BOTTI DI CAPODANNO, PER IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO NESSUNA VITTIMA
212 FERITI RISPETTO AI 184 DEL 2017…AUMENTANO QUELLI DA ARMA DA FUOCO
Per il quinto anno consecutivo i botti di Capodanno non hanno fatto vittime. Ma il numero totale dei feriti è di 212, in lieve aumento rispetto all’anno passato, ovvero 184.
Il bilancio è stato reso noto dal Dipartimento della pubblica sicurezza, che conta anche un incremento dei feriti da arma da fuoco: quest’anno 11 rispetto ai sei di un anno fa.
“Ancora una volta gli episodi più gravi devono essere ricondotti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali nonchè all’uso improprio di armi da fuoco”, sottolinea il Viminale.
Trentasei persone sono state ricoverate in ospedale. I feriti gravi – con prognosi superiore ai 40 giorni – sono nove a fronte dei 12 dell’anno scorso, mentre i feriti più lievi sono 203 contro i 168 del 2017.
A ferirsi durante i festeggiamenti sono anche – e soprattutto – i minori: sono 50 quelli che hanno riportato lesioni contro i 48 del 2017. In particolare i ragazzini under12 rimasti feriti, che nel 2017 erano 22, quest’anno sono 35. Numeri che variano anno dopo anno: in positivo se pensiamo che il numero di minori feriti – di età compresa tra i 13 e i 17 anni- è sceso dai 26 dell’anno scorso ai 15 di quest’anno.
Dai dati trasmessi dagli uffici periferici e da quelli desumibili dalle “fonti aperte” relative agli incidenti, emerge la conferma del fatto che le patologie tipiche da scoppio di botti sono i traumi alle mani, come fratture, amputazioni di dita o falangi e le ustioni al volto e alle parti basse del collo (che, a differenza dei traumi alle mani, provocati essenzialmente da artifici a effetto ‘scoppiante’, possono essere provocate anche dai cosiddetti ‘illuminanti’, apparentemente piu’ innocui).
Le persone denunciate sono 242 (216 lo scorso anno) e quelle arrestate 30 (38).
Tra i materiali sequestrati quest’anno 1.593 lanciarazzi (209 lo scorso anno); 15 armi comuni da sparo (16); 3.402 munizioni (4.817); 6.115 chili di polvere da sparo (2.754).
E poi 21.971 chili di manufatti appartenenti alla IV e V categoria del testo unico leggi pubblica sicurezza (77.383 lo scorso anno), 5.078 chili di manufatti recanti la marcatura “CE” (29.100), 6.423 chili di prodotti illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi.
E 99.293 articoli pirotecnici di varia natura che, per motivi operativi, vengono indicati dagli uffici in pezzi anzichè in chili (6.586.000 lo scorso anno).
Tra i motivi principali alla base dei provvedimenti di sequestro, l’eccedenz
dei carichi detenuti dai titolari delle licenze, l’illecita detenzione da parte di chi non ne aveva titolo e la natura illegale degli stessi prodotti sequestrati dovuta a mancanza di marcatura CE ovvero di preventivo riconoscimento e classificazione da parte del ministero dell’Interno.
(da agenzie)
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