BABBO NATALE, IL CENTRODESTRA E L’IMPOSSIBILITA’ DI ESSERE NORMALI
NELL’ULTIMO MESE ABBIAMO IMPEGNATO 20 MILIARDI COME FONDO DI GARANZIA ALLE BANCHE, PREVISTO INVESTIMENTI PER LE INFRASTRUTTURE, REGALATO ALTRI 300 MILIONI A COLANINNO & C., ELARGITO MILIONI AI PRODUTTORI DI GRANA E 50 MILIONI AL MONDO DEL’IPPICA PER UNA “MARCHETTA” DELLA LEGA…NEL FRATTEMPO LA PRODUZIONE INDUSTRIALE E’ SCESA DEL 2,1% E LE BANCHE SOFFOCANO LE IMPRESE… E DI AIUTI ALLE FAMIGLIE NON SE NE PARLA…ORA SI ASPETTA BABBO NATALE
Riteniamo vi siano vari modi di “fare politica”. Nell’ambito del Centrodestra si va affermando da tempo un sistema che non ci piace, così diversificato: un vertice che pensa a una “politica degli annunci”, senza far corrispondere poi i fatti concreti e una corte di miracolati, costituita dalla stampa e media omologati e dirigenti minori per cui “si sta lavorando” per il meglio.
A parte che bisognerebbe intendersi sulla concezione del “meglio” ( per chi, ad es.?), ritorniamo un attimo alle elezioni. In Italia da tempo non si vince per meriti propri, ma per demeriti altrui.
Se il governo Prodi non avesse in due anni sfasciato il Paese, una fascia di elettorato non si sarebbe mai spostata verso il Centrodestra, determinandone il largo successo. E da chi è costituito questo elettorato fluttuante?
Dal ceto medio, divenuto sempre più ceto medio-basso, colpito da sfiducia verso il governo della Sinistra nelle varie sfaccettature: perdita del potere d’acquisto della moneta, difficoltà di arrivare a fine mese, mancanza di una politica sulla sicurezza, abbinata spesso a troppi cedimenti di fronte a un’immigrazione percepita come invasiva, a misure antipopolari come l’indulto, un livello di tassazione ormai assurdo, una serie di privilegi della Casta percepiti come insulto a chi lavora onestamente per portare uno stipendio a casa.
Per questo molti hanno cambiato voto, firmando una cambiale con il Centrodestra.
Parliamoci chiaro: della giustizia e del lodo Alfano, del federalismo fiscale e della riforma della scuola e dell’Università , alla maggioranza degli Italiani non frega una mazza.
Mettiamo un primo paletto: senza questi milioni di italiani il Centrodestra non avrebbe mai vinto le elezioni.
Era evidente a chiunque che questi avrebbero dovuto pertanto essere i primi interlocutori del nuovo Governo. Si è aggiunta la crisi delle Borse e dei mutui, a rendere ancora più drammatica la situazione economica per molte famiglie.
Mentre in tutta Europa, in particolare nella Francia di Sarkozy, ma non solo, vengono messi a punto provvedimenti “sociali” per far fronte all’emergenza, il Centrodestra in Italia negli ultimi 30 giorni ha rinunciato a due misure peraltro minime, come il bonus bebè e la detassazione della tredicesima, perchè “i soldi non ci sono”…
A parte la brutta figura sulla scuola ( e la Gelmini è la meno colpevole, sia chiaro, ha solo prestato la faccia con dignità ), le sparate a salve di Maroni che è riuscito a farsi bocciare quasi tutti i provvedimenti annunciati, uno più inutile dell’altro, salvo non adottarne un paio che sarebbero stati decisivi (aumentare gli stipendi e gli organici delle forze dell’ordine ed espellere realmente i clandestini che delinquono), le bordate ad alzo zero di Brunetta, partito bene ma poi perso in un delirio di onnipotenza, cosa ha caratterizzato il governo nell’ultimo mese?
Mentre “il popolo reclamava pane”, per usare un eufemismo che permette di focalizzare il problema, il Governo è riuscito a garantire con apposito fondo virtuale (per ora) di 20 miliardi le banche (quelle che si sarebbero dovute tassare, insieme ai petrolieri, per la Robin Tax), a regalare la parte buona di Alitalia al Gotha del capitalismo italiano, capitanato da Colaninno (amico di Prodi), e pure 300 milioni del prestito ponte che sarà pagato, anzichè da Cai, dai contribuenti italiani.
E ancora: a promettere ( per ora solo questo) miliardi per le infrastrutture, mentre la Lega ha ottenuto di finanziare con altri milioni i produttori di formaggio grana e gli scommettitori del mondo dell’ippica con 50 milioni di euro.
Tutto questo mentre la produzione industriale a settembre è scesa del 2,1%, il tasso di disoccupazione è in crescita e per troppe famiglie del ceto medio arrivare a fine mese ormai è un miraggio.
Si parla di “aiuti alle famiglie” ogni giorno, ma non si vede nulla, ora si ipotizza un regalino a Natale, non ben precisato.
Forse prima bisognerà scrivere la letterina a Babbo Natale, invece che al Polo Nord a Palazzo Chigi…
Ci sono fondi per le grandi opere, per le banche, per le imprese (forse), per Colaninno, ma non per aiutare le famiglie.
Poi arriva lo schiaffone delle elezioni prov. a Trento e il giorno dopo che si legge sui giornali-maggiordomo? Erano elezioni locali, non fa testo…
Peccato che il giorno prima gli stessi quotidiani parlassero di vittoria del Centrodestra in arrivo… e si è perso con 20 punti in percentuale di scarto… l’impossibilità di essere normali, abbiamo titolato. Certo, ma dove sono tra i ministri, persone che bazzicano i mercati rionali, che si rendano conto dei problemi veri del popolo italiano, che parlino con la gente comune?
Dove sono i ministri di An, una volta cresciuti sulle piazze ad ascoltare la gente comune e ora in livrea da maggiordomi?
Dov’e’ finita la Destra sociale, venduta per un piatto di lenticchie alla logica “campidogliana” del potere che fa frequentare più le sinagoghe che le periferie degradate romane?
Una volta c’era l’amico Teodoro che a Ostia era amato dal sottoproletariato e prendeva centinaia di voti personali per come sapeva interpretarne le esigenze di sopravvivenza, ora chi abbiamo?
Noi liguri possiamo vantarci di un unico sottosegretario che dice di “saper fare i conti”, intesi come i suoi personali probabilmente, scomparso appena eletto, abituato a usare l’auto blu anche per andare ad acquistare la Padania e le cartelle del Bingo dal tabacchino…
E’ con questa gente che dovremmo “fare politica” per l’interesse del popolo italiano?
E dov’e’ finita la promessa di eliminare le consulenze, gli enti inutili, di tagliare i costi della Casta? Perchè Brunetta non taglia il Ministero della Semplificazione che è il primo Ente inutile e nessuno ha il coraggio di dirlo?
La sinistra si era autodissolta, siete riusciti a rianimarla…
Chiedetevi come è possibile che a Trento il Centrodestra sia passato in sei mesi dal 47% al 30%… cambiate linea fin che siete ancora in tempo, mettete nei posti chiave persone competenti e che abbiano un’anima, un cuore, una passione, la maledetta voglia di fare qualcosa per il proprio popolo. Dedicate una giornata la settimana a girare per le strade, ad ascoltare, a capire: ci sono tante storie, tante sofferenze, tanti problemi tra la gente comune.
Quelli che le vetrine le guardano solo, quelli che dai ristoranti alla moda stanno lontano, quelli che per comprare i libri scolastici ai figli rinunciano a una piccola vacanza.
Sono uomini e donne che hanno votato per voi, per una società più giusta, per una città non degradata, per il ritorno a dei valori morali e a una dignità dell’esistenza.
“Un’auto blu di meno e un pulmino per portare a scuola i bambini in più”, pensate a come sarebbe devastante in positivo uno slogan del genere… se seguito da fatti concreti.
E’ questa la destra che vogliamo, una destra di lacrime e sangue, di passione e di ideali, una destra senza confini e steccati, capace di volare alto, oltre i meschini orizzonti dei piccoli egoismi. Un progetto, un modello, un sogno da realizzare.
Una destra di lotta e di governo, non di mignotte e pennichelle.
Leave a Reply