CASO BATTISTI, IL TRIBUNALE SUPREMO BRASILIANO OGGI SI PRONUNCIA SULL’ESTRADIZIONE
DEVE DECIDERE SUL RICORSO DELLA DIFESA PERCHE’ VENGA GARANTITA LA LIBERTA’ ALL’EX TERRORISTA
Oggi è una giornata importante per l’estradizione di Battisti e l’ex terorrista è molto ottimista: “Sto aspettando la risposta e credo sarà positiva. Stiamo parlando della legge, e secondo la legge la mia estradizione è impossibile. Un decreto non può essere derogato dopo cinque anni dall’approvazione”.
L’ex militante dei Proletari armati per il comunismo attende l’udienza a casa di un amico a Cananeia, sul litorale di San Paolo, insieme al figlio Raul di 4 anni, e alla compagna Priscila Pereira, docente di 31 anni e madre del bambino.
“Nel caso in cui fossi estradato in Italia gli agenti penitenziari italiani mi uccideranno”. Lo ha detto alla stampa brasiliana Cesare Battisti alla vigilia della riunione del Supremo Tribunale brasiliano, ricordando “l’odio alimentato in tutti questi anni da una parte dei media e dalle forze politiche italiane. Quelli che mi vogliono uccidere sono quelli che dovranno avere cura di me in carcere. Ho paura della violenza fisica da parte dell’Italia”, ha aggiunto l’ex terrorista dei Pac condannato all’ergastolo per quattro omicidi.
La difesa intende porre come argomentazione chiave per ottenere la conferma della sua permanenza in Brasile il fatto che è lui a sostenere economicamente la famiglia.
Questo è il punto tra l’altro sollevato in una lettera che la donna ha inviato alla presidente del tribunale, Carmen Lucia, testo nel quale si sottolinea in particolare la forte “dipendenza economica e affettiva del figlio”.
Nell’udienza di oggi, la Corte Suprema esaminerà l’habeas corpus richiesto dai legali dell’ex terrorista. Anche se non sono ancora chiari i tempi della decisione, nè soprattutto quale sarà l’esito, di fatto c’è che finora l’habeas corpus blocca ogni possibilità di estradizione in Italia. Fonti locali rilevano che con ogni probabilità sarà appunto la prima sala ad affrontare il caso.
I cinque giudici del collegio, la turma, potrebbero poi decidere di passare la palla proprio alla plenaria.
(da agenzie)
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