CABRAS, CAPRE SCHIAFFEGGIATE DAI TURISTI, E’ IL SUDICIUME CHE AVANZA
LE CAPRE A CAPO SAN MARCO CI SONO DA SEMPRE, SONO A CASA LORO… MA GUAI AD AVVICINARSI AI PREZIOSI ASCIUGAMANI DI QUALCHE TURISTA, VENGONO PICCHIATE DAI “BUONI CITTADINI BENPENSANTI”
C’erano prima le capre dei turisti, sul promontorio di Capo San Marco. Ci sono da sempre. Le ha abbandonate lì, chissà quando, qualche vecchio pastore.
E loro, come natura impone, si sono riprodotte. Incuranti, bontà loro, del possibile arrivo dei vacanzieri.
Ora non sono tante, perchè in quel lembo di terra, tra le acque placide del Golfo di Oristano e il mare burrascoso che guarda verso la Spagna, il cibo non abbonda.
Sono sopravvissute in poche e agli occhi dei visitatori rispettosi dell’ambiente sono sempre state le simpatiche mascotte di questo angolo di Sinis, sulla costa occidentale della Sardegna.
In primavera, sulla collina che si affaccia sulla città romana di Tharros, i fotografi si appostano tra i cespugli per immortalare le capre innamorate, mentre si rincorrono e mentre si arrampicano sulle scogliere intorno al vecchio faro.
Quest’ anno invece sono arrivati i turisti cafoni e le capre del Sinis sono diventate un fastidio.
Un colpa, in effetti, ce l’hanno: si avvicinano agli asciugamani, incuriosite da quelle presenze a cui loro non si sono mai abituate.
Sfrontate, perchè quella è casa loro e si sentono in diritto di difendere il territorio.
Non sono aggressive, ma solo un po’ impiccione. Per farle felici e tenerle a distanza di sicurezza basterebbe un tozzo di pane e un po’ di rispetto.
Ma i bagnanti cafoni hanno deciso di usare un comportamento poco amichevole e contro due caprette affamate si è usata la violenza.
Qualcuno ha filmato il branco in costume da bagno e prima ancora che arrivi una denuncia le immagini che circolano sul web mostrano con chiarezza la poca sensibilità umana.
(da agenzie)
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