BERLUSCONI FA PROSELITI CON LA SVOLTA GOVERNATIVA
FUGA DA ALFANO E VERDINI, DIVERSI SENATORI PRONTI A TORNARE IN FORZA ITALIA…SCHIFANI FA SCOUTING IN NCD
A Palazzo Grazioli gli azzurri la chiamano già «operazione Lassie».
«Vedrete nel giro di qualche settimana riavremo almeno 60 senatori e 70 deputati», sorrideva mercoledì un raggiante Silvio Berlusconi davanti ai suoi nella Sala Koch del Senato.
L’ex premier è tornato sulla scena politica dalla porta principale.
Ammicca al neopremier Gentiloni, «è una persona perbene, è un gentiluomo». Elogia il Capo dello Stato. E allontana i lepenisti come Salvini e Meloni perchè «con quei due non si va oltre il 20 per cento».
La fine del Patto del Nazareno, all’indomani dell’elezione di Sergio Mattarella, aveva allontanato un numero considerevole di parlamentari da Forza Italia.
Portando così alla nascita di Ala, il gruppo di Denis Verdini. Oggi lo scenario è mutato. Ecco dunque la nuova strategia: far tornare tra le file azzurre chi ha abbandonato la casa madre.
In queste ore Berlusconi ha gioco facile. La creatura di Verdini è in agitazione per la squadra dei sottosegretari.
«Se non ce ne daranno almeno quattro è inutile continuare a stare qui. Meglio ribussare alla porta del presidente Berlusconi», tuona uno dei fedelissimi dell’ex plenipotenziario del Cavaliere.
Fra pochi giorni il gruppo di Ala potrebbe già implodere. Scalpitano i siciliani Giuseppe Compagnone e Antonio Scavone. Si lamentano Ciro Falanga ed Eva Longo che consideravano cosa fatta un posto nell’esecutivo di Gentiloni.
Domenico Auricchio, altro verdiniano, ha disertato la riunione di mercoledì ed è stato avvistato al Senato a pochi metri dalla sala dove Berlusconi aveva convocato i suoi parlamentari: «Aspetto che finisca la riunione per fare gli auguri di buon Natale al presidente».
Qualcuno parla di mugugni e malumori che presto rientreranno. Altri assicurano che «dopo le feste il gruppo di Verdini sarà più dimezzato».
Il motivo? Gli istituti di ricerca attestano Ala «sotto lo 0,5%», fa sapere Paolo Natale di Ipsos. Entrare in Parlamento sarà un’impresa. E così Forza Italia torna ad essere attrattiva perchè con un sistema elettorale di tipo proporzionale il Cavaliere garantirebbe una delegazione di almeno 100/120 parlamentari.
L’operazione «Lassie» non si ferma a Verdini, ma investe anche il partito di Angelino Alfano.
Compagine da sempre divisa fra chi si dice pronto ad entrare nel Pd o nel partito della nazione, e chi afferma di essersi pentito di aver lasciato Berlusconi.
Fra gli azzurri e Area popolare i contatti sono continui. Maurizio Lupi dialoga con lo stato di maggiore degli azzurri.
L’ex premier avrebbe chiesto a Renato Schifani di fare scouting fra gli ex «compagni» di Ncd a Palazzo Madama.
Giuseppe Esposito, vice presidente del Copasir, è in cima alla lista dei sospettati, ovvero di coloro che guardano con interesse alla nuova stagione degli azzurri.
Stesso discorso vale per i calabresi Piero Aiello e Giovanni Bilardi, e per i deputati Paolo Alli, Filippo Piccone e Antonio Marotta.
Anche Roberto Formigoni, dopo la condanna a 6 anni per corruzione, sarebbe disponibile a riallacciare i rapporti con il patron Mediaset. Non finisce qui.
Un paio di parlamentari vicini a Raffaele Fitto sarebbero in contatti con gli sherpa di Berlusconi.
Giuseppe Alberto Falci
(da “La Stampa”)
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