Dicembre 23rd, 2019 Riccardo Fucile
“HANNO DECISO GLI STUDENTI”… LA ONG RINGRAZIA: “UN PRESEPE CHE SI EMOZIONA”
Una nave con la scritta in nero “Mediterranea”, con dei bambini raffigurati che indossano la maglietta azzurra dell’equipaggio e sul tetto della imbarcazione una zattera con Gesù bambino e la Madonna con San Giuseppe.
Questo è il presepe che hanno voluto realizzare gli studenti della scuola media di Nonantola, piccolo comune di circa 15mila abitanti nella provincia di Modena, in Emilia-Romagna.
A guidarli l’insegnante di religione, Giusy D’Amico: “Come docente di religione di terza media svolgo una programmazione finalizzata al rispetto della dignità umana e, nel corso dell’anno scolastico, vengono toccati temi importanti come quello dell’immigrazione, del diverso, insomma”, spiega l’insegnante in una intervista all’Adnkronos.
“Abbiamo avuto, tra gli altri, l’intervento di Don Mattia Ferrari – dice ancora – che ha coinvolto i ragazzi nel progetto di accoglienza e loro hanno sviluppato la loro idea nel presepe. Abbiamo fatto delle indagini sui loro desideri e così abbiamo elaborato il progetto. Lo hanno voluto loro…”.
Don Mattia, un giovane prete, è stato in missione sulla nave di “Mediterranea Saving Humans”, finanziata tramite raccolta fondi e animata da volontari, dal 30 aprile al 10 maggio, quando è rientrata a Lampedusa dopo aver tratto in salvo una trentina di profughi in balia del mare al largo delle coste libiche.
Don Mattia Ferrari è tornato nella sua parrocchia di Nonantola, ma nel frattempo prosegue il suo impegno per il progetto e spesso incontra i parrocchiani o i giovani.
Così c’è stato l’incontro con i giovanissimi alunni della media di Nonantola. “Hanno deciso loro di raffigurarsi sulla nave con la divisa azzurra di Mediterranea – dice ancora la docente Giusy D’Amico – Abbiamo fatto testi sul tema dell’accoglienza e loro hanno fatto dei temi e visto il film ‘Quando sei nato non puoi più nasconderti’ di Marco Tullio Giordana il cui protagonista è un adolescente. Loro hanno visto come ognuno di noi può trovarsi in una situazione diversa”.
Ma i genitori come hanno accolto questa decisione? “Benissimo – dice la docente sorridendo – hanno tutti apprezzato e ammirato questa decisione di fare un presepe particolare dedicato alla nave Mediterranea”.
E loro, i responsabili della ong, oggi, su Twitter hanno espresso la loro felicità per quel presepe ‘anomalo’. “Un presepe che ci emoziona, realizzato dagli studenti della 3G delle scuole medie Dante Alighieri di Nonantola. Grazie”, hanno scritto sul social.
(da “Huffingtonpost”)
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Dicembre 21st, 2019 Riccardo Fucile
IL PRIMO CITTADINO LEGHISTA E’ IL POSSIBILE CANDIDATO GOVERNATORE DELLA LEGA IN TOSCANA
Il Comune di Grosseto, governato dal centrodestra, obbliga le scuole comunali e gli uffici del municipio a esporre un presepe nei giorni delle feste natalizie, ma il sacerdote più ascoltato della diocesi cittadina, monsignor Francesco Nencioni, si dissocia dall’iniziativa dell’amministrazione: “I segni della fede non si obbligano a nessuno e in nessun luogo” è stata la replica del preposto del Duomo di Grosseto.
Il sindaco di Grosseto è il possibile candidato di Matteo Salvini alle prossime elezioni Regionali in Toscana, Antonfrancesco Vivarelli Colonna,
La mozione era stata presentata (e approvata) dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Casapound (gruppo misto) e impegnava il sindaco ad “attivarsi affinchè all’interno di ogni scuola e del palazzo comunale sia previsto in vista delle prossime festività un presepe, ben visibile e di consone dimensioni”.
Monsignor Nencioni, classe 1926, è la storica voce della chiesa maremmana (è stato ordinato sacerdote nel 1950) fino a diventarne una colonna. Tant’è che lo scorso 29 dicembre ha ricevuto la benemerenza del Comune, cerimonia officiata proprio dal sindaco Vivarelli Colonna che in quell’occasione lo aveva definito “un uomo giusto”. “La fede è un atto libero — ha detto monsignor Nencioni al Corriere Fiorentino — viene dall’accoglienza di un dono frutto dell’intelligenza, bensì del cuore e della necessità intima di avvertire le domande fondamentali dell’esistenza. E a queste domande le risposte non possono essere obbligate”. Per questo, ha concluso monsignor Nencioni, “i segni della fede non possono essere imposti da nessuno”.
(da agenzie)
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Dicembre 18th, 2019 Riccardo Fucile
VUOL FAR CREDERE AI BEOTI CHE QUALCUNO VOGLIA ATTENTARE ALLE TRADIZIONI, MA NON TUTTI SONO FESSI
Evidentemente la Bestia pensa che Natale possa essere una ghiotta occasione per alimentare un bel po’ di paure e di odio verso i diversi, soprattutto se musulmani.
Così da qualche giorno la Lega non perde occasione per parlare della presenza di qualcuno che ci voglia impedire di festeggiare Natale
E oggi un’ulteriore escalation: un post per dire che in Italia c’è il Natale e il presepe e che “Se non ti va bene torna da dove sei venuto”.
Contro ogni evidenza perchè, come è noto, non si hanno notizie di immigrati che stanno protestando contro il Natale o che invadano le chiese per impedire ai preti di celebrare Messa o che seghino gli alberi di Natale o diano fuoco ai presepi.
Anzi, il contrario.
Ma l’importante è far credere che ci siano rischi, anche se inesistenti. Perchè gli analfabeti funzionali sono facilmente suggestionabili e come hanno creduto all’inesistente invasione (basta vedere i dati) e come stanno credendo al complotto per la sostituzione etnica (altra menzogna) possono anche credere che il Natale si celebra ancora grazie a Salvini e alla Lega altrimenti chissà …
Ma stavolta la sparata non è passata inosservata e in molti hanno replicato per le rime:
“In Italia non c’è una religione di stato, ci sono milioni di italiani atei e agnostici, buddisti, induisti, etc. Che facciamo, mandiamo via tutti? Però ti avviso: rischi di rimanere da solo col bue e l’asinello”
“Senti a me #Salvini, io, italiano, non ho il presepe, non prego, festeggio il Sol Invictus e la mia porta è quella di casa mia dalla quale TU devi stare lontano! Chiaro?”
“Se li avessi me li avresti sfrantecati. Sei fuffa mischiato a fuffa, manco ci provo gusto più a percularti.”
“Ognuno di noi ha il diritto di professare la sua religione… ma nell’intimità della propria dimora o nei luoghi di culto. I luoghi pubblici, come le scuole e gli asili pubblici, sono di tutti. Anche di chi non crede in nessuna religione.”
“In Italia c’è il presepe. Quello dove Giuseppe si prende cura di un figlio non suo. Prendi esempio quando sbraiti di lasciare i bambini e le loro madri sui barconi.”
“A corto di argomenti? E ma che palle. E non sono quelle dell’albero di Natale.”
“Sbagli! In Italia vivono Cristiani (che fanno presepe e Natale), ebrei, musulmani, induisti, persino atei (che non fanno presepe e Natale). Tutto il resto pura #propaganda xenofoba.”
“In Italia abbiamo anche le biblioteche, ma mica ti cacciamo via.”
(da Globalist)
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Dicembre 17th, 2019 Riccardo Fucile
SI DISTRAE E NEL POST INDICA CHE E’ STATO FATTO A BRUXELLES, INVECE DI STRASBURGO E L’ITALIA RIDE A CREPAPELLE
La Lega decide di organizzare un flash mob per portare anche al Parlamento Europeo una delle grandi tradizioni italiane: il presepe, e il Capitano che fa?
Pur essendo stato europarlamentare dice che il tutto è accaduto a Bruxelles…
Mentre invece è successo all’Eurocamera di Strasburgo:
E se magari pensate che si siano sbagliati gli altri, sappiate che Strasburgo è confermato anche dalla pagina ufficiale della Lega.
In ogni caso e nonostante il Capitano sia distratto oggi, al grido di portiamo in aula le nostre tradizioni i 28 eurodeputati leghisti hanno mostrato le immagini di un presepe davanti alla plenaria del Parlamento UE e in seguito le hanno esibite in Aula. I
In pratica si sono fatti fare una foto con in mano una stampa a colori della natività (il presepe, quello vero è un’altra cosa).
Insomma, veri difensore della fede, ma la prossima volta avvisate Salvini con 24 ore di anticipo dove lo fate così evita figure di merda sui social
(da agenzie)
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Dicembre 8th, 2019 Riccardo Fucile
CHI FA AFFOGARE INNOCENTI O PERSEGUITA INDIGENTI SFRATTANDOLI SENZA DARE ALTERNATIVE NON OSI PARLARE DI NATALE E DI VANGELO: PER NOI RESTA SOLO UN INFAME
Un anno orsono. Ma sembra ieri, perchè non solo nulla è cambiato ma le cose sono addirittura peggiorate. Si spacciano odio, discriminazione e nello stesso tempo si tenta di usare il cristianesimo per legittimare il razzismo e l’esclusone.
E torna in mente l’editoriale che Marco Tarquinio, direttore di Avvenire aveva scritto nel dicembre del 2018 su Salvini.
Allora il direttore del quotidiano dei vescovi disse che “chi ha votato la ‘legge della strada’ ci risparmi almeno parole al vento e ai social sullo spirito del Natale, sul presepe e sul nome di Gesù. Prima di nominarlo, Lui, bisogna conoscerlo”.
“Viene voglia di chiamarla ‘la legge della strada’. Che come si sa è dura, persino feroce, non sopporta i deboli e, darwinianamente, li elimina”, aveva scritto il giornale della Conferenza Episcopale italiana, partendo dalla storia della famiglia africana, lui ghanese e lei nigeriana, con una bambina di 5 mesi, che non possono esser accolti da un Cara calabrese perchè non rifugiati
“Eccolo, allora, davanti ai nostri occhi il presepe vivente del Natale 2018. Allestito in una fabbrica dell’illegalità – sottolinea il direttore del giornale dei vescovi – costruita a suon di norme e di commi. Campane senza gioia, fatte suonare per persone, e famiglie, alle quali resta per tetto e per letto un misero foglio di carta, che ironicamente e ormai vuotamente le definisce meritevoli di ‘protezione umanitaria’. Ma quelle campane tristi suonano anche per noi”.
Parole che vengono in mente mentre i sovranisti hanno ricominciato con la retorica del presepe, del Natale, dalla Madonna e del Vangelo non con spirito autenticamente cristiano ma come espediente propagandistico per alimentare divisioni, paura del diverso e tentare di legittimare il sovranismo.
(da Globalist)
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Dicembre 8th, 2019 Riccardo Fucile
CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO STANZIATI PER LE SCUOLE CHE ALLESTISCONO IL PRESEPE CHE PUO’ ESSERE FATTO ANCHE CON IL VOLONTARIATO PRIVATO SENZA TANTE PAGLIACCIATE
La Lega spende i soldi dei contribuenti per le scuole che fanno il presepe.
Fa ridere ma è drammatico, in un paese in cui le scuole stanno a pezzi e l’istruzione è ridotta nelle condizioni che gli alunni e gli studenti vedono tutti i giorni. Eppure è proprio così.
Racconta oggi Repubblica:
Il Veneto ha stanziato 50 mila euro per la realizzazione dei presepi in 178 istituti tra scuole statali, paritarie e centri di formazione professionale. Altrettanto ha fatto la Lombardia, 50 mila euro stanziati, 250 euro a testa, per le scuole che vogliono fare il presepe. In Piemonte l’assessora all’istruzione Elena Chiorino ha diramato una circolare per invitare i presidi a fare il presepe.
Ad Ascoli Piceno il sindaco Marco Fioravanti, Fratelli d’Italia, in collaborazione con la diocesi ha fatto sì che l’Amministrazione comunale donasse un presepe acquistato a Betlemme e un albero di Natale a tutte le scuole di infanzia, primaria e media del territorio.
In Friuli Venezia Giulia una mozione, sempre del gruppo di Fratelli d’Italia, ha impegnato la giunta a diffondere i presepi nelle scuole della regione «per tutto il periodo natalizio».
Nella provincia di Bolzano l’esposizione del presepe si inserisce nell’annosa querelle della comunità italiana opposta a quella di lingua tedesca e infatti l’assessore Giuliano Vettorato ha invitato tutti i dirigenti degli istituti in lingua italiana ad allestire all’interno delle scuole e delle classi il presepe, «valorizzando questo simbolo della cristianità e della tradizione locale», dove in quel «locale» c’è un’opposizione al più germanico abete decorato.
Dove la regione non è amministrata dal centrodestra, i suoi esponenti si sono comunque fatti sentire. In Toscana ed Emilia Romagna gli esponenti di opposizione hanno chiesto di promuovere i presepi come simbolo di integrazione. I regali più desiderati per il Natale 2019
Di fronte a tanto zelo sul Natale e il suo significato, molti presidi e i sindacati della scuola, chiamati in causa da Fratelli d’Italia al grido «se non vogliono il presepe non prendano ferie per Natale», hanno obiettato che anche soltanto 250 euro sarebbero preziosi per l’attività didattica.
«I problemi della scuola sono altri – hanno detto tra gli altri i dirigenti della provincia di Asti – i soldi andrebbero destinati a sicurezza, qualità delle strutture, mancanza di insegnanti e personale Ata».
(da “NextQuotidiano”)
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Dicembre 24th, 2018 Riccardo Fucile
I SEGUACI DEL MINISTRO DELL’INFERNO EVITINO DI ARRANCARE VERSO LA MESSA: SONO IPOCRITI IGNORANTI CHE GESU’ AVREBBE CACCIATO DAL TEMPIO
Caro amico sovranista,
è giunto il momento di darti alcune informazioni di base, che evidentemente ignori e ti possono essere molto utili.
Sappi che è totalmente inutile aver confezionato un presepe di qualunque cubatura e soprattutto sarà totalmente inutile stanotte arrancare fino alla Messa, mentre le campane suonano a stormo, se sei d’accordo anche solo con uno dei provvedimenti del Ministro dell’Inferno, se avrai gioito anche per un attimo dell’odissea degli sventurati di Open Arms (o di qualunque altro sventurato lasciato senza tetto, nella Notte Santa).
Sappi che la Natività , così come essa è tramandata (secondo quelle che tu chiami “le radici cristiane dell’Europa”, che è più o meno l’unica frase in cui tolleri la parola “Europa”), è un racconto di povertà , accoglienza negata, rivalsa degli ultimi del mondo.
E’ perfettamente inutile che tu sottolinei che la Sacra Famiglia non era nigeriana, nè somala, nè etiope, nè libica o curda, e che tecnicamente non era profuga o rifugiata (anche se lo sarebbe stata appena poco dopo, in Egitto): è una famiglia nullatenente con un bambino appena nato respinta da tutti, e riconosciuta solo da altri ultimi della Terra, esattamente come loro.
Quindi, mio caro vidimatore di passaporti di Giuseppe e Maria, mio caro controllore trionfante dell’anagrafe di Betlemme (Palestina, peraltro, anche se tu ci metti la neve e i pastori biondi. Anzi, sappi che le libertà che ti prendi nell’allestimento hanno un nome preciso, e non ti piacerà : globalizzazione)(tiè), sappi che la Natività , come la giri e come la volti, è esattamente la messa in scena di quello che tu, ferocemente, combatti ogni giorno: l’invasione dei Gesù Bambini. Degli angeli. Delle Madonne in attesa e puerpere. Dei Giuseppi miti e artigiani. Degli scienziati (pure neri!) che vengono dall’altro capo del mondo a rendere omaggio a una Sapienza più profonda.
Quindi decidi tu cosa vuoi essere: un ipocrita che Gesù (proprio lui, proprio quello) avrebbe cacciato dal tempio, o un convinto assertore non del presepe come raccolta di belle statuine, ma di quello che il presepe, e la Natività , ci continuano a insegnare.
L’accoglienza, l’accettazione, la necessità di farsi e restare umani.
(da “Huffingtonpost”)
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Dicembre 3rd, 2018 Riccardo Fucile
“LE FAMIGLIE MUSULMANE NON SI SENTONO CERTO OFFESE, GIUSTO PROMUOVERE IL DIALOGO TRA LE DIVERSE FEDI”
Dopo le prime polemiche scoppiate in scuole del Veneto per presepi e recite natalizie, la Lega islamica del Veneto prende le distanze.
“Come ogni anno – spiega il presidente Bouchaib Tanji – si cerca di tirare in ballo i musulmani”. I quali però hanno “detto, chiarito e sottolineato che vedere un Presepe, cantare il Natale o ascoltare il nome di Gesù e di Maria, a noi non dispiace, anzi”.
“Gesù Cristo è un grande profeta che ha compiuto miracoli. Gesù Cristo e la Vergine Maria si incontrano in circa 100 versetti del Corano”, aggiunge.
Tanji non nasconde la sua esasperazione: “Negli scorsi anni abbiamo acquistato pagine intere di giornali per fare gli auguri di Natale ai cristiani (e a tutte le persone di buona volontà ), abbiamo donato presepi, abbiamo partecipato alle Sante Messe nelle chiese cattoliche”
Le famiglie musulmane non si sentono quindi offese, “se nella loro scuola si costruisce un presepio. Ci piacerebbe invece che si creassero occasioni per far conoscere a tutti, bambini e giovanissimi compresi, i fondamenti della nostra fede, i nostri luoghi di preghiera, le nostre tradizioni”
“A questo proposito abbiamo avuto alcune esperienze (molto positive) grazie a docenti che credono nel dialogo tra le diverse fedi e, soprattutto, nella religiosità delle persone – dice ancora -. Benvenuto è quindi il Presepe, benvenuta è ogni pratica e tradizione religiosa che rispetta la persona umana e la sua libertà di scelta”
Per Tanji “benvenuta sarà anche una discussione seria e intelligente sul modo migliore con cui la scuola pubblica italiana può realizzare la sua funzione di educare ed istruire sulla base di quanto indicato dalla Costituzione”.
“Auguri quindi a tutti per le prossime Feste di Natale – conclude – sperando che portino più dialogo e meno (infondate) polemiche”.
(da Globalist)
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Dicembre 3rd, 2018 Riccardo Fucile
“APPLAUDIRE SALVINI E POI FARE IL PRESEPE E’ SCHIZOFRENIA PURA: IPOCRITI, GESU’ ERA UN MIGRANTE E NOI LI LASCIAMO PER STRADA”
“Oggi fare il presepio è ipocrita. Il presepe è l’immagine di un profugo che cerca riparo e lo trova in una stalla. Esibire le statuette, facendosi magari il segno della croce davanti a Gesù bambino, quando poi nella vita di tutti i giorni si fa esattamente il contrario, ecco tutto questo lo trovo riprovevole”.
Don Luca Favarin, il prete che a Padova gestisce nove comunità e aiuta 140 ragazzi africani, sferza i predicatori di presepi e crocifissi.
Lo fa toccando uno dei simboli del Natale, il presepe appunto, icona della Natività , con il cammino di Giuseppe e Maria.
Ecco, quel cammino a don Luca evoca la traversata di migliaia di migranti alla ricerca di un orizzonte nuovo. “Il nuovo decreto sicurezza costringe le persone a dormire per strada, quindi l’Italia si è schierata per la non-accoglienza”, ragiona il prete. “Poi però, a casa, tutti bravi a esibire le statuette accanto alla tavola imbandita, al caldo del termosifone acceso”.
Luca Favarin ha scelto la domenica mattina, nel momento della messa settimanale, per scrivere su Facebook un post con il suo pensiero: “Quest’anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni. Non farlo per rispetto del Vangelo e dei suoi valori, non farlo per rispetto dei poveri”.
Non ha paura don Luca delle critiche che gli stanno arrivando in queste ore, non teme di esternare un sentimento che gli viene da dentro, dopo anni di impegno con gli “ultimi”, gli “invisibili”.
Nel 2012 ha tolto la tunica e chiuso il capitolo del prete di parrocchia per buttarsi anima e corpo come responsabile della Diocesi di Padova prima della tratta degli esseri umani e poi dell’accoglienza dei migranti con la cooperativa Percorso Vita.
Ha modellato un sistema che sta dando lavoro e speranza a tanti profughi.
Ha aperto un ristorante etnico e un bar-fast food, oggi interamente gestiti da loro.
I piatti vengono preparati con la verdura prodotta in due appezzamenti di terreno, dove ragazzi provenienti dall’Africa subsahariana hanno imparato a cimentarsi con piantagioni di radicchio, cavoli e patate. Dove gli alberi da frutto vengono coltivati con cura e amore, perchè poi da quei frutti nascono le marmellate biologiche.
“Ci vuole una coerenza umana e psicologica”, continua il prete. “Applaudire il decreto sicurezza di Salvini e preparare il presepe è schizofrenia pura. Come dire: accolgo Dio solo quando non puzza, non parla, non disturba. Lo straniero che incrocio per strada, invece, non lo guardo e non lo voglio”.
Ancora: “Credo che un Natale senza presepio sia più coerente con questa pagina volgare e infame della storia del nostro Paese. Va in scena il teatrino del Natale e poi si lascia morire la gente per strada. Vorrei ricordare ai cristiani che ci sono migliaia di Gesù-bambino in giro per le strade, sotto i ponti”.
(da agenzie)
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