BERSANI: “IL PD DI RENZI È FINITO, IL PARTITO DEL 40% NON ESISTE PIU'”
“IL NO AL REFERENDUM? MEGLIO STARE CON GRILLO CHE CON VERDINI”
“Il film delle europee e del 40% è finito. Quella era solo un’amichevole e i voti di destra sono arrivati per questo. La Ditta per me è il centrosinistra, di cui il Pd deve essere la principale infrastruttura. Dobbiamo fertilizzare quello che sta attorno a noi, promuovere associazioni che stanno un po’ dentro e un po’ fuori”.
Lo afferma l’ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in un’intervista a Repubblica in cui propone di “far eleggere il segretario del Pd dagli iscritti e lasciare le primarie di coalizione per la scelta del candidato premier”.
“Per fare un congresso in modo serio avremmo dovuto partire almeno sei mesi fa. A Roma dopo la sconfitta non si è fatta neanche una riunione e non si è dimesso nessuno. In mezza Italia siamo troppo permeabili a fenomeni che come minimo chiamerei di trasformismo. Prima del congresso – sottolinea Bersani – ci vuole un appuntamento nazionale per cambiare lo statuto: una volta si chiamava conferenza di organizzazione, se adesso vogliono trovare un nome inglese a me va bene anche chiamarlo Leopold”.
Sulla legge elettorale, “non pensino di dire a me cose tipo stai sereno. La verità è che definiscono l’Italicum una legge ottima e la maestra mi ha insegnato che meglio dell’ottimo non c’è nulla”, commenta Bersani.
Quanto al referendum, “a domanda secca, tra Grillo e Verdini io scelgo il primo. Noi non dobbiamo demonizzare, ma essere sfidanti e competitivi – prosegue – con le ragioni di quell’elettorato. E aggiungo: con quello che sta accadendo nel mondo a destra, il M5S ha dato una mano tenere il sistema in equilibrio, portando l’insofferenza sul terreno parlamentare”
(da “Huffingtonpost”)
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