Febbraio 17th, 2010 Riccardo Fucile
A GENOVA, I SINDACATI PROPONGONO AI SERVIZI FUNEBRI DEL COMUNE QUESTA SOLUZIONE PER EVITARE DI DOVER CONTROLLARE OGNI ORA CHE IL MORTO NON SI RISVEGLI…UNA LEGGE NAZIONALE IMPONE L’OSSERVAZIONE DEI CADAVERI NELLE 24 ORE SUCCESSIVE AL DECESSO…UNA ALTERNATIVA AL TIMBRARE IL CARTELLINO OGNI ORA
A Genova, come riporta il “Secolo XIX”, è in atto un braccio di ferro con risvolti umoristici, se in fondo non fossero di carattere funebre.
Sindacati dei lavoratori e direzione dell’azienda comunale dei servizi funebri sono infatti ai ferri corti per la richiesta, avanzata dall’azienda, di timbrare ogni ora, durante il servizio notturno, una scheda che testimoni così il monitoraggio di eventuali risvegli della salma.
Una legge nazionale impone infatti di tenere sotto osservazione i cadaveri nelle 24 ore successive all’avvenuto decesso.
Secondo l’azienda comunale i dipendenti fanno tante storie per non voler prendere freddo, attraversando un piazzale che separa l’ufficio dalle camere mortuarie.
Secondo i sindacati invece non è normale che un dipendente che ha anche altri compiti, sia vincolato alla tassativa timbratura di un cartellino, con sanzioni previste piuttosto pesanti.
Sono stati già dodici i provvedimenti disciplinari in un anno: a un dipendente che si era addormentato durante l’orario di lavoro è stata tolta un’intera giornata di lavoro.
Un ordine di servizio del 2009 ha cambiato le mansioni degli addetti alla osservazione delle salme: un tempo, il lavoro consisteva nel semplice ritiro dai reparti ospedalieri, cui seguiva un mero servizio di guardianaggio.
Il Comune a tal fine aveva acquistato appositi letti per consentire ai dipendenti di dormire. Continua »
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Giugno 20th, 2009 Riccardo Fucile
MAXI- TRUFFA ALLA SANITA’ IN LIGURIA: 32 INDAGATI….SECONDO L’ACCUSA MEDICI, INFERMIERI E TECNICI DI LABORATORIO UTILIZZAVANO MACCHINARI OSPEDALIERI A FINI PRIVATI..…CONTESTATA ANCHE L’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLA TRUFFA
Almeno 32 tra medici (ospedalieri e universitari), tecnici di laboratorio, infermieri e professionisti del settore privato, sono stati iscritti nel registro degli indagati, dopo una raffica di perquisizioni scattate in studi e abitazioni private.
Nomi importanti, come il primario di anatomia patologica del San Martino e il primario dell’Ist di Genova.
Oggetto dell’indagine gli esami di intramoenia, l’attività privata all’interno degli ospedali, soprattutto accertamenti istologici e pap test fatti figurare, secondo l’accusa, non come prestazioni esterne, in modo da evitare ai medici che lavorano negli ospedali di versare i soldi incassati dai pazienti.
Il modus operandi avrebbe seguito i seguenti criteri: è frequente che una clinica privata o il singolo medico commissioni a un collega che lavora in una grande struttura pubblica l’esecuzione di un esame per un proprio paziente.
Solitamente accade quando la struttura privata non possiede le apparecchiature per effettuare in proprio accertamenti diagnostici sofisticati. Continua »
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Dicembre 17th, 2007 Riccardo Fucile
ANCHE A SAN MARTINO FA CARRIERA IL DIESSINO … SANITA’ LIGURE LOTTIZZATA ANCHE IN CORSIA
Ha suscitato un clamore notevole in tutta Italia lo stato di emergenza della Sanità in Calabria, anche alla luce dei decessi recenti in strutture ospedaliere. Ma è la Sanità in generale che, oltre a strutture spesso fatiscenti, attrezzature scarse e impianti non a norma, deve fare i conti con la lottizzazione politica delle cariche. In questo la Liguria si è sempre distinta per il pesante condizionamento esercitato dai depositari del potere diessino, ma mai la vicenda era deflagrata con tale intensità come la scorsa settimana. Nell’Aula magna della Clinica chirurgica prende la parola il prof. Berti Riboli, presidente della Società Ligure di Chirurgia e rompe il vetro di omertà e l’apatia delle assemblee accademiche …”. Claudio Burlando? Si comporta come un dittatorello sudamericano, per dimostrare la sua gratitudine alla dottoressa che ha curato suo padre, ha creato un reparto di ospedale”; “Marco Bertolotto ? E’ diventato primario, mentre era presidente della provincia di Savona, non ha nemmeno pensato di dimettersi o di andare in aspettativa. E qualcuno potrebbe chiedersi se sia diventato primario perchè politico o viceversa”; “Nel nostro ambiente si procede soltanto grazie al partito. Continua »
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