“ABBIAMO TROPPO LAVORO, SIAMO TEDESCHI”: IN GERMANIA LA BOSCH RICHIAMA I PENSIONATI
UNA LISTA DI 1500 EX DIPENDENTI PRONTI A ESSERE RICHAMATI AL LAVORO
L’industria tedesca continua a girare a pieno regime, ma a scarseggiare è la manodopera, così sempre più aziende fanno tornare in fabbrica i pensionati.
La Bild rivela che il gruppo Bosch ha una lista di 1500 ex dipendenti, tra ingegneri, tecnici e operai specializzati, che possono essere richiamati in azienda in qualunque momento.
Solo l’anno passato la Bosch ha dovuto far ricorso a 600 suoi ex dipendenti, per un totale di 55mila giornate lavorative.
Un portavoce ha spiegato che «rispetto ad esperti esterni gli ex dipendenti Bosch hanno il vantaggio di reinserirsi molto presto, poichè conoscono le strutture interne».
Tra i pensionati richiamati in servizio figura anche Fritz Baumann, 66 anni, il quale spiega che «un mese dopo essere andato in pensione mi hanno chiesto se volevo andare in Russia come consulente. Ho accettato immediatamente».
Il colosso tedesco della distribuzione «Otto Group» ha addirittura fondato un’affiliata per reclutare in maniera sistematica gli ex dipendenti, da impiegare ciascuno su un progetto specifico per un massimo di 50 giorni all’anno.
Bild scrive che anche Volkswagen, Airbus, Daimler, Bayer e Fraport, la società che gestisce l’aeroporto di Francoforte, fanno ricorso ai loro ex dipendenti per le mansioni più varie.
Una portavoce della Volkswagen ha dichiarato che 13 pensionati fanno da guida a 20mila visitatori all’anno nella fabbrica di Hannover.
Un sondaggio effettuato presso le aziende tedesche ha mostrato che gli ex dipendenti sono particolarmente apprezzati per la loro esperienza, la disciplina di lavoro e per la lealtà nei confronti dell’azienda.
( da “il Corriere della Sera”)
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