BRIGUGLIO: “PARLAMENTARI FINIANI FILMATI E SPIATI DAI SERVIZI SEGRETI”
D’ALEMA CHIEDE A BERLUSCONI DI RIFERIRE AL COPASIR CHE HA GIA’ APERTO UN’ISTRUTTORIA PER BOCCHINO CHE AVEVA DENUNCIATO PEDINAMENTI E MINACCE DI SCHEGGE DELL’APPARATO DEI SERVIZI…. COME MAI IL PREMIER NON HA MAI RIFERITO SULL’ATTIVITA’ DEI SERVIZI SEGRETI AL COPASIR, NONOSTANTE I RIPETUTI INVITI ?
L’ipotesi è che all’interno dei servizi segreti agiscano agenti “deviati” che confezionano dossier da usare contro avversari politici.
Il Copasir non mollerà la presa, assicura il presidente Massimo D’Alema che reitererà la richiesta già sollecitata a luglio di un’audizione del premier. L’ultima polemica è stata avanzata dal commissario finiano Briguglio secondo la cui denuncia “colleghi parlamentari di area finiana sono stati spiati e filmati da pezzi deviati dei servizi segreti”.
Prossimamente Briguglio porterà all’attenzione del Copasir elementi a sostegno delle proprie accuse: circostanze, luoghi e nomi e sarà immediatamente avviata un’istruttoria come già avvenuto a maggio per quanto denunciato da Italo Bocchino, ovvero di aver subito minacce e pedinamenti da parte di “schegge di apparati che obbediscono a fini non leciti”.
In quell’occasione i contenuti dell’audizione sono stati secretati in attesa di “ulteriori e necessari approfondimenti”.
Briguglio è uso a fare nomi e li farà anche in questa occasione: “nei servizi operano oltre 5.000 persone, molte delle quali assunte negli anni. Fra i 5.000 agenti, ci sono alcuni riuniti in gruppi o fazioni che non lavorano per l’interesse istituzionale, ma fanno attività deviate”.
Il presidente D’Alema deciderà se e quando ascoltare i parlamentari “spiati” e ha ribadito l’invito per un’audizione di Silvio Berlscuoni cui è stato chiesto più volte di riferire al Copasir, come da prassi, sull’attività dei servizi segreti. Ma pare che neppure l’intervento di Gianni Letta abbia convinto finora il premier a presentarsi davanti al Comitato.
Eppure l’audizione è sancita dalla legge n. 124.
Tutto questo è ritenuto particolarmente strano da molti commissari, quasi che i servizi non rientrassero nella struttura costituzionale prevista e non debbano essere quindi sempre sottoposti a verifiche, sia per quanto concerne gli indirizzi che gli atti.
Non a caso Briguglio aveva denunciato tre giorni fa l’anomalia di un dirigente di alto livello che nonostante sia inquisito dalla magistratura, continui a mantenere il proprio ruolo.
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