ANCHE SPEGNERE INCENDI E’ FARE POLITICA
COME POTERE E PRIVILEGIO SI POTREBBERO CONIUGARE IN POSITIVO
Non c’è spiaggia abbastanza appartata, vetta sufficientemente alta.
Non esiste ombrellone che ti ripari. Ti raggiungono ovunque. Inesorabili con il loro ronzio, come mosconi estivi. Come zanzare tigre.
Sono le polemiche politiche. E poi ti dicono pure che sei diventato anti-politico.
Ma se guardi il giornale con il distacco della vacanza — chi può permettersela — ti viene un dubbio: la politica è davvero la faccia tirata come un violino di Berlusconi, sono le estenuanti polemiche per la segreteria del Pd?
Oppure è un vigile del fuoco che rischia la pelle per salvare i nostri boschi perchè hanno tagliato i fondi per i Canadair?
Ce lo siamo detti tante volte cominciando la settimana, ogni lunedì: ritroviamo il senso profondo delle parole. La politica è potere.
Ma quello stesso vocabolo, potere, ha due significati profondamente diversi. Può essere un sostantivo, parola immobile, respingente e minacciosa perfino nel suono martellante: po-te-re. Ma anche verbo, movimento.
Ecco il punto, abbiamo trasformato un’azione in una cosa.
Abbiamo dimenticato quello che può davvero voler dire “potere”: avere, appunto, la possibilità , l’occasione straordinaria di incidere nella realtà .
Occuparsi delle vite delle persone.
Vale anche per la parola privilegio. Che per noi ha ormai il suono dell’ingiustizia, dell’arbitrio. Ma sarebbe anche altro: l’occasione — frutto del merito o della sorte — concessa a pochi di raggiungere una posizione che consenta di fare qualcosa di grande.
Allora pensiamo ai giornali, ai telegiornali, ai nostri discorsi.
Alla parola politica ormai associamo le sparate di Berlusconi preoccupato di dover passare le giornate ad Arcore agli arresti domiciliari, per serate poco eleganti con vestito a righe.
La colleghiamo a Matteo Renzi, ai vertici del Pd che come stalker ci perseguitano con polemiche sul regolamento del partito.
à‰ questa la politica?
O forse, come raccontiamo oggi, sarebbe piuttosto occuparsi della prevenzione degli incendi che si mangiano milioni di ettari di boschi.
Che mettono a repentaglio la vita di volontari, vigili del fuoco e piloti di Canadair.
Non è politica capire che non si possono tagliare milioni ai voli anti-incendio quando se ne spendono 22 soltanto per mantenere gli aerei blu?
Quando si destinano miliardi agli F35?
Difficile trovare una risposta.
Poi arriva tuo figlio e ti chiede: “Fammi vedere casa nostra con il satellite sul computer”.
Compare una macchiolina gialla. Noi siamo qui. Ma a lui non basta. Subito con un tocco sullo schermo amplia la prospettiva, vuole vedere il puntino perdersi nella città , nell’Italia. Nel mondo.
Lo vorresti rimproverare perchè ti fa perdere la concentrazione mentre scrivi l’articolo.
Poi d’un tratto te ne accorgi: ecco, questa è la politica.
Ferruccio Sansa
Leave a Reply