BATTAGLIA NAVALE TRA ITALIA E FRANCIA, NON C’E’ INTESA SU FINCANTIERI-STX
ROMA VUOLE IL CONTROLLO, PARIGI MINACCIA DI FAR SALTARE TUTTO…E FINCANTIERI PERDE QUOTA IN BORSA
Roma e Parigi non s’incontrano ancora sulla via di Saint-Nazaire. Tra Italia e Francia l’affaire Fincantieri-Stx è causa di crescenti tensioni al limite della rottura, con la parte italiana che dice di aver dato “ampia disponibilità ” ad accogliere le richieste dei francesi a modificare un accordo già concluso, e quella transalpina che non vuole accettare nessuna delle soluzioni di modifica delineate dal vicino.
L’effetto di questo stallo si vede sul titolo Fincantieri, che in avvio a Milano cede il 12% a 0,92 euro.
Si sta arenando la già difficile partita che potrebbe portare Fincantieri a gestire gli storici cantieri navali di Saint-Nazaire, i più importanti della Francia.
Il colosso italiano ha acquisito dal Tribunale di Seul il 66,66% della società Stx Francia che gestisce i cantieri francesi, ma l’accordo che aveva raggiunto con Francois Hollande per l’assetto societario della stessa Stx (che prevedeva la maggioranza assoluta in mani italiane) è stato messo in discussione da Emmanuel Macron, che ha chiesto di ridiscuterlo.
A uscire allo scoperto è il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, che minaccia di far saltare il tavolo.
Se l’Italia non accetterà l’offerta presentata dalla Francia su un assetto 50-50 nell’acquisizione dei cantieri di Stx da parte di Fincantieri “lo Stato francese eserciterà il suo diritto di prelazione” per riaprire il dossier, ha detto ai microfoni di FranceInfo.
“Non vogliamo correre nessun rischio sul futuro dei posti di lavoro, sul futuro delle competenze, dei territori, in un sito industriale così strategico come quello dei cantieri industriali di Saint Nazaire”.
Parole che sono inaccettabili per Giuseppe Bono, numero uno di Fincantieri, che dice senza mezzi termini che “la pazienza è finita”.
L’acquisizione di Stx France è per Fincantieri “un obiettivo industriale e non politico” ha spiegato nel corso di una conference call, “non abbiamo bisogno di Stx a tutti i costi, abbiamo un ottimo portafoglio ordini”.
“Mi piace sottolineare che negli ultimi anni Fincantieri ha consegnato 50 navi da crociera contro le 12 di Saint Nazaire, e nel frattempo Stx France ha cambiato proprietà ben tre volte”.
Ed ancora: “Siamo italiani ed europei ma non possiamo accettare di essere trattati meno dei coreani. Al momento – ha ricordato Bono – siamo leader mondiali, abbiamo molte trattative in corso e un grande blacklog”.
Si fa sentire anche il Governo italiano. “Su Stx siamo stati chiari fin dal principio. Il precedente Governo francese ha chiesto a Fincantieri di interessarsi, e Fincantieri lo ha fatto con un progetto industriale solido che ha alcune condizioni fondamentali”, dice il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.
Che avverte: “Queste condizioni sono conosciute dal Governo francese, dal precedente che ha firmato un accordo e dall’attuale: non abbiamo nessuna intenzione di andare avanti se queste condizioni non ci sono”.
Per Pier Carlo Padoan le voci da Parigi sono motivo di rammarico. “L’attuale esecutivo francese ha deciso di cancellare accordi già presi sulla presenza di Fincantieri nella compagine sociale di Stx — ha dichiarato — Abbiamo dato la nostra disponibilità ad ascoltare le esigenze del nuovo governo, ma non c’è nessun motivo per cui Fincantieri debba rinunciare alla maggioranza e al controllo della società francese”.
(da “Huffingtonpost”)
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