenzino una nuova inchiesta titolando “Evasori con barche da 600mila euro” e nel dettaglio: “Barche da 600mila euro, terreni, auto di lusso, appartamenti e ville. Possedevano beni per milioni di euro, ma nei registri del fisco erano poco più che nullatenenti. I militari della GdF di Treviso hanno smascherato 20 evasori totali, oltre la metà aveva dichiarato di non possedere nulla, ma in 14 sono risultati proprietari di almeno 2 appartamenti ciascuno, uno addirittura di 50 appartamenti. I controlli hanno portato alla luce ingenti movimenti di capitali, anche all’estero, con società di copertura: un imputato aveva trasferito 500mila euro oltre confine”.
Ci siamo detti: stavolta i giornali vicino al governo ne parleranno, anche per congratularsi con i finanzieri che tutti elogiano ogni sera.
Cerca che ti cerca, anche stavolta la notizia è stata censurata.
Si vede che non bisogna dare fastidio agli evasori di Treviso e neanche alla casta leghista locale.
Di Treviso si può parlare solo per santificarne le feste, guai a favorire l’equazione Lega= evasione fiscale.
Non ci è dato sapere se questi imprenditori per caso siano attigui alla Lega locale o simpatizzanti o piccoli finanziatori.
In compenso ecco dal Veneto sulla stampa di centrodestra arriva una notizia veramente importante: la sedicente Padania ha battuto 2-1 il Kurdistan nella finale del sedicente mondiale di calcio delle “nazioni non riconosciute”, una specie di Coppa del Nonno, visto che siamo in tempi di gelati. Dopo aver superato addirittura l’Occitania e Gozo (un’isola di Malta), vittoria finale sul Kurdistan. Se all’ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto avessero costituito tre squadre tra i seguaci di chi si riteneva Napoleone, chi Garibaldi e chi il Mullah Omar e una avesse vinto poi il torneo interno di calcio, l’effetto sportivo sarebbe stato il medesimo.
La presenza come team manager di Renzo Bossi, figlio dell’Umberto, ha qualificato l’esibizione. Dimenticavamo: in semifinale era stata battuta 4-0 anche la Lapponia: mangia qua, lappa là , la “Padagna del magna magna” non poteva che emergere.
Per la gioia dei gazzettini del centrodestra che, presi dall’entusiasmo, si sono dimenticati di scrivere delle evasioni fiscali e dello sfruttamento del lavoro nero nel trevigiano.
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