AttualitÃ
SEI MILIONI DI ECOBALLE DA SMALTIRE A NAPOLI… MA NON SI DIMETTE NESSUNO: BASSOLINO E LA IERVOLINO, DAI “FATTI” AGLI “OLFATTI”
C’è qualcosa di tragico nel capodanno napoletano, non sono i feriti dei botti questa volta, e neanche le statuine che riproducono fedelmente i personaggi dell’anno, ma un qualcosa che avrebbe sicuramente ispirato il grande Eduardo a interpretare uno dei suoi stupendi affreschi dell’anima partenopea, dei bassi, della gente che vive la povertà con quella dignità che solo a Napoli trovi, l’arte di arrangiarsi, il distacco ironico, l’arguzia e l’ironia come mezzo di sopravvivenza. Questa volta il dipinto è stato deturpato dalla mano umana, da una classe politica vergognosa, da interessi criminali tollerati, coalizzati insieme per portare nel mondo l’immagine di una città degradata. Si sparano i “botti” dai piani alti delle case, mentre i cumuli di spazzatura sono arrivati ormai a lambire i primi piani, si festeggia nei ristoranti facendo slalom tra decine di metri consecutivi di sacchetti di immondizia, si brinda al nuovo anno respirando la diossina prodotta dagli incendi dolosi dei rifiuti, da parte di gente esasperata. Le TV di tutto il mondo hanno riportato immagini impressionanti e squalificanti di una città sommersa dai rifiuti, con rischi sanitari ormai evidenti, di una classe politica incapace di risolvere un problema che in tutte le altre parti della penisola è stato affrontato con successo grazie ai termovalorizzatori. Gli amministratori campani non osano neppure fare la solita passerella sul palco di piazza del Plebiscito per l’ultimo dell’anno, davanti a decine di migliaia di napoletani, sconsigliati dalle forze dell’ordine che temono una contestazione pesante: Bassolino e la Iervolino festeggiano altrove, in ambienti più esclusivi, dove il “profumo” della monnezza è filtrato dagli impianti di aerazione dei “salotti buoni” che amano frequentare. E’ la Caporetto della Sinistra di Governo, una fuga vergognosa dalle responsabilità , l’ammissione di una situazione ormai sfuggita di mano, con procedimenti giudiziari che gravano su Bassolino, una resa agli interessi della Camorra nello smaltimento dei rifiuti, una colpa grave per le inadempienze di chi governa la città e non ha neanche la dignità di rassegnare le dimissioni, ma resta attaccato pervicacemente alla poltrona e… al cassonetto della spazzatura. Diamo solo qualche dato, vergognandoci per loro: sono 100.000 le tonnellate di rifiuti non raccolti, 8 milioni le ecoballe depositate sul territorio campano, 250 i Tir necessari per portar via quelle accumulate, 7345 le tonnellate giornaliere prodotte in Campania di rifiuti urbani e 11.084 le tonnellate di rifiuti industriali, 40 le inchieste aperte dalla magistratura sulla gestione dei rifiuti, 16 le discariche chiuse, ben 225 le discariche abusive gestite dalla camorra… Michael Schneider, responsabile della Remondis, l’impresa tedesca che ogni giorno smaltisce una tonnellata di rifiuti campani ( trasportati in Germania a spese dei contribuenti italiani ), ha ammesso: ” L’Italia è l’unico Paese europeo per il quale realizziamo lo smaltimento dei rifiuti sul territorio tedesco”. I tedeschi così reperiscono materia prima per produrre energia e riescono pure a farsela pagare. Mentre in altre Regione si sono costruiti termovalorizzatori all’avanguardia ( Brescia e Venezia in primis), mentre in qualsiasi parte del mondo uno di questi impianti viene costruito in 1 anno, il termovalorizzatore di Acerra, che avrebbe dovuto “inghiottire” e “trasformare in energia” i rifiuti di tutta la Campania, è da 6 anni in gestazione e non ancora pronto…tra progetto, gare, blocchi, altre gare, contestazioni, ridefinizioni è pronto all’82% della costruzione…ma si prevede almeno un altro anno ancora per un’altra gara di appalto…sette anni se va bene in totale, sette volte più che in qualsiasi paese del terzo mondo…E a chi giova questa situazione? Chi ha gestito i fondi europei spariti nella voragine della gestione dei rifiuti campani? Chi impedisce ancora oggi che Napoli diventi una città civile? Chi sobilla le “popolazioni del territorio” che si oppongono ai camion che vorrebbero scaricare i rifiuti in discariche temporanee? Scopriamo improvvisamente dalle immagini televisive che in Campania, in tanti paesi, sono diventati tutti ecologisti, non vogliono rifiuti e organizzano blocchi stradali, incendiano auto, affrontano le forze dell’ordine… che strano…Lo Stato fa inchieste, nomina commissari straordinari, sub commissari, stanzia fondi per mantenere uffici con decine di persone che finiscono per spendere i soldi non per smaltire rifiuti ma per assicurarsi stipendi, un vortice pazzesco di inefficienza, squallore, interessi personali, collusioni con la camorra, viltà . Uno Stato incapace di far scortare dall’esercito i camion che scaricano rifiuti dimostrando che fa sul serio e che non tollera più reati come i blocchi stradali. Nulla di tutto ciò… hanno pulito solo le strade dove sarebbe transitato il presidente Napolitano in visita privata per le feste. Questa è l’Italia di Prodi, di Bassolino e della Iervolino…dalla puzza sotto il naso siamo passati a quella delle strade, è il vento nuovo della Sinistra di governo che rasserena le narici dei napoletani, “io faccio” ha detto Prodi…il suo è più che il decisionismo dei “fatti” quello che mette a dura prova gli “olfatti”…un regime spazzatura con spuzzata non di sofisticate “ecoballe” ma di semplici, italiche, progressiste “balle”.
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