AL SERVIZIO DI MOSCA: LA CANDIDATA DELLA MELONI CHE “CORRE COL MODELLO PUTIN”
IRINA OSIPOVA VUOLE IMPORTARE IN ITALIA LA “DEMOCRAZIA PUTINIANA”… BASTA STARE ATTENTI A NON PASSEGGIARE SUL LUNGOTEVERE, A MOSCA AGLI OPPOSITORI CAPITA DI ESSERE AMMAZZATI
Lei si chiama Irina Osipova, è un’esperta di relazioni internazionali ed è co-fondatrice del «Rim», l’associazione dei giovani italo-russi.
In molti nella Capitale la conoscono come appassionata sostenitrice dell’azione politica del Presidente russo e per il suo impegno contro le sanzioni alla Russia.
Da ieri è anche candidata al Consiglio comunale nella lista di Fratelli d’Italia.
Sono ormai noti i legami che soprattutto la Lega, attraverso i rivoli di pseudo associazioni culturali, intrattiene con la “democrazia putiniana”.
Non a caso in passato diversi media avevano parlato di prestiti bancari al Carroccio, sul modello Le Pen, da parte di banche moscovite.
In una intervista a “il Tempo”, la Osipova che si trova in Italia dal 2000 afferma: “Ho avuto modo di affezionarmi all’Italia, alla sua cultura. Adesso mi sento parte di questa società e sento il dovere di impegnarmi per questa». E auspica “«un modello “putiniano” applicato all’Italia” ricordando che “Giorgia Meloni condivide diverse battaglie che vengono affrontate in Russia, da quella contro la liberalizzazione delle droghe leggere alla sicurezza”.
Si dichiara infine favorevole alle Olimpiadi: “sono stata a Sochi come volontaria, e ho visto come i giochi hanno aiutato un’intera regione ad attrarre l’attenzione internazionale».
Peccato che la candidata non abbia nulla da dire sul “modello democratico putiniano” e sul trattamento che viene riservato agli oppositori, magari ricordando anche gli arricchimenti improvvisi della oligarchia russa.
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