BERLUSCONI APRE ALLE PRIMARIE, MA NEL PARTITO E’ GIA’ SCONTRO
A FAVORE DELLA CONSULTAZIONE DELLA BASE SONO FORMIGONI E NAPOLI, PERPLESSI LA RUSSA E CICCHITTO, CONTRARIO SCAJOLA… PERICOLO INFILTRATI E ADDIO ALLE QUOTE 70 E 30 CON GLI EX AN…”LIBERO” LANCIA LE SUE PRIMARIE: IN TESTA ALFANO E ALEMANNO
L`operazione “rilancio del Pdl” continua. Con due novità .
Berlusconi apre alle primarie e annuncia, con una riforma dello statuto, la fine delle quote, 70 e30%, che cristallizzano il partito all`atto della fusione Forza Italia-An.
All`idea della grande consultazione si apre subito il dibattito, con voci a favore (Formigoni, Napoli), voci perplesse (La Russa, Cicchitto), voci contrarie (Scaiola).
Libero lancia le sue pre-primarie, che vedono il tuttora Guardasigilli in testa con 20%, ma affiancato da Alemanno. Solo il 9% per Tremonti.
A seguire, col3%, Carfagna, Brambilla, Frattini, Zaia.
Con 2% Gelrnini e Calderoli.
Marina Berlusconi si accredita col 7 per cento.
Accanto alle news di giornata il Cavaliere prosegue nella sponsorizzazione piena del neo segretario Alfano che guadagna, dopo una telefonata, il pieno plauso del leghista Maroni («E un fatto nuovo, un segnale importante, che può dare risultati positivi. Con lui ho lavorato benissimo e ora presenteremo assieme il codice antimafia»).
Impazza ovviamente il toto-nomine per il futuro ministro della Giustizia da sostituire a fine giugno dopo il”parlamentino” del Pdl: in pole c`è il vicepresidente della Camera Lupi.
S`ipotizza pure un giro di valzer con la Gelmini alla Giustizia e Lupi alla Scuola.
Lei, in privato, dice: «Non ne so nulla e nessuno me lo ha proposto».
Resta in piedi l`ipotesi del leghista Castelli, in segno di continuità con la legislatura 2001-2006, anche se è difficile che il Carroccio possa tenere sia Giustizia che Interni.
E quella dei tecnici: al nome del procuratore Nordio si aggiunge quello di Augusta Iannini, attuale direttore del legislativo di via Arenula.
Il premier parla su Canale5 e la querelle sulle primarie s`arroventa. Lui dice: «Io non sono contrario purchè si arrivi a essere certi che i votanti siano dei veri sostenitori del nostro partito e non magari degli infiltrati della sinistra».
Il segretario del Pd Bersani è in agguato per prenderlo in giro: «Berlusconi ha ragione. Stia preoccupato, perchè ci stiamo già preparando…».
E il Cavaliere circospetto anticipa: «Basta una sorta di registro di coloro che vogliono partecipare alle primarie».
La querelle è aperta.
Subito Angelino Alfano si dichiara favorevole perchè «si afferma il principio che vince chi ha il consenso, chi hai voti, chi lavora sul territorio”. Questo porta a individuare persone che hanno appeal verso l`elettorato».
Un Alfano che comincerà «a lavorare subito per regole precise e giuste».
Ma a fronte di un Formigoni favorevole («Regolamentiamole come negli Usa») e di un Osvaldo Napoli ottimista («Il centrodestra avrebbe tutto l`interesse a celebrarle per esaltare la coesione politica e programmatica»), ecco subito le voci fredde.
Quella di La Russa: «Non siamo mai stati contrari, ma devono essere serie, ci vuole una legge e comunque non sà³no a prova di infallibilità ».
E soprattutto quella di Scaiola: «Non sono un grande assertore delle primarie.- Abbiamo visto che quando le ha fatte il Pd poi ha dovuto rifarle perchè erano taroccate».
Polemico con il Pd Cicchitto che non teme infiltrazioni «perchè il Pd è più abituato a perdere le primarie che a vincerle, quindi non rappresenta un gran pericolo».
Liana Milella
(da “La Repubblica”)
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