AGENTE CON IL SIMBOLO DEI NEONAZISTI POLACCHI TRA LE FORZE DELL’ORDINE IN SERVIZIO DURANTE IL CORTEO PER LA PALESTINA
SUL GIUBBOTTO IL SIMBOLO “NARODOWA DUMA” (ORGOGLIO NAZIONALE) DI UN GRUPPO NEONAZISTA POLACCO… INTERROGAZIONE DI BONELLI A PIANTEDOSI: “INACCETTABILE, APRA UN’INDAGINE”
Due poliziotti che partecipano alle tensioni avvenute durante la manifestazione pro palestina che si è tenuta sabato a Milano. Uno con indosso un giubbino nero con la scritta in polacco “Narodowa Duma”, cioè Orgoglio Nazionale, simbolo, come denuncia il profilo X di Osservatorio Repressione di “un gruppo neonazista polacco”.
L’altro con un’altra felpa con un diverso logo che per alcuni rappresenterebbe il simbolo del gruppo Teschi dell’Aquila, ultras di estrema destra polacchi e militanti neonazisti ma che in realtà, con ogni probabilità, è quello di una palestra di crossfit con sede a Paderno Dugnano.
È quanto si vede in alcune immagini che stanno facendo il giro del web, indignando manifestanti filopalestinesi e realtà antagoniste protagonisti del corteo molto partecipato di sabato. Secondo quanto riporta Repubblica la Digos milanese ha acquisito le immagini per identificare i due poliziotti sui quali potrebbero essere aperti procedimenti disciplinari. I due nelle immagini, pur essendo in borghese, indossano il casco blu con la scritta Polizia.
“Quanto accaduto a Milano è gravissimo e non può passare sotto silenzio – ha attaccato il parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli – Durante le cariche della polizia contro il corteo pro Palestina organizzato da associazioni e sindacati di base, un agente è stato ripreso mentre indossava una giacca non regolamentare con simboli dell’ultradestra nazionalista polacca. Sulla giacca campeggiavano un’aquila bianca e lo slogan Narodowa duma – Orgoglio nazionale, utilizzati abitualmente da ultras e movimenti di estrema destra in Polonia”.
Bonelli ha annunciato un’interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi “per sapere se ritiene normale che un agente delle forze dell’ordine possa indossare, durante il servizio, una giacca non prevista dall’uniforme ufficiale, per di più con simboli chiaramente riconducibili all’estrema destra internazionale”. “È inaccettabile che chi rappresenta lo Stato sul campo, durante operazioni di ordine pubblico, possa lanciare un messaggio ideologico così pericoloso”. “Vogliamo sapere quali provvedimenti intenda adottare il ministro per accertare le responsabilità di questo episodio inquietante e per garantire che, all’interno delle forze dell’ordine, non vi siano infiltrazioni o condizionamenti ideologici che mettono a rischio la neutralità e la credibilità dello Stato. Questo episodio non deve essere minimizzato né archiviato con leggerezza”, conclude Bonelli
(da agenzie)
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