BUCO DI 350 MILIONI PER LO SCONTO SULLE SECONDE CASE
IL PASTICCIO DI RENZI: ELIMINARE LA TASI SULLE PRIME CASE FA PURE VENIRE MENO LA SUA CODA, L’ADDIZIONALE DELLO 0.8 PER MILLE CHE PUO’ ESSERE CARICATA SULLA SECONDA ABITAZIONE
Tassa sulla prima casa azzerata (Tasi), sulle seconde scontata (Imu).
Succede a Roma e Milano e in altri 458 piccoli Comuni dal prossimo anno, regalo inatteso della legge di Stabilità .
Nella capitale e nella città dell’Expo l’ulteriore bonus vale in media la metà della Tasi abolita sulle prime.
Portando il complessivo risparmio sul mattone a livelli davvero interessanti.
Un effetto probabilmente non voluto dal governo, ma che a questo punto è complicato bloccare.
A meno di non tradire una promessa fatta ai sindaci. «Nessun aumento delle tasse sulle seconde case per compensare l’eliminazione di Imu e Tasi sulle prime», scandiva Piero Fassino, presidente Anci, il 12 ottobre scorso, al termine di un incontro con il governo sulla legge di Stabilità .
Non pensando però al regalo. Eliminarlo significa alzare le tasse. Avallarlo comporta un buco per le finanze locali (e altre potenziali tasse, facendo leva sulle addizionali). Compensarlo vuol dire trovare ulteriori coperture in Finanziaria da 350 milioni.
Un rompicapo.
Come siamo arrivati sin qui?
Eliminare la Tasi sulle prime abitazioni vuol dire far fuori pure la sua coda: l’addizionale dello 0,8 per mille che può essere caricata sulle prime o sulle seconde case.
I sindaci di 460 Comuni l’hanno piazzata sulle seconde, tra cui Roma e Milano che pesano per la metà .
Come anticipato da Repubblica venerdì scorso, la legge di Stabilità cancella sia la Tasi che l’addizionale.
Scontando così pure le seconde case (e i negozi, perchè lo 0,8 per mille può essere messo anche lì) di quelle città che la applicano.
Tradotto in cifre, il bonus vale in media 142 euro all’anno a Roma e 128 a Milano (il calcolo è della Uil-Servizio Politiche territoriali).
Laddove, rispettivamente, l’abolizione della Tasi sulla prima casa restituisce 391 euro e 300 euro.
Sommando le due cifre (chi ha una seconda casa ne ha pure una prima) e ipotizzando che i due immobili siano nella stessa città , il risparmio supera i 500 euro per i romani e i 400 euro per i milanesi.
In media, ovvio. Con tre o quattro magioni, magari di pregio, si sale ancora più su.
Ci sarà un ripensamento del governo?
Il premier Renzi ha sempre e solo parlato di prima casa.
Valentina Conte
(da “La Repubblica”)
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