BANCHIERI, FINANZIERI E PETROLIERI NELLA SQUADRA DI TRUMP: COME PRENDERE PER IL CULO GLI ELETTORI
GIOITE OPERAI INCAZZATI, TUTTO QUESTO PER GOLDMAN SACHS!… AL TESORO ANDRA’ MNUCHIN DELLA SOCIETA’ DI AFFARI, ALL’ENERGIA IL PETROLIERE MILIARDARIO HAMM… CON SPOLVERATA DI PISTOLERI E EX SINDACI RINCOGLIONITI
La parola d’ordine è attingere dal settore privato.
Il processo per la costruzione della squadra che affiancherà Donald Trump alla Casa Bianca è appena iniziato, ma le indiscrezioni di Politico.com e altre testate convergono su alcuni nomi forti: Rudolf Giuliani, principale sostenitore di Donald Trump nella campagna elettorale, avrà certamente un ruolo centrale, ma dovrebbero esserci anche Newt Gingrich, il controverso ex Speaker della Camera, come segretario di Stato, e Steven Mnuchin, per molti anni banchiere di Goldman Sachs, al Tesoro.
Quest’ultimo nome è particolarmente rilevante se si considera che uno dei punti deboli di Hillary Clinton era considerato proprio il rapporto con Goldman Sachs e altre banche d’affari e società finanziarie.
Tra gli istituti che hanno elargito un sostanzioso assegno (di circa 675 mila dollari) per tre interventi dell’ex Segretario di Stato figurava proprio Goldman Sachs e su questo hanno puntato i suoi oppositori durante tutta la corsa presidenziale, dalle primarie all’election day.
E un ex Goldman Sachs potrebbe arrivare ora alla Casa Bianca con Donald Trump presidente.
La campagna elettorale divisiva condotta da Trump, secondo Politico, potrebbe complicare la capacità di attrarre “top talent”, specialmente dal momento che molti hanno deriso il presidente eletto negli ultimi anni.
Lo staff di Trump è preoccupato anche della capacità di attrarre donne di alto profilo nella squadra, dopo i commenti del tycoon sull’universo femminile.
SEGRETARIO DI STATO.
Newt Gingrich, uno dei pochi esponenti repubblicani a sostenere dalla prima ora Donald Trump, è considerato il favorito, ma in corsa per l’incarico più importante dell’amministrazione ci sono anche Bob Corker, il senatore del Tennessee che presiede la commissione Esteri, e John Bolton, il neocon inviato da George Bush a rappresentare gli Stati Uniti all’Onu.
SEGRETARIO TESORO.
Gli insider fanno solo il nome di Steven Mnuchin, visto che lo stesso Trump ha dichiarato l’intenzione di nominare l’ex banchiere di Goldman Sachs, ora presidente e Ceo di una società di investimenti.
Cinquantatre anni, laureato a Yale, quasi 20 anni in Goldman Sachs, produttore di blockbuster hollywoodiani (“American Sniper” e “Mad Max: Fury Road”), per oltre 20 anni finanziatore delle campagne elettorali del Democratic Party, da Al Gore a Barack Obama, passando per Hillary Clinton quando si è candidata a New York. Mnuchin ha un patrimonio stimato di circa 40 milioni di dollari. È lui che ha guidato il team economico di Donald Trump durante la campagna, composto da banchieri, finanzieri, imprenditori e un solo accademico di professione.
SEGRETARIO DIFESA.
Diversi i possibili candidati, primo tra tutti il senatore dell’Alabama Jeff Sessions, consigliere di Trump durante la campagna. Si fanno poi i nomi dell’ex consigliere per la Sicurezza Nazionale Stephen Hadley o dell’ex senatore Jim Talent. Il principale consigliere di politica estera il generale Mike Flynn, ex direttore della Defense Intelligence Agency, sembra invece destinato all’incarico di consigliere per la Sicurezza Nazionale.
ATTORNEY GENERAL.
Per la poltrona di procuratore generale si fanno i nomi di due figure di punta del team Trump, entrambi ex procuratori: l’ex sindaco di New York, Rudy Giuliani, e il capo del transition team, Chris Christie, governatore del New Jersey.
SEGRETARIO SICUREZZA INTERNA.
Trump vuole uno sceriffo all’Homeland Security e il nome che circola è quello di David Clarke, ultra conservatore della contea di Milwaukee, distintosi alla convention di Cleveland con lo slogan “Blue lives matter” a difesa della polizia, in opposizione al movimento “Black Lives Matter”.
SEGRETARIO ALL’INTERNO.
Molti nomi, Forrest Luca su tutti. Spunta anche quello del figlio di Trump, Donald jr, ma è improbabile.. Secondo alcune fonti si è fatto anche il nome di Sarah Palin.
SEGRETARIO ALLA SANITA’.
A rivoluzionare la sanità rivoltando l’odiato Obamacare potrebbe essere il governatore della Florida Rick Scott o Ben Carson, il medico afroamericano che è stato l’altro outsider della campagna delle primarie e primo degli sfidanti a dare il sostegno diretto a Trump. Non si esclude però Gingrich, in alternativa al posto di segretario di Stato.
SEGRETARIO ALL’ENERGIA.
Un petroliere miliardario è anche il principale candidato al dipartimento dell’Energia: Harold Hamm, Ceo della Continental Resources dell’Oklahoma, amico personale di Trump.
(da “Huffingtonpost“)
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