CALDERONE AL MINISTERO DEL LAVORO E IL RISCHIO DI FAVORIRE I CONSULENTI DEL LAVORO DI CUI E’ PRESIDENTE
LA BERNINI ALL’UNIVERSITA’ GIA’ BOCCIATA DAI DOCENTI COME NORDIO DAI MAGISTRATI DOPO IL SUO PELLEGRINAGGIO A VILLA GRANDE
L’arrivo al dicastero del Lavoro di Marina Elvira Calderone, presidente del Consiglio dell’Ordine dei consulenti del Lavoro, ha sollevato più di un dubbio sui suoi conflitti d’interesse. Il primo ha già sortito i suoi effetti. Rosario De Luca, suo marito e collega ai vertici dell’Ordine, era anche nel consiglio di amministrazione dell’Inps, istituto vigilato proprio dal ministero del Lavoro.
Un conflitto tanto evidente che si è risolto ieri con le dimissioni di De Luca dal Cda guidato da Pasquale Tridico.
Ma per Calderone le contraddizioni non finiscono qui.
Da ministro del Lavoro sarà chiamata a occuparsi del Reddito di cittadinanza. Da capo del Consiglio dell’Ordine professionale ha proposto di coinvolgere tra le agenzie chiamate a trovare un lavoro ai beneficiari del sussidio anche gli stessi consulenti del lavoro. Quindi rischia – qualora dovesse dare seguito a questa proposta – di favorire gli iscritti all’ente che oggi presiede
Bernini all’Università e i docenti già la bocciano
Alla fine Anna Maria Bernini non è andata al ministero dell’Istruzione, toccato al leghista Giuseppe Valditara, ma questo non significa che non si occuperà del sistema della formazione. Già perché per la fedelissima di Silvio Berlusconi, su cui il Cavaliere non ha voluto sentir ragioni ritenendola indispensabile per l’Esecutivo, all’ultimo secondo si sono spalancate le porte per il ministero dell’Università dove, a quanto pare, dovrà trovare il modo di fare breccia nel mondo accademico che non sembra ritenerla adatta allo scopo.
Come rivelato a La Notizia dal professore Domenico De Masi, infatti, “Istruzione, Università e Cultura” per il Centrodestra sono “dicasteri di scarsa importanza tanto che come possibili ministri sono stati fatti nomi, come quello della Bernini per l’Università o l’Istruzione, che sono del tutto inadeguati”.. Staremo a vedere.
Alla Giustizia Nordio, l’ex pm sgradito ai colleghi
Carlo Nordio, eletto in quota Fratelli d’Italia, è un ex magistrato che la premier in pectore ha individuato come il profilo migliore per ricoprire il ruolo di guardasigilli.
L’ex togato, oggi in pensione, ha da sempre intrattenuto un rapporto conflittuale con la magistratura tanto da aver più volte detto che sia nell’Associazione nazionale magistrati che nel Consiglio superiore della magistratura, a comandare sono le correnti e quindi in entrambi “a farla da padrone è la politica”.
Inoltre Nordio ha spesso sostenuto posizioni molto garantiste che gli sono valse il plauso del Centrodestra ma non quello dei suoi ex colleghi che, stando a quanto trapela, nelle chat private sono già in preallarme. Proprio quest’ultimi non gli perdonano neanche il recente incontro con Silvio Berlusconi a Villa Grande in cui i due avrebbero concordato un piano di riforma della Giustizia e che viene giudicato dalle toghe italiane come “uno sgarbo istituzionale”.
(da agenzie)
Leave a Reply