BERSANI ATTACCA RENZI: “UNO SOLO NON PUO’ DECIDERE PER TUTTI”
RIVOLTA NEL PD SULLE RIFORME, ITALICUM A RISCHIO….”VOTIAMO SI’, MA LA GUSTIZIA RESTI FUORI”
Cresce il malumore nel Pd sull’Italicum dopo il nuovo vertice con Berlusconi.
Bersani ha ribadito che la proposta di legge elettorale «va modificata». E l’uscita ha dato libero sfogo al malcontento.
Gianni Cuperlo solleva perplessità di ordine costituzionale e Vannino Chiti chiede di correggere lo sbarramento.
Non va meglio in Forza Italia. Tanto che Berlusconi ha dovuto scrivere una lettera-appello ai parlamentari in cui chiede che «Forza Italia sostenga convintamente le riforme».
“Abbiamo già discusso e deciso a larga maggioranza nel partito su riforme e legge elettorale. Adesso lo facciamo in Parlamento «per mettere a punto dettagli significativi. Ma non deve diventare l’occasione per frenare». Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd cerca di mettere un argine al malumore che cresce nel partito dopo il nuovo incontro con Silvio Berlusconi.
Perchè è tornato in campo Pierluigi Bersani che ieri ha ribadito a SkyTg24 che «l’Italicum va modificato, lo capisce anche un bambino. Ci sono le soglie, le liste che prendono voti ma non deputati. E poi bisogna fare in modo che il cittadino possa scegliersi il deputato. Le democrazie che funzionano non sono le democrazie padronali ».
L’ex segretario spiega che il combinato disposto di legge elettorale e riforma del Senato alterà gli assetti costituzionali e, dunque «la Camera, che diventa l’unica camera elettiva, dovrà occuparsi credo degli equilibri generali del sistema».
Il problema del rapporto fra riforme e Costituzione viene sollevato anche da Gianni Cuperlo. «Se noi licenziamo l’Italicum così com’è uscito dalla Camera, io credo che ci siano margini di rischio di costituzionalità di quella legge», dice
Una critica che ribadisce anche Vannino Chiti che chiede di modificare le soglie di sbarramento, di varare un Senato elettivo e di permettere ai cittadini di scegliere gli eletti con i collegi uninominali o con le preferenze.
Il clima però non è molto tranquillo neanche in casa dell’altro contraente del patto del Nazareno. Silvio Berlusconi, infatti, giovedì non ha concluso l’assemblea dei gruppi che doveva decidere sulle riforme e sembra proprio che la riunione non avrà un seguito.
Berlusconi pensa infatti che si debba andare avanti. E per chiarire ai suoi il percorso ha scritto una lettera-appello ai parlamentari in cui chiede che «Forza Italia sostenga convintamente le riforme».
L’ex Cavaliere ricorda che «il dialogo« con Renzi è sulle riforme, mentre su tutto il resto «Forza Italia resta all’opposizione ».
Inoltre Berlusconi insiste sul fatto che Renzi lo vuole coinvolgere anche nella riforma della giustizia. Parole che però non convincono Augusto Minzolini: «Sarebbe paradossale — dice — non avere il presidenzialismo e perdere contemporaneamente il Senato elettivo».
E un no sulla legge elettorale arriva anche da Gaetano Quagliariello: «Se resterà questa il Nuovo centrodestra non la voterà , e porrà un problema serio. La legge elettorale non può essere imposta a partire da un accordo a due».
Silvio Buzzanca
(da “La Repubblica“)
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