ACQUA, RIFIUTI E TRASPORTI: TARIFFE LOCALI + 5% IN UN ANNO
LE TARIFFE NAZIONALI AUMENTATE DEL 3,5%
Le tariffe locali sono cresciute di più di quelle nazionali.
Precisamente del 4,9% tra maggio 2012 e maggio 2013, contro il 3,5% nello stesso periodo di quelle sotto controllo nazionale.
Lo afferma un’analisi sull’andamento tendenziale delle tariffe di Unioncamere, secondo la quale gli aumenti hanno inciso su imprese e famiglie.
«Per rilanciare i consumi e la ripresa dell’economia», ha affermato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, «è indispensabile rallentare la corsa di tasse e tariffe, a cominciare da quelle locali. Serve più trasparenza della pubblica amministrazione per capire i meccanismi di formazione dei prezzi a livello locale. L’uso intelligente delle tariffe di certi servizi può rivelarsi una leva importante per uno sviluppo locale più equo e sostenibile. A condizione di far crescere le capacità di monitoraggio e di gestione da parte dei Comuni»
Gli incrementi delle tariffe locali tendono a concentrarsi sul settore dei trasporti: +5,3% tendenziale per il trasporto urbano, +9,3% per i collegamenti extra urbani, +5,2% i taxi, +3,8% i treni regionali.
Forti rialzi anche per acqua potabile (+6,7%) e rifiuti urbani (+4,7%).
Nelle tariffe nazionali, aumenti consistenti nei telefoni (+9,9%), pedaggi autostradali (+4,1%), tariffe postali (+10,1%), limitati nel canone Tv (+1,4%), mentre sono in calo i trasporti ferroviari (-1,3%).
Anche se sempre in salita, però le tariffe 2013 sono cresciute di meno rispetto all’anno scorso.
Infatti l’aumento medio dei prezzi amministrati (locali, centrali, energetici e non) nel 2012 era stato del 6,6%.
La «frenata» si è verificata in gran parte nelle tariffe energetiche, le quali in dodici mesi fino a maggio 2013 sono aumentate «solo» dello 0,3% per quanto riguarda l’energia elettrica e dell’1,6% per il gas di uso domestico.
(da “il Corriere della Sera”)
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