CASAPOUND NON RISPONDE AL QUESITO ETICO FONDAMENTALE: PERCHE’ HANNO TRASFORMATO UNA OCCUPAZIONE POLITICA IN UN SISTEMA PER ASSICURARSI UNA RESIDENZA PUR AVENDO LAVORO E REDDITO?
DOVEVANO METTERE A DISPOSIZIONE GLI ALLOGGI AGLI INDIGENTI SECONDO LA GRADUATORIA DEI RICHIEDENTI CASE COMUNALI, COSI’ FA UNA DESTRA REALMENTE SOCIALE
Il magistrato che ieri, 9 giugno, ha dato via libera al sequestro preventivo del palazzo occupato da 17 anni dagli esponenti della formazione politica di estrema destra, ritiene non ci siano prove sufficienti a sostegno dell’accusa di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.
L’altra accusa, quella di “invasione di terreni ed edifici”, resta in piedi.
Il palazzo di via Napoleone III è stato occupato degli esponenti della formazione politica di estrema destra nel 2003. Da oggi, con la decisione del gip, entra nella disponibilità del Tribunale. Ma per lo sgombero dovrà decidere il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
Sull’occupazione il magistrato competente spiega: “Nel caso in esame risulta acclarato che l’occupazione dell’immobile da parte dei diversi nuclei familiari si protrae da numerosi anni, in alcuni casi sin dal 2003”.
Si tratta, sottolinea il magistrato, di persone che hanno un lavoro e che hanno arbitrariamente deciso di far diventare quel palazzo occupato la propria residenza.
“Non risultano- continua – in atti evidenze di situazioni contingenti che possano integrare un attuale pericolo di un danno grave alla persona. La situazione economico patrimoniale degli occupanti l’immobile effettuata dalla guardia di finanza al contrario, attesta lo svolgimento di attività lavorativa e la percezione di redditi da parte degli stessi. Trattasi quindi di stabile occupazione di un immobile, trasformato dagli indagati in abituale residenza”.
Ma, nonostante il sequestro, gli occupanti resteranno ancora lì. Almeno per un po’.
Chissà come mai i dirigenti di CasaPound che hanno rilasciato diverse dichiarazioni non rispondono al quesito etico fondamentale: perchè hanno tramutato una “occupazione politica” che poteva avere un senso (come tante altre) in un sistema per trasformarla in propria residenza trattandosi di “persone che hanno lavoro e reddito” e che pertanto potevano permettersi di pagare un affitto come tutti i cittadini che lavorano.
Se sei realmente di una destra “sociale” lasci quegli appartamenti a chi ne ha veramente necessità sulla base delle graduatorie comunali, non sistemi te stesso e gli amici.
Se poi uno preferisce aprire locali e dedicarsi a capi d’abbigliamento e merchandising,libero di farlo ovviamente, ma trattasi allora di destra aziendale, altra cosa.
(da agenzie)
Leave a Reply