Dicembre 26th, 2017 Riccardo Fucile
FORZA ITALIA CONTRO LEGA: “NON AVEVA CERTO I CAPELLI BIONDI E GLI OCCHI AZZURRI”
Il presepe allestito dal Comune in piazza Mazzini a Viareggio ha un Gesù Bambino
nero. Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, ha spiegato la scelta su facebook: “visto che i Gesù bambini bianchi qualche genio se li portava via appena messi, un’anima buona ne ha portato uno nero, per vedere se rubano anche quello. Magari un ladro pentito, o un cittadino anticonvenzionale che ha visto la culla vuota. Non si può mai sapere, a Natale succedono le cose più strane”.
”A Viareggio la tradizione ha dovuto cedere alla strumentalizzazione — dice la consigliera regionale della Lega Nord, Elisa Montemagni – la palese ostentazione di buonismo a fine propagandistico è evidente dato che a nessuno sfugge che il Bambin Gesù abbia un colore della pelle diverso da quella di Giuseppe e Maria”.
Diversa la posizione del coordinatore di Forza Italia in Comune, Alessandro Santini: “A me il Bambin Gesù nero non dispiace affatto, anche perchè un bambino nato a Betlemme da genitori di Nazareth, morto a Gerusalemme, sicuramente non era di carnagione bianca, non aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri”.
(da agenzie)
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Marzo 13th, 2016 Riccardo Fucile
CANDIDATO SI RITIRA: “NON C’E’ TRASPARENZA”
“Senza immaginazione non c’è salvezza”, dice lo slogan dei Giovani democratici. 
E di immaginazione ce ne vuole, guardando le foto dell’ultimo congresso romano di tre settimane fa, per convincersi che gli iscritti nella Capitale siano duemila.
La prova del nove, comunque, si avrà oggi quando l’organizzazione junior del Pd sceglierà — ai gazebo — il nuovo segretario nazionale.
Così direbbe la logica, ma quello che inizia è di nuovo un weekend di voto destinato a fare polemica.
Cominciamo dai numeri: a Roma, dicevamo, ci sono 1.900 iscritti nel 2015, settecento in più dell’anno prima.
Un dato anomalo, visto che a livello nazionale le tessere dei Giovani democratici si sono dimezzate nel giro di pochi anni, passando dai 50 mila del 2012 ai 25 mila del 2015, in linea con l’emorragia di iscritti al Pd “adulto”.
Doppiamente anomalo, il baby-boom degli iscritti romani, se si considera che alle primarie per la scelta del candidato per il Campidoglio, domenica scorsa, il voto degli under 30 è stato quasi sconosciuto ai radar dei gazebo.
Quello che si conclude oggi è un congresso scandito da accuse e veleni sulla scarsa trasparenza: inizialmente, il voto degli iscritti ai Gd valeva 1,5 punti e quello dei simpatizzanti soltanto 1, e questi ultimi per votare dovevano obbligatoriamente utilizzare una carta di credito intestata e pagare due euro.
Uno studente di Lodi ha fatto ricorso alla commissione di garanzia, che ha sentenziato: ogni voto deve avere lo stesso valore e l’uso obbligatorio della carta di credito discrimina i giovani senza una Visa in tasca.
Così, si è deciso di “aprire” le primarie. E pure troppo. Solo i simpatizzanti che si sono iscritti on line entro il 6 marzo devono presentarsi ai seggi con un documento di identità .
Agli altri, gli iscritti con tessera, basta semplicemente esibire il cartoncino di appartenenza ai Gd. È senza foto e la paura è che possa facilmente essere usato in serie: chi se ne accorge, se uno viola il regolamento e vota più di una volta?
Direte: andate ai seggi a controllare. Ma un’altra regola scritta delle primarie prevede che, escluso il presidente, gli scrutatori e i rappresentanti di lista, nessun altro possa “sostare nei pressi dei seggi e comunque a distanza inferiore di mt. 100”.
L’allarme è alto. E uno dei candidati, Dario Costantino — coordinatore della Federazione degli studenti e “erede” di Fausto Raciti — minaccia di ritirarsi dalla corsa se le primarie non vengono rinviate e le regole riscritte.
Non ci sono più, dice, “le condizioni minime per partecipare”: “Risultato a tavolino”. Gli indiziati sono i mentori del suo sfidante, Mattia Zunino: fedelissimo del segretario uscente, Andrea Baldini, e del commissario del Pd Roma Matteo Orfini, figlio dell’ex parlamentare Massimo Zunino (nominato durante il governo Renzi presidente di Mistral Air, la compagnia aerea di Poste Italiane), sostenuto da Davide Ragone, leader dei Future Dem e membro dello staff del ministro Maria Elena Boschi.
La corsa, sulla carta, è un po’ impari.
E il risultato di Roma è quello che può spostare il verdetto nazionale. I maligni arrivano a dire che nella Capitale sarebbero pronte delle “navette” per spostare gli elettori da un gazebo all’altro.
Ma il clima è di guerra ovunque. Alcuni congressi locali sono finiti in rissa: a Bari il segretario regionale uscente ha tirato lo statuto del partito colpendo un militante, a Napoli l’ex segretaria Antonella Pepe si è dimessa dopo aver denunciato anomalie nel tesseramento a Caserta e Salerno.
Ci sono Comuni con meno di 2 mila abitanti dove si sono registrati via web fino a 70 simpatizzanti.
Altrove succede l’opposto: sono stati dichiarati anomali 266 iscritti a Monreale, idem a Enna, in Molise e nella provincia di Barletta-Andria-Trani.
A Urbino, per dire, non è stata autorizzata l’apertura di un seggio, nonostante ci fossero 15 iscritti on line: quei 15, se vorranno, potranno farsi due ore di autobus e votare a Fano.
Antonio Monti e Paola Zanca
(da “il Fatto Quotidiano”)
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Gennaio 8th, 2011 Riccardo Fucile
A NOVEMBRE I SENZA LAVORO FERMI ALL’8,7%… SENSIBILE AUMENTO INVECE PER I GIOVANI: TOCCATO IL TETTO STORICO
Resta stabile all’8,7% sui massimi dall’inizio delle serie storiche nel 2004 il tasso di
disoccupazione italiano a novembre.
Lo comunica l’Istat, sulla base di stime provvisorie, segnalando che fuori dagli arrotondamenti il tasso dei senza lavoro risulta in lieve calo dall’8,729% all’8,678%.
Ad aumentare è invece la disoccupazione giovanile: il tasso si è attestato al 28,9%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto a ottobre e di 2,4 punti rispetto a novembre 2009.
Anche in questo caso si tratta di un livello record dall’inizio delle serie storiche a gennaio 2004.
Tornando al dato generale, in confronto a novembre 2009, il tasso di disoccupazione registra un aumento di 0,4 punti percentuali, fa sapere sempre l’Istat.
Più in particolare, il numero delle persone in cerca di occupazione risulta in diminuzione dello 0,4% (-9 mila unità ) rispetto a ottobre 2010 e in aumento del 5,3% rispetto a novembre 2009 (+110 mila unità ).
Inoltre la disoccupazione maschile risulta in diminuzione del 2,1% rispetto al mese precedente e in aumento del 5,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Il numero di donne disoccupate aumenta dell’1,5% rispetto a ottobre e del 5% rispetto a novembre 2009.
Il tasso di disoccupazione maschile è pari al 7,8%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre e in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto a novembre 2009.
Il tasso di disoccupazione femminile è pari al 10%, dunque a «doppia cifra», in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,3 punti percentuali su base annua.
Gli occupati a novembre risultano comunque in lieve crescita, per lo 0,2% (50 mila unità ) rispetto a ottobre e dello 0,1% (14 mila unità ) rispetto a novembre 2009.
La stima dell’Istat è stata effettuata in base a dati destagionalizzati e a stime provvisorie, sottolineando che l’aumento si deve alla componente femminile, per le regolarizzazioni di collaboratrici domestiche e assistenti familiari e il presumibile effetto del part-time.
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Febbraio 22nd, 2010 Riccardo Fucile
SPAZIO IN LOMBARDIA A NICOLE MINETTI, IGIENISTA DENTALE E SHOWGIRL, MA ANCHE AD ALTRI 4 NOMI A RISCHIO..PURE IN LIGURIA CADE NEL VUOTO L’APPELLO A LISTE PULITE: TROPPA IPOCRISIA E DISTINGUO NELLA SCELTA DI CHI NON CANDIDARE: E ORA SIAMO GIA’ ALLA RETROMARCIA
I suoi collaboratori fidati (figuriamoci gli altri..) gli hanno fatto capire di essersi
spinto troppo avanti: sia nell’annunciare un provvedimento contro la corruzione quando il testo non era stato neanche abbozzato, sia nel considerare “fuori dal partito e dalle liste” quelli che non hanno la fedina pulita in politica.
Alla fine il premier ha espletato il solito “proclama-aborto” che vuol dire tutto e l’incontrario di tutto: “nelle nostre liste non inseriremo alcun personaggio che sia compromesso, in modo certo”.
Quel termine “certo”, destinato a qualsiasi interpretazione soggettiva, permetterà di candidare chiunque, salvo forse un ergastolo con sentenza passata in giudicato da anni.
Al grido di “noi siamo garantisti, non forcaioli, non inseguiamo la sinistra sul suo terreno”, le truppe cammellate dei “chiacchierati del Pdl” hanno prevalso, come sempre.
Alla fine verranno emarginati solo i “Pennisi”, ovvero coloro che si sono fatti beccare con la mazzetta in tasca, chi invece l’ha trovata in auto potrà sempre sostenere di averla parcheggiata con i finestrini aperti.
Per assurdo, le preoccupazioni pidielline al nord derivavano dal fatto che, senza forti dichiarazioni anti-corruzione, a beneficiare elettoralmente degli scandali che hanno colpito alcuni esponenti del Pdl sarebbe stata la Lega. Ovvero l’unica forza politica che si presenta con un segretario condannato con sentenza definitiva per aver intascato ai tempi di Tangentopoli 300 milioni di mazzetta come finanziamento illecito al partito.
Da un lato chi ha paura di tagliare teste corrotte, dall’altro chi oggi dice “Fuori chi mette le mani nel sacco”, salvo aver intascato a suo tempo un bel sacchettone.
Contraddizioni della politica italiana e degli elettori dalla memoria corta?
In ogni caso non si può dire che Berlusconi non sia stato coerente con la sua dichiarazione: “C’ è un gran bisogno di pulizia nelle liste”.
Infatti ecco che ha imposto in Lombardia la sua igienista dentale nel listino bloccato di Formigoni.
Si tratta di Nicole Minetti, una carriera rapida e improvvisa: prima di portare a termine il suo corso di igiene dentale (finito a novembre), era una ballerina di Colorado Cafè su Italia Uno. Continua »
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Dicembre 17th, 2007 Riccardo Fucile

DESTRA DI POPOLO aderisce alla campagna “Un presepe in ogni sito” proposto da vari siti di area. In un momento dove il rischio di una islamizzazione dell’Occidente si può toccare con mano, dove vengono messi in discussione valori e spirito stesso del Natale, in cui nelle scuole quasi ci si vergogna o si vieta di allestire un presepe perchè altri “potrebbero aversene a male”, dimostrando solo la vigliaccheria dell’Occidente denunciato da Oriana Fallaci, non arretriamo di un passo di fronte a chi ci vorrebbe schiavi di una società consumistica o succubi dell’integralismo religioso. Essere laici non significa essere anticristiani ma impedire che una posizione prevalga in modo violento sulle altre. La vera laicità include, non esclude, apre al confronto, non chiude fuori dalla porta culture, religioni, tradizioni, ma le valorizza. “Rispettare” gli studenti immigrati non cristiani non significa discriminare quelli cristiani, non si può “tutelare” la minoranza limitando i diritti della maggioranza, non comporta la necessità di rendere i bambini italiani “orfani” della loro origine, privandoli della possibilità di conoscere un simbolo della storia religiosa, culturale, artistica, popolare italiana. A prescindere dall’adesione alla religione cattolica, è un fatto di civiltà . E in un mondo privo sempre più di punti di riferimento e di valori, mentre anche una certa Destra sedicente “identitaria” è restia a denunciare certi pericoli, noi guardiamo avanti, ma senza dimenticare le nostre Radici e senza rinnegarle.
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