Ottobre 19th, 2011 Riccardo Fucile
LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE A PROVA DI MANGANELLO: GIULIANO FERRARA CON I MANICI DI PICCONE, MARONI CHE MORDEVA I POLPACCI AGLI AGENTI, LA RUSSA CAPOPOPOLO QUANDO MORI’ L’AGENTE MARINO… SONO GLI STESSI CHE OGGI CHIEDONO IL PUGNO DI FERRO
In una foto c’è Giuliano Ferrara con un bastone in mano a Valle Giulia nella battaglia simbolo della rivolta studentesca del ’68.
Nell’altra, è il 1977, lo stesso è chiamato a “risolvere” una bega interna alla sinistra davanti all’Università di Torino.
Il 2 marzo di quell’anno, la Fgci le aveva prese dai compagni di Lc e dell’Autonomia. Il giorno dopo gli uomini del servizio d’ordine del Pci e della Cgil capitanati da Ferrara scaricano da un furgone un fascio di manici di piccone da distribuire ai compagni.
Per qualche ora, sulla scalinata e nell’atrio di Palazzo Nuovo, le due sinistre se le suonano di santa ragione.
Poi le cariche e i lacrimogeni della polizia.
Altra epoca.
Come sembra appartenere al secolo passato, non fosse per i protagonisti, quello che accadde il 12 marzo 1973 a Milano.
Durante una manifestazione non autorizzata del Msi, dal corteo furono lanciate contro la polizia due bombe a mano: una ferì un passante e un celerino, l’altra lasciò a terra senza vita Antonio Marino, poliziotto 22enne.
Ignazio La Russa, segretario del Fronte della Gioventù in Lombardia e oggi ministro della Difesa, era lì in prima fila.
Passano gli anni, ma la piazza rimane una palestra politica importante per chi è destinato a ricoprire incarichi istituzionali.
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il deputato Pdl Fabio Rampelli finirono in carcere nel maggio 1989, quando provarono a bloccare il corteo presidenziale di Bush padre diretto al cimitero di Nettuno.
Ottobre 1996: la pm Tiziana Siciliano spedì agli onorevoli Umberto Bossi, Roberto Maroni, Roberto Calderoli, Mario Borghezio, Davide Caparini e Roberto Martinelli, un invito a comparire per i fatti di via Bellerio, quando gli esponenti del Carroccio impedirono alla Digos di perquisire la sede del partito così come richiesto dalla procura di Verona che indagava sulle Camicie Verdi.
All’attuale ministro dell’Interno veniva contestato di aver afferrato “per le gambe” un sovrintendente e un ispettore capo intervenuto in soccorso del primo, azzannandolo ai polpacci.
L’ispettore sarebbe poi stato strattonato “violentemente” da Bossi che gli avrebbe strappato “il giubbino e la giacca d’ordinanza”.
Frattanto l’on. Caparini “ingaggiava una colluttazione con gli agenti per impedire loro di scendere le scale”.
Maroni prese 4 mesi e 20 giorni.
Altra epoca.
Oggi sono tutti in prima fila contro la violenza.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
argomento: Costume, Giustizia, governo, no global, Politica | Commenta »
Dicembre 16th, 2009 Riccardo Fucile
INVECE DI DIMETTERSI PER MANIFESTA INCAPACITA’ DI GESTIRE L’ORDINE PUBBLICO A MILANO, MARONI ORA VUOLE CENSURARE I SITI E LIMITARE I CORTEI…. SE SI SONO LASCIATI AVVICINARE I CONTESTATORI A POCHI METRI DAL PREMIER FORSE CONVENIVA A QUALCUNO…LA DICHIARAZIONE DI UN FUNZIONARIO DI POLIZIA
Ormai siamo alla caccia alle streghe: se accade qualcosa a un comune cittadino, se un quartiere periferico di una grande città è in mano agli spacciatori e ai delinquenti, se interi viali vedono una sfilata di prostitute e trans, lo Stato è assente e se ne fotte.
Se 400 leghisti si iscrivono al sito della Lega Nord Mirano (sito ufficiale ribadiamo, altro che smentite patetiche), in nome dello slogan “Immigrati clandestini: torturiamoli” è una goliardata e Maroni chiude anche il terzo occhio.
Se però il clima di contrapposizione frontale tra i due schieramenti politici che si alternano al governo in Italia da 12 anni porta ad atti inconsulti un malato di mente e qualche migliaio di idioti pensano di far di costui un idolo, ecco che si approfitta del’occasione per restringere ulteriormente gli spazi di libertà e di espressione.
In questo caso, Maroni si appresta a proporre nuove norme su cortei e uso di internet, misure ritenute “urgenti e adeguate”: si parla di oscuramento di siti, non quelli, ovvio, razzisti della Lega, ma quello di Facebook.
A parte che non è possibile neutralizzarli dall’Italia, essendo necessaria una rogatoria internazionale, salvo che la società di Palo Alto non lo decida di sua iniziativa, potremmo anche essere d’accordo se la misura valesse per tutti coloro che incitano alla violenza e all’odio razziale, ma dato che così non è stato, allora si prenda esempio da Obama.
Il presidente americano riceve continue minacce da siti internet e su Facebook, ma non si è mai sognato di chiederne l’oscuramento. Continua »
argomento: Berlusconi, emergenza, Giustizia, governo, LegaNord, no global, Parlamento, Politica, Sicurezza | Commenta »
Agosto 2nd, 2008 Riccardo Fucile
“il GIORNALE” IRONIZZA SUL CONSIGLIERE PROVINCIALE AZZURRO IN VIAGGIO PREMIO CON I NO GLOBAL ALLA CONVENTION A MALMOE… FORZA ITALIA NON HA NULLA DA DIRE?
L’articolo che avevamo pubblicato ieri sul ns. sito, circa la partecipazione di tre consiglieri provinciali (due di sinistra e uno di centrodestra) all’European Social Forum di Malmoe, in Svezia, dal 17 al 21 settembre, ha trovato eco sulla stampa cittadina. Il Giornale, a firma Diego Pistacchi, colloca la notizia nella prima pagina locale, evidenziando il singolare aspetto di un politico di centrodestra che aderisce a una manifestazione con spiccate caratteristiche da “sinistra radicale”. Qui di seguito pubblichiamo il testo integrale dell’articolo.
Troppe richieste per il viaggio in Svezia
LOTTERIA NEL CENTRODESTRA PER LA VACANZA COI NO GLOBAL
Dal 17 al 21 settembre a Malmoe, Svezia, si terrà l’European Social Forum. E vabbè. Ci saranno l’Organization of marxist, il CentroStudi sociali marxista, il Proletariato rivoluzionario, le Donne di Liberazione, la Quinta Internazionale, la Componente Antimperialista, Attac. E rivabbè. Ci sarà la Provincia di Genova. Pazienza. Ci sarà anche Giuseppe Tassi. Chi? Sindaco di Avegno, direttore della Corale “Voci d’Alpe” di Santa Margherita. E’ consigliere provinciale di Forza Italia. Continua »
argomento: destradipopolo, Genova, no global, Provincia | Commenta »
Aprile 3rd, 2008 Riccardo Fucile
IMPEDIRE UN COMIZIO ELETTORALE E’ UN REATO… PER TUTTI MA NON PER AMATO… IN ITALIA I LATITANTI NON SONO SOLO I MAFIOSI…E’ LO STATO.
Ci si lamentava che la campagna elettorale languisse in un “deja vu”, con candidati che usavano i fioretti invece che la spada, contendendosi le prime pagine dei giornali in botta e risposta soporiferi… ed ecco invece che proprio contro l’unica lista che pone un problema “etico”, ovvero la difesa della vita, si è scatenata la teppaglia radical-progressista. In Piazza Maggiore, a Bologna, era previsto un comizio del leader della lista ” Aborto – No grazie”, il giornalista Giuliano Ferrara, e da giorni si sapeva della mobilitazione di no global e represse di varia etnia mentale, ma evidentemente ciò che tutti sapevano sarebbe accaduto non era a conoscenza del nostro ( si fa per dire) ministro degli Interni, Giuliano Amato. A un migliaio di contestatori è stato permesso di riversarsi nella piazza, fin sotto il palco, urlando “buffone” e “fascista vattene”, oltre a insulti vari, con lancio di monetine, pomodori e bottiglie, dando pure l’assalto al palco. A quel punto a Ferrara è stato consigliato di sospendere il comizio e, protetto da un cordone di polizia e carabinieri, ha lasciato la piazza commentando ” è andata benissimo”, vista la risonanza che l’accaduto ha avuto poi sui media. Il candidato bolognese della lista ” Aborto – No grazie”, Giovanni Salizzoni, ha preannunciato un esposto alla Procura della Repubblica e la Digos presenterà una sua relazione sugli incidenti. Continua »
argomento: Aborto, Ferrara, governo, no global, polizia | Commenta »
Marzo 20th, 2008 Riccardo Fucile
OCCUPATENE UNA DEL NO GLOBAL DELLE “OKKUPAZIONI” ….BEPPE CACCIA POSSIEDE 23 ALLOGGI
Ricordate Carletto Marx come definiva la proprietà privata? Una istituzione borghese, “il prodotto necessario del lavoro alienato” che la rivoluzione proletaria avrebbe spazzato via. Insomma una volgarità da cui stare alla larga.
A Venezia è lui l’organizzatore delle proteste dei no global, il teorico del diritto alla casa, il leader delle okkupazioni abusive dei senza tetto, il volto istituzionale dei Centro sociali: si chiama Beppe Caccia, capogruppo dei Verdi in Consiglio comunaleù, ex assessore alle politiche sociali, braccio destro di Gianfranco Bettin e corrispettivo “lagunare” del padovano Luca Casarini , ormai specializzato in libri editi da Mondadori, di proprietà dell’odiato Berlusconi.
Caccia ha okkupato coi disobbedienti veneziani stabili, supermercati e persino il cantiere in costruzione del Mose ( le dighe mobili contro l’ acqua alta in laguna). Si è beccato pure una denuncia, un avviso di garanzia e un rinvio a giudizio insieme a Casarini e ad altri 20 no global , con l’accusa di sabotaggio, manifestazione non autorizzata e occupazione abusiva di edificio: a maggio il processo … Continua »
argomento: casa, no global, Politica | 3 commenti presenti »