BERLUSCONI ANNULLA TUTTI I COMIZI: “SCOSSO DALLE VIOLENZE DI BRESCIA” LA MOTIVAZIONE UFFICIALE
VERDINI: “TEME PER L’INCOLUMITA’ DEI SUOI SOSTENITORI”… MA DALLO STAFF TRAPELA CHE SAREBBE IN REALTA’ RIMASTO POCO CONTENTO DALLA SCARSA PARTECIPAZIONE AL COMIZIO DI BRESCIA
“Una provocazione”. Raccontano che Silvio Berlusconi abbia commentato così l’intervista ad Avvenire del capogruppo del Pd Luigi Zanda convinto dell’impossibilità per il Cavaliere di diventare senatore a vita.
L’ex capo del governo però si guarda bene dal replicare direttamente lasciando che sia tutto il partito a prendere le sue difese: “Se intervenissi – è il ragionamento fatto con i big del Pdl riuniti a pranzo – cadrei nel loro tranello”.
L’importante è che sia ben chiaro chi vuole alzare lo scontro per mettere in difficoltà il governo. Nel quadro di questo cambiamento di strategia, il Cavaliere decide anche di annullare diversi comizi, escluso quello di chiusura della campagna elettorale per amministrative, a Roma.
La strategia dunque è quella di non replicare e lasciare che allo stato maggiore pidiellino il compito di contrattaccare: «Si tratta di una proposta eversiva», tuona Renato Brunetta mentre Daniela Santache’ chiede:«Dopo Zanda ci dicano se andare avanti».
Certo raccontano che l’ex premier sia sempre meno convinto della tenuta dell’esecutivo, ma alla pattuglia dei falchi, che lo incita ad alzare la voce con minacce e prese di posizione, Berlusconi risponde invitando per ora alla prudenza: Con Letta – ha ribadito anche oggi ai suoi – ho fatto un accordo, aspetto di vedere i fatti.
Che Berlusconi non sia soddisfatto delle prime `mosse’ del premier è un dato di fatto, ma prima di lanciare ultimatum attende di conoscere i dettagli di provvedimenti in cantiere: Non possiamo intestarci una crisi – ha messo in chiaro – avendo detto che il Paese ha bisogno di un governo e di misure per rilanciare la crescita.
Insomma per ora bisogna avere pazienza nonostante l’insoddisfazione sia crescente.
Se è vero che l’ex capo del governo si affanna a precisare che la vita dell’esecutivo non ha nulla a che vedere con le sue vicende personali, la raffica di sentenze a suo carico rappresentano una `spada di damocle’ sulla testa di Enrico Letta.
A farlo capire senza tanti giri di parole ci pensa Piero Longo, uno degli avvocati del Cavaliere: «Se Berlusconi fosse interdetto dai pubblici uffici – spiega – forse il governo cadrebbe un giorno prima».
Ma ora, proprio per evitare «inutili strumentalizzazioni», l’ex capo del governo decide di ufficializzare quanto valutato già nei giorni scorsi: e cioè l’annullamento dei comizi per le elezioni amministrative con la sola eccezione di Roma.
Un annuncio fatto da Denis Verdini nel corso di una telefonata con Alberto Zucchi, coordinatore regionale del partito in Valle D’Aosta, essendo proprio Aosta la prima piazza in cui sarebbe dovuto andare Berlusconi.
L’idea, fanno sapere i fedelissimi del Cavaliere, avrebbe diverse motivazioni, la prima è quella di dar retta a chi come Gianni Letta lo ha invitato ad evitare tensioni con la magistratura e anche con il Capo dello Stato.
Insomma, nessuna piazza con il rischio che possa trasformasi in una kermesse anti-magistrati. L’ex capo del governo salterà dunque Aosta così è definitivamente tramontata l’idea di tenere una manifestazione a Barletta.
Nel Pdl però si sussurra anche che il Cavaliere avrebbe deciso di dare forfait ai comizi dopo essere rimasto poco contento della manifestazione a Brescia che lo ha visto anche `vittima’ di un lieve malore.
La campagna elettorale dunque sarà all’insegna degli spot radiofonici registrati nel pomeriggio a via del Plebiscito, mentre in serata l’ex capo del governo ha preso parte ad una cena di raccolta fondi con Alemanno.
(da “La Stampa“)
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