AttualitÃ
VIGLIACCHI DI CASA NOSTRA…..L’OSPITE SCOMODO….IL DALAI LAMA IN ITALIA
Siamo il Paese del premio Nobel al giullare Dario Fo, siamo L’Italia degli sciacalli della Sinistra radicale che speculano sui nostri ragazzi morti in Afghanistan per salvare la vita di bambini innocenti mentre un integralista voleva far saltare un ponte, siamo anche l’Italia che tace sui crimini di Fidel Castro a Cuba, sulla repressione di Chavez in Venezuela…nulla di strano quindi nel valutare quanto di paradossale e vergognoso stia accadendo in questi giorni, all’annuncio della prossima visita di Sua Santità Tenzin Gyatso, guida spirituale tibetana, XV Dalai Lama che vive in esilio dal 1959 e premio Nobel per la pace, visita prevista inizialmente dal 7 al 9 dicembre a Milano. Pare che il presidente della Camera Bertinotti non voglia concedere l’aula di Montecitorio per la visita del Dalai Lama, tantomeno che Prodi sia orientato a riceverlo: il Tibet nella gerarchia mentale prodiana conta assai meno di un qualunque senatore della Volkspartei… semmai votasse in Senato, sarebbe un’altra storia… Il Dalai Lama è solo una autorità morale, alla quale però la signora Merkel il 23 settembre ha dato accesso alla cancelleria tedesca con tutti gli onori, resistendo alle pressioni di Pechino ( “Decido io chi ricevere e dove” disse), imitata da Bush il 16 ottobre. Ma in Italia ce la facciamo sotto con il governo romeno, figuriamoci con quello cinese, si temono le ritorsioni della Cina sulle imprese italiane, l’economia e il profitto al primo posto come sempre. Le pressioni diplomatiche della repubblica Popolare negano qualsiasi forma di indipendenza anche culturale del Tibet e fanno breccia sulla Farnesina e persino sul sindaco di Milano Moratti. Pannella e la Bonino non dicono più nulla dopo aver perorato la causa del Tibet anni fa? Ah già Emma deve conservare la poltrona ora… Ha fatto proprio bene Benedetto Della Vedova, una volta radicale e ora in Forza Italia, a non mollare. Per la causa del Tibet ha raccolto 165 firme in Parlamento e punta a 315 ( la metà dei deputati e senatori) per chiedere che il Dalai Lama sia fatto accedere al “cuore della democrazia italiana”. Si muovono deputati sia di centrodestra che di sinistra, significativo l’invito del sindaco di Torino Chiamparino che vuole dargli la cittadinanza onoraria, mentre la Moratti sta rimediando una figura squallida, tutto per non perdere il voto dei rappresentanti cinesi al Bie che potrebbero appoggiare per ripicca Smirne per l’Expò 2015. Ovvero quando gli interessi economici passano sopra quelli spirituali e di giustizia…ben ha fatto Sgarbi a invitare la Moratti a rivedere la propria posizione e ben farebbe anche il Vaticano, in caso di esplicita richiesta, a ricevere il Dalai Lama. Il Tibet incarna l’esempio più evidente di un problema di rispetto dei diritti umani e solo questo dovrebbe far muovere le coscienze e la politica estera di uno Stato che si rispetti…ma la Germania è lontana, qua c’è un esercito di “palle di velluto” come direbbe la Santanchè, e ben distribuito in modo trasversale. Il 16 dicembre il Dalai Lama sarà accolto a Torino con tutti gli onori, ma a Roma non si sa da chi sarà ricevuto…ben ha fatto il gruppo di AN alla Regione Liguria a chiedere che sia invitato anche a Genova, vedremo che accadrà …Chi ha perso una occasione per tacere è sicuramente il ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta,che ha affermato che le Regioni possono svolgere relazioni internazionali nell’ambito delle loro competenze, ma non laddove è compito del Governo centrale…ma non dica cazzate….quando facevano dalle Regioni le “gite premio” per omaggiare Castro, dimenticando le migliaia di detenuti politici rinchiusi nelle carceri cubane e avallando la politica dittatoriale di Fidel, dov’era madame Lanzillotta, su un altro pianeta forse? Che Governo ridicolo…se il Dalai Lama viene a Roma, andate a nascondervi nei bagni della stazione Termini, così siete al sicuro ( e chiudetevi a chiave il più a lungo possibile).
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