BOTTE DA ORBI NEL CENTRODESTRA SULLE NOZZE GAY TRA FORZA ITALIA E NCD
IL TEMA DELLE UNIONI OMOSEX SPACCA ANCORA LA DESTRA… TOTI AD ALFANO: “SIETE PIÙ INDIETRO DEL PAPA” … LA RISPOSTA: “VOI LASCIATE FUORI LA CHIESA”
Mentre la sinistra si divide sull’articolo 18, nel centrodestra sono botte da orbi sulle nozze gay.
Con Forza Italia e Ncd a darsele di santa ragione.
Dopo la circolare di Angelino Alfano ai prefetti per vietare ai sindaci di trascrivere i matrimoni omosex celebrati all’estero, la questione ha assunto i toni di uno psicodramma tutto interno ai partiti dell’ex Pdl.
Con l’Ncd (insieme a Fratelli d’Italia) sulle barricate contro le trascrizioni, mentre Forza Italia, spinta dalla linea pro gay di Francesca Pasca-le, a guidare il fronte “liberal”.
E mentre i sindaci continuano a dividersi, arriva il monito dell’Anci, con Piero Fassino. “Mi auguro che arrivi presto una legge nazionale”, ha scritto il sindaco di Torino in una lettera a Renzi e Alfano.
Perchè “il tema è troppo delicato per essere lasciato ai singoli casi, nè si può pensare di affidarlo alle ordinanze dei prefetti”.
Intanto, in attesa della legge, è bagarre.
Ad aprire le danze è un’intervista dell’azzurro Giovanni Toti, secondo cui “non possiamo rimanere un passo indietro al Sinodo e al Papa”.
Per il consigliere politico di Berlusconi, dunque, la Chiesa è più avanti della politica. “Prima di tirare in ballo il Papa, Toti ci pensi due volte ed eviterà di dire fesserie”, la risposta del ministro Ncd, nonchè ciellino, Maurizio Lupi.
“Tirare in ballo a sproposito il Papa dimostra come Forza Italia sia passata dal Family day all’Arci-gay”, attacca anche Carlo Giovanardi (Ncd).
“Coinvolgere il Sinodo e il Pontefice per attaccare Alfano è umiliante”, dice Barbara Saltamartini gettando altra benzina sul fuoco.
Stesso concetto ribadito poco dopo da Renato Schifani. “Ci eravamo augurati che Toti non si iscrivesse a quell’ala integralista che costrinse tutti noi a non aderire a Forza Italia. Un partito sempre più appiattito sullo scontro e sulle posizioni antieuropee e xenofobe della Lega”, sostiene l’ex presidente del Senato.
Tirato in ballo, ecco Matteo Salvini. Contro Alfano. “Sono contrario alle trascrizioni dei matrimoni, ma il ministro parla di gay solo perchè il suo partito nei sondaggi sta scomparendo”, punge il leader padano.
Da non perdere la centrista Laura Bianconi, secondo cui “Toti è riuscito a far diventare Papa Francesco un’icona gay, difensore delle nozze omosex”.
Insomma, guerra totale.
Puntuale arriva anche la risposta di Toti. “Ncd fa politica sulla pelle delle persone solo per lucrare consensi. A Lupi dico che non ho tirato in ballo Bergoglio e non ho mai detto che il Papa è favorevole alle nozze gay. Dico invece che quando arriva uno stimolo alla riflessione, addirittura dalla Santa Sede, è sciocco mettere la testa sotto la sabbia”, afferma l’ex direttore Mediaset.
“Toti è cinico e sconcertante, se c’è qualcuno che fa politica sulla pelle delle persone, quelli siete voi”, la replica di Gaetano Quagliariello (Ncd).
“Abbandonata la casa del padre, piccoli Ncd attaccano ci attaccano solo per guadagnare visibilità ”, la twittata serale di Anna Maria Bernini (Fi).
Nel frattempo alla Camera Mara Carfagna si è incontrata con Ivan Scalfarotto per dare il via a “un Nazareno dei diritti” e arrivare al più presto una legge.
Mentre, sull’altro fronte, Eugenia Rocella e Mario Adinolfi hanno dato vita al “patto di Santa Chiara” in difesa della famiglia tradizionale.
Fine della rissa. Per ora.
Gianluca Roselli
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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