APPENDINO, LA FIGLIA DELLA BORGHESIA CHE HA FATTO BRECCIA NELLA PERIFERIA DI TORINO
NELLE ROCCAFORTI DEL PD, HA INTERCETTATO IL DISAGIO DEI QUARTIERI DEGRADATI… MA STRIZZA L’OCCHIO ANCHE ALLA BORGHESIA TORINESE
In questi sette mesi di campagna Appendino ha dato voce ai tanti «che si sono sentiti esclusi» puntando il dito «sulla frattura della città ».
E lei, la figlia della borghesia di Torino che ha studiato alla Bocconi e fa l’imprenditrice insieme al marito, ha guidato il M5S alla conquista delle periferie Nord della città tradizionalmente «roccaforti rosse».
Ci sono due dati che meglio di altri raccontano l’avanzata grillina e la dèbacle dei democratici.
Il Pd è il primo partito nella circoscrizione Centro-Crocetta, dove vive la maggior parte della classe media torinese con 13 punti di vantaggio sui grillini.
Il M5S è primo con 6 punti di vantaggio in Barriera di Milano e con 9 punti alle Vallette.
Che cosa è successo?
«Noi – racconta Appendino – andiamo ogni settimana nei mercati a parlare ed ascoltare le persone. Ascoltando i cittadini abbiamo capito che una parte di Torino non si è sentita rappresentata da una narrazione scorretta o quanto meno imprecisa della città . Chi va al mercato solo alla vigilia delle elezioni non può capire il disagio e il malessere».
Appendino ha dato voce alla rabbia degli esclusi parlando della necessità di «combattere povertà e disoccupazione giovanile».
Ed è stato un successo non solo nelle periferie Nord della città ma, anche se in modo meno marcato, a San Donato, Aurora e Mirafiori.
E adesso? «Torniamo nei mercati, in mezzo alla gente. Dopo 5 anni di opposizione adesso il M5S è una forza di governo e a Torino ha una sfida da vincere, ricucire la città ».
A dire il vero in questi mesi Appendino e la sua squadra hanno lavorato per intercettare altri mondi.
Quello delle professioni, ad esempio, con la scelta di Sergio Rolando come assessore in pectore al Bilancio, commercialista e uomo dei conti prima di Bresso e poi di Cota in Regione e che vanta una lunga e solida amicizia con Angelo Burzi, ex assessore al Bilancio di Forza Italia all’epoca della presidenza Ghigo.
E’ probabile che pezzi di centro-destra abbiano già votato Appendino al primo turno. La Lega Nord lo farà al ballottaggio.
Da sinistra al primo turno è arrivato il sostegno di uno dei due consiglieri uscenti di Sel e un ex consigliere regionale di Rifondazione si è schierato con lei per il secondo turno.
Appendino, però, esclude ogni forma di apparentamento al secondo turno – «non siamo quelli che danno poltrone in cambio di voti» – anche se chiunque «ci vorrà votare perchè condivide il nostro programma è ben accetto».
Maurizio Tropeano
(da “La Stampa”)
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