CASINI: “RINUNCIO AI BENEFIT DI EX PRESIDENTE DELLA CAMERA”
“LA MIA DECISIONE HA DECORRENZA IMMEDIATA, HO SOLO SERVITO IL PARLAMENTO”…I PRIVILEGI RIGUARDANO ANCHE VIOLANTE E BERTINOTTI, MENTRE SONO TAGLIATI FUORI INGRAO E LA PIVETTI
“Ho avuto l’onore di servire la Camera dal 2001 al 2006, rinuncio con effetto immediato a questi benefici”. Firmato: Pier Ferdinando Casini.
Il leader centrista annuncia il suo no dopo che l’ufficio di presidenza di Montecitorio ha stabilito che gli ex presidenti della Camera potranno godere dei benefit, relativi alla carica ricoperta, per 10 anni, dalla fine del mandato, e non più a vita.
L’unica eccezione è stata fatta per gli ex presidenti eletti deputati nella scorsa o nell’attuale legislatura per i quali i 10 anni decorreranno a partire dalla fine di questa legislatura.
Dei cinque ex presidenti ancora in vita, quindi, solo Luciano Violante e Fausto Bertinotti (e lo stesso Casini) potranno continuare a godere dei benefit per altri 10 anni, mentre Pietro Ingrao e Irene Pivetti li perderanno alla fine di questa legislatura. Un privilegio di cui Casini ha deciso di fare a meno: ” Ho preso atto delle decisioni assunte ieri, a maggioranza – scrive il leader dell’Udc in una lettera a Gianfranco Fini – dall’Ufficio di Presidenza in relazione allo status degli ex presidenti. Ringrazio lei ed i colleghi, ma le comunico che non intendo avvalermi della delibera e rinuncio, con effetto immediato, ad ogni attribuzione e benefit connessi a questo status”.
Il Senato, poche settimane fa, era stato più rigoroso e aveva dato lo stop dopo dieci anni dalla cessazione dall’incarico. Senza alcuna eccezione.
A Montecitorio, invece, la strada scelta è stata diversa.
E la cosa ha provocato la spaccatura dell’ufficio di Presidenza.
Il provvedimento è passato ma con cinque voti contrari: oltre a Dussin (Lega) e Mura (Idv) anche quelli dei pidiellini Leone, Fontana e Milanato.
Anche il vicepresidente Lupi (Pdl) ha votato no, per alzata di mano, sebbene il suo sesto non sia stato registrato a verbale.
Le reazioni.
“E’ un bene che Casini rinunci da subito ai suoi privilegi di ex presidente della Camera che una pessima decisione presa ieri gli avrebbe assicurato – dice Antonio Borghesi, vicepresidente dell’Italia dei Valori alla Camera – Ci attendiamo ora che uomini di sinistra come Bertinotti e Violante facciano altrettanto e che Fini dichiari fin d’ora di rinunciarvi al termine del mandato”.
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