“BASTA CON L’ECONOMIA DISUMANA!”. PAPA FRANCESCO TUONA: “E’ UN MONDO A PEZZI FATTO DI ALGORITMI, LOGICHE FREDDE E INTERESSI IMPLACABILI”
NELLE MEDITAZIONI DELLA VIA CRUCIS BERGOGLIO CHIEDE AIUTO A DIO PER UNA “CHIESA LACERATA”, INVITA A SMETTERE DI ESSERE “DI ESSERE PRIGIONIERI DI NOI STESSI” E RIBADISCE IL SUO MESSAGGIO DI INCLUSIONE PER “TUTTI TUTTI TUTTI”
“Disumana è l’economia in cui novantanove vale più di uno. Eppure, abbiamo costruito un mondo che funziona così: un mondo di calcoli e algoritmi, di logiche fredde e interessi implacabili”. L
o scrive il Papa nelle meditazioni della Via Crucis, che stasera si terrà al Colosseo con il cardinale vicario di Roma Baldo Reina. “La legge della tua casa, economia divina, è un’altra, Signore”, aggiunge il Papa nella VII stazione, invocando la forza di “un cambio di rotta e un cambio di passo”. Quindi il Papa prega Dio chiedendo “rialzaci!”, perché “siamo bambini che a volte piangono”, “siamo adolescenti che si sentono insicuri”, “siamo giovani che troppi adulti disprezzano”, “siamo adulti che hanno sbagliato”, “siamo anziani che vogliono ancora sognare”.
Il Papa alla Chiesa lacerata, ‘Dio salva tutti tutti tutti’ Le meditazioni della Via Crucis al Colosseo
Nella meditazione della X stazione del testo della Via Crucis, che stasera si terrà al Colosseo con il card. Baldo Reina, il Papa scrive: “Ci conosci uno a uno, per salvare tutti, tutti, tutti. E se la Chiesa ti appare oggi come una veste lacerata, insegnaci a ritessere la nostra fraternità, fondata sul tuo dono. Siamo il tuo corpo, la tua tunica indivisibile, la tua Sposa. Lo siamo
insieme”.
In un “mondo a pezzi” c’è bisogno di “lacrime sincere”. “La nostra convivenza ferita, o Signore, in questo mondo a pezzi, ha bisogno di lacrime sincere, non di circostanza”, scrive nella meditazione dell’VIII stazione. Nella XIV e ultima il Papa ribadisce: “Gesù, che sembri dormire nel mondo in tempesta, portaci tutti nella pace del sabato. Allora la creazione intera ci apparirà molto bella e buona, destinata alla risurrezione. E sarà pace sul tuo popolo e fra tutte le nazioni”.
“Siamo noi ad avere il fiato corto, a forza di evitare responsabilita’. Basterebbe non scappare e restare”, smettere “di essere prigionieri di noi stessi. Pesa piu’ l’egoismo della croce. Pesa piu’ l’indifferenza della condivisione”.
(da agenzie)
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