ACCORDO CON LA UE ANCORA IN ALTO MARE, IL DOCUMENTO INVIATO GIUDICATO NON CONVINCENTE
INSUFFICIENTE A GARANTIRE IL RISPETTO MINIMO DI UNA RIDUZIONE DEL DEFICIT/PIL IN TERMINI STRUTTURALI
Tutto fermo in attesa di Bruxelles. Dopo il vertice di ieri sera a palazzo Chigi e le ultime modifiche concordate sulla manovra, il governo spera di poter evitare la procedura di infrazione da parte dell’Unione europea.
Ma il via libera ancora non c’è.
I capi di gabinetto dei commissari europei hanno deciso per il momento di non inserire il caso italiano all’ordine del giorno dell’ultima riunione dell’anno del collegio che si terrà mercoledì.
Il motivo è che è in corso ancora il negoziato con il tesoro per la legge di bilancio 2019.
La questione di fondo è che al momento un accordo tra Bruxelles e Roma per evitare l’avvio della procedura contro l’italia per violazione della regola di riduzione del debito ancora non c’è.
Dalla commissione trapela poco o nulla. La cautela continua a essere massima.
La cosa certa è che a quanto risulta il documento che il governo ha inviato a Bruxelles questa mattina, con le cifre corrette della manovra 2019 e sulla base di un obiettivo di decifit/pil nominale sempre a quota 2,04%, non viene per il momento giudicato convincente, sufficiente a garantire il rispetto anche minimo del principio di una riduzione del deficit/pil in termini strutturali.
La discussione tra i capi di gabinetto, che rappresentano i commissari europei, sul caso italia è stata come al solito molto vivace e il messaggio finale, a quanto risulta, è che l’avvio della procedura può ancora essere inserito nell’ordine del giorno della riunione di mercoledì.
Come dire che tale eventualità non è stata per il momento scongiurata.
In mattinata il portavoce della commissione Ue, Margaritis Schinas, fa sapere: “Il dialogo con l’Italia sul bilancio 2019 continua. I commissari Dombrovskis e Moscovici sono in contatto con il ministro Tria. La Commissione deciderà i prossimi passi sulla base dei risultati di questo dialogo”.
Di sicuro c’è stata una conversazione telefonica, in mattinata, tra il ministro dell’Economia Giovanni Tria, e i commissari Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis. E Tria in serata è arrivato a Palazzo Chigi per un vertice con il premier Conte.
(da agenzie)
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