Maggio 3rd, 2008 Riccardo Fucile
CITTA’ BLINDATA IL 17 MAGGIO: STATO LAICO O PRIDE LAIDO?
E’ di questi giorni una interessante inchiesta del Secolo XIX, quotidiano cittadino, sullo stato dell’Università di Genova: sono emersi dati inquietanti, come un “buco” nei conti di 40 milioni di euro, come il fatto che l’ex Albergo dei poveri, sede ora di alcune facoltà universitarie, sia costato 55 milioni di euro e già cada a pezzi ad appena due anni dalla fine dei lavori o come nel 70% dei palazzi universitari non siano rispettate le prescrizioni antincendio e in sei sedi vi siano tracce di amianto. Diversi giorni di inchiesta documentata e nessuna reazione: la sindaco Vincenzi dorme, il presidente Burlando sonnecchia, i docenti universitari fanno finta di nulla: cadono calcinacci sull’aula magna, ma fanno finta che sia un refolo di scirocco. Sono mesi che accade, ma nessuno ha mai denunciato la cosa. Che strana categoria questa dei docenti universitari genovesi, sempre sottotraccia, mai una “voce di dissenso”, mai “esporsi troppo”: qua vige il conformismo, incancrenito da decenni. Continua »
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Settembre 16th, 2007 Riccardo Fucile
PANEM ET CIRCENSES di Paolo Olcese
“Panem et circenses”, così scriveva il poeta latino Giovenale, satireggiando sulla politica degli imperatori romani, raccontando come questi, per far dimenticare al popolo i gravi problemi che attanagliavano l’Urbe e la povertà dilagante, adoperavano un sistema infallibile per ingraziarsi i cittadini: li facevano divertire. Nello stesso tempo, quindi, riuiscivano ad impedire al Senato di farli capitolare sull’onda del malcontento popolare. Allo stesso modo Marta Vincenzi dimostra che non sono certo inutili i capitali che spende in consulenti, psicologi, mass-mediologi e Frecceri di turno, perchè a giudicare dalla partecipazione sicuramente è stato un successo.
Io però la penso diversamente: Genova è una città che deve recuperare la sua naturale vocazione turistica, è vero, ma quanto accaduto nell’ultimo fine settimana di festeggiamenti va bene come ciliegina su una torta di alta pasticceria, a coronamento di una oculata amministrazione cittadina, non come una maschera per coprire il cancro dilagante che sta uccidendo Genova. Le metastasi più urgenti sulle quali l’imperatrice Vincenzi deve intervenire si chiamano :
- infrastrutture, che permetterebbero alle imprese e al porto di svilupparsi e di creare posti di lavoro
- manutenzione stradale, dei parchi e delle passeggiate a mare
- ampliamento delle mense scolastiche che consentirebbe a tutte le famiglie che ne hanno fatto richiesta di mandare i propri figli al tempo pieno e non ripiegare eternamente sui moduli.
E talmente tante ancora che tutti ben conoscete e che non sto qui per ragioni di spazio ad enumerare. Invece cosa fa il Sindaco con il “tesoretto” comunale fatto di imprevisti introiti dovuti alle multe comminate agli automobilisti? Continua »
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Settembre 16th, 2007 Riccardo Fucile
NOTTI MAGICHE…MARTA MUNDIAL O HANNO SOLO VINTO I GENOVESI ?
Reduci da una “notte bianca” trascorsa in mezzo al popolo genovese in festa, disintossicatici dal frastuono ed elaborate le opinioni di altri collaboratori sguinzagliati come inviati molto speciali nei vari luoghi del “è qui la festa?” è il momento di tirare le somme della prima “notte bianca” genovese e di abbozzare un commento… Intanto sgombriamo il campo da una serie di equivoci o balle che dir si voglia, alimentate o costruite ad arte dagli agit prop del club “amici di Marta” che sono anch’essi molto trasversali, in quanto si annidano ovunque, soprattutto nei mass media cittadini, nelle lobbies economiche e finanziarie, oltre che nei palazzi politici . E’ bastato che gli organizzatori, in preda ad entusiasmo meritevole di etilometro alle due di notte, sparassero “siamo mezzo milione di persone in piazza” che tutti pedissequamente ripetessero, sgranando laicamente il rosario, “santa Marta ora pro nobis”. Noi riteniamo che una valutazione delle presenze non possa andare oltre le 200.000 persone ( e siamo molto larghi) contro le 350.000 previste in origine. Oltre da un esame visivo la nostra tesi e’ sostenuta da considerazioni inconfutabili : il numero degli abitanti della città , la percentuale elevatissima di anziani che non uscirebbero di casa neanche se riapparisse in vita Claudio Villa, il rapporto numero abitanti-partecipanti delle notti bianche svoltesi in altre città , il bacino di utenza potenziale del nostro hinterland (riviere e province ligure) inferiore ad altri. I dati gonfiati servono al club “amici di Marta” per sostenere una teoria, che il 40 % dei partecipanti proveniva da fuori Genova e quindi giustificare il traino turistico della festa. Capisco che ciò possa giovare alla immagine della Sindaco, peccato che sia sbagliato anche per carenze organizzative del suo staff: nessun treno speciale neanche da Novi Ligure, nessuno sconto concordato con Trenitalia (la quale sostiene che nessuno glielo ha chiesto…lo fanno anche ai no global , lo avrebbero fatto anche alla Marta), nessun volo speciale di Alitalia o di altre compagnie di bandiera…quindi il flusso turistico tanto conclamato proviene al massimo dalla riviera ligure e dal basso Piemonte, persone che Genova la conoscono già e quindi non ci ritorneranno certo “fulminati sulla via di Damasco”. Continua »
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