AttualitÃ
FRANCIA PARALIZZATA DALLO SCIOPERO DEI TRASPORTI, MA IL 69% DEI FRANCESI E’ CON IL PRESIDENTE………FORZA SARKO’ !
Non e’ liberista, promuove politiche protezioniste a livello europeo per tutelare l’economia francese, è contro la globalizzazione, ha un programma su cui è stato eletto e lo sta portando avanti senza paura , ha ricucito lo strappo con gli Stati Uniti, sta tagliando una burocrazia elefantiaca scontrandosi col peggior conservatorismo di sinistra, ha saputo superare con stile i commenti sul fallimento del proprio matrimonio, è un uomo di Destra, orgoglioso di dirlo e di dimostrarlo, coerente e testardo, che ama la cultura e ha saputo combattere la criminalità … è Nicolas Sarkozy. il presidente della repubblica francese. Un po’ di invidia in Italia qualcuno dovrebbe averla, i richiami al suo modo di far politica sono stati tanti, ma nessuno è riuscito a conseguire un successo analogo, le imitazioni spesso assumono un contorno grottesco. In Italia non si riescano neppure a gestire le vicende personali, si scatena l’inferno per una banale satira, figuratevi se si riesce a esprimere una politica di Destra…anche se Nicolas è piccolo è il caso di dire che è …questione di Statura (politica ovvio). Immaginate in Italia se si scatenasse contemporaneamente uno sciopero che bloccasse tutti i treni, gli autobus, chiusi uffici postali, il metro ( a Parigi è come costringere tutti ad andare a piedi), gli uffici pubblici, molti giornali per mancanza di rifornimenti di carta e di carburante.. e questo per una settimana di fila. Qua da noi un qualsiasi Governo si calerebbe le brache dopo due giorni o avremmo la gente coi forconi sotto le prefetture, invece in Francia …i vari istituti hanno sondato le opinioni dei Francesi e il risultato è unanime: il 69% dei Francesi è con Sarkozy e lo invita a tenere duro: nessuna concessione agli scioperanti. Pensate che metà degli elettori socialisti di Sègolène Royal sta con Sarkò, cose immaginabili in Italia. In un Paese tra l’altro dove, su 64 milioni di abitanti, oltre 5 milioni ricevono uno stipendio dallo Stato. L’economia francese è impedita a crescere da un enorme potere della burocrazia, Sarkozy vuole solo estendere alle Ferrovie e al Trasporto pubblico urbano la regola che vale per tutti i settori, ovvero per andare in pensione col massimo, ripeto col massimo, occorre avere 40 anni di lavoro. Basta coi privilegi (adesso ci andavano anche a 50 anni di età ). Prevista anche una graduale riduzione di appena 23.000 unità tra i dipendenti pubblici, per razionalizzare la spesa pubblica e rendere più efficiente la burocrazia con adeguati investimenti. Più uno cerca di riformare ovvio, più chiassosa è la protesta dinanzi a ogni tentativo di modernizzazione. Le riforme di Sarkozy si limitano a robuste iniezioni di efficienza in un Sistema che spreca opportunità e risorse. Ma la Francia è la Francia, i francesi sono francesi e la fiducia nelle Istituzioni pubbliche è granitica. Sarkozy sta dimostrando che non esistono Paesi irriformabili, basta volerlo e andare controcorrente. Il popolo francese lo ha capito e oltre due cittadini su tre sta con un Uomo di Destra che attua una politica di Destra e non si nasconde al Centro…un presidente amato dai francesi, con le idee chiare e le palle…vedete se riuscite a contattare qualche scienziato per una clonazione in Italia….ne avremmo bisogno davvero…altro che tavoli di concertazione eterni e chiacchiere sui massimi Sistemi…forza Sarkò.
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