BERLUSCONI STANCO DELLE IPOCRISIE, NOI DELLE SUE OSSESSIONI
AL VERTICE DEL PPE A BONN IL PREMIER PARLA DI UN ARGOMENTO NUOVO: I GIUDICI CHE LO ACCUSANO E LA CORTE COSTITUZIONALE CHE FA POLITICA… FINI E NAPOLITANO LO RICHIAMANO E LUI REPLICA DI ESSERE STANCO DELLE IPOCRISIE: “HO LE PALLE E CAMBIERO’ LA COSTITUZIONE”…. SIAMO ALLA FRUTTA
Ormai è una ossessione: anche il palco del congresso del Partito popolare europeo a Bonn, dove si dovrebbero trattare temi internazionali e che possano quindi interessare i vari esponenti territoriali del partito, diventa occasione per l’ennessimo attacco ai giudici italiani.
Berlusconi pare in crisi di astinenza, per due giorni forse si è dedicato in silenzio a studiare con Ghedini e Alfano lo scibile giuridico del legittimo impedimento, del processo breve, del lodo Alfano per via costituzionale e ora che ha un microfono non resiste alla tentazione di overdose mediatica.
Incurante degli sguardi stupiti della Merkel e di altri autorevoli esponenti del Ppe, parte la solita colonna sonora: “La sovranità appartiene al popolo, il parlamento fa le leggi ma se non piacciono al partito dei giudici questo si rivolge alla Corte Costituzionale e la Corte abroga la legge”.
E continua: “Stiamo studiando di cambiare la Costituzione”.
Ce n’è anche per la Corte Costituzionale: “Non è più un organo di garanzia, ma un organo politico, 11 su 15 giudici sono di sinistra e ci sono stati tre Presidenti della Repubblica di sinistra”.
Invece che stare zitto e preparare il pateracchio del legittimo impedimento, coglie l’occasione peggiore per dare una pessima immagine: quella di chi vive nell’ossessione e nella paura di una condanna.
Forse i sondaggi lo danno in calo e il nervosismo cresce, ma commette un errorre madornale per concetti , tempi e luoghi.
Se la Merkel imbarazzata si trincera dietro un “no comment”, Fini rileva: “La sovranità appartiene certamente al popolo, ma il presidente del Consiglio la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione ed essa indica chiaramente anche il ruolo di garanzia esercitato dalla Corte Costituzionale”.
Fini aggiunge che le parole di Berlusconi non possono essere condivise e lo invita a precisare meglio il suo pensiero e a chiarire.
Il premier a stretto giro commette un altro errore e replica: “Non c’è nulla da chiarire, basta con le ipocrisie. Dove si trova uno forte e duro, con le palle come Silvio Berlusconi?”
Concordiamo che quanto a palle in effetti ne ha raccontate tante in questi due anni, pari alle promesse non mantenute.
Per non parlare di dove sta portando il centrodestra con l’insana alleanza con un partito razzista che ci sputtana in tutto il mondo.
Pensate che il premier che dice di “avere le palle”, non ha avuto neanche il coraggio di richiamare Calderoli dopo la sparata contro Tettamanzi.
Non si sa mai che gli manchino due voti al momento di salvarsi dal tribunale di Milano, meglio perdere qualche voto cattolico.
Ammesso che il premier abbia capito la gravità delle affermazioni del medico maxilo facciale …
Ma non è finita, arriva la pesante nota di Napolitano che “esprime rammarico e preoccupazione per il violento attacco del premier contro fondamentali istitituzioni di garanzia” e invoca leale collaborazione tra i poteri dello Stato. Casini interviene per ricordare che “chi vince le elezioni non è il padrone del Paese, quelle del premier sono parole autolesioniste per gli interessi dell’Italia” e Buttiglione chiosa “siamo ormai il paese di Pulcinella”.
Bersani e Di Pietro chiedono al premier di venire in Parlamento a rendere conto.
A questo puntoi ci chiediamo: ma il centrodestra è ancora in grado di esprimere “qualcosa di serio e di altro” che non siano gli attacchi ai magistrati per vicende personali o lo spacciare come “vittorie del governo” gli arresti dei mafiosi, esclusivo merito delle forze dell’ordine (cui il governo ha tagliato pure i fondi) ?
Non ci riguardano i processi di Berlusconi: si presenti in tribunale nei tre gradi e si difenda, se è innocente alla fine sarà assolto e non sarebbe la prima volta. Dov’è il problema?
Il popolo italiano non gli ha dato l’immunità divina, lo ha solo demandato a rappresentarli.
Possibilmente senza Noemi, senza escort e senza palle mediatiche.
Se deve pensare solo ai suoi processi e rompere le palle a ogni consesso con le sue vicende personali, si dedichi una buona volta solo a quelle e non faccia il premier.
Si torni a votare una volta per tutte, possibilmente con le Tv in par condicio. Non abbiamo ammazzato nessuno per essere condannati ogni sera a sentire le stronzate di leghisti d’accatto o i ripetitori tv gasparriquagliarellacicchitto che fanno l’eco .
Si torni a parlare di politica e chi ha altro per la testa o si curi o si tolga dalle palle.
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