ADDIO INVESTIMENTI PER 5,4 MILIARDI
SLITTANO LE ASSUNZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, COLPITO IL VOLONTARIATO
Deputati e Senatori dovranno esprimersi sul cosiddetto maxiemendamento presentato dall’esecutivo, che sostituirà in toto il testo dell’articolo 1 della manovra economica per il 2019.
Un cambio di rotta radicale rispetto al testo sul quale il parlamento si era espresso poche settimane fa, dettato dai diktat di Bruxelles, che hanno profondamente trasformato forma e cifre della legge di bilancio.
Tra tagli agli investimenti e flat tax per i pensionati che rientrano dall’estero, ecco quali sono le principali misure contenute nel maximendamento.
Maxi-taglio del fondo per gli investimenti, -5,4 mld in 3 anni
Il maxi fondo per gli investimenti da 9 miliardi in tre anni previsto dalla manovra diventa un mini fondo da 3,6 miliardi nel triennio.
Nel 2019 le risorse previste dal Mef si riducono a 740 milioni di euro (contro i 2.750 della versione originaria), nel 2020 a 1.260 milioni (da 3.000 milioni) e nel 2021 a 1.600 (da 3.300).
In totale dunque, il taglio è di 5,4 miliardi.
Un taglio ancor più cospicuo di quello da 4 miliardi già anticipato da Huffpost pochi giorni fa, che evidenzia ancor di più il paradosso insito in questa manovra, scritta da fautori degli investimenti pubblici come i ministri Giovanni Tria e Paolo Savona.
Assunzioni P.a. rinviate al 15 novembre 2019
C’è poi il rinvio al 15 novembre 2019 delle assunzioni a tempo indeterminato presso la Presidenza del Consiglio, ministeri, enti pubblici non economici, agenzie fiscali e università . Quelle nelle università vengono posticipate al primo dicembre, con l’eccezione dei ricercatori a contratto che potranno essere quindi assunti come professori nel corso del 2019.
(da agenzie)
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